Alla cena inaugurale della mostra per i 110 anni del club rossonero, il difensore georgiano smentisce le voci di un possibile addio: "Qui ho vinto tutto. Sono pronto a tornare ai miei livelli abituali, ma non contesto le scelte di Leonardo"
MILANO, 15 dicembre 2009 - Kakha Kaladze tentato dall'idea di lasciare il Milan? Non secondo il difensore georgiano: "È strano che arrivino queste voci sul mio possibile addio. Io non ho mai detto una cosa del genere. Sono un giocatore rossonero, il mio contratto scade nel 2011, con questa maglia ho vinto tutto". Queste le sue parole a margine della cena inaugurale della mostra per i 110 anni della squadra rossonera che si terrà a Palazzo Bagatti Valsecchi, a Milano, da domani a fine gennaio. Domani, all'inaugurazione vera e propria, interverranno l'amministratore delegato Adriano Galliani, il tecnico Leonardo e Ronaldinho.
Il peggio alle spalle — "È vero - ha proseguito Kaladze -, rispetto a prima gioco meno, ma ho avuto un infortunio che mi ha tenuto fuori otto mesi. Per fortuna ora è alle spalle". Il rossonero ammette però che ancora non è al cento per cento, "ma per tornare quello di prima ho soltanto bisogno di giocare". Contro il Palermo, Kaladze si sentiva pronto a entrare in campo: "La partita di Zurigo in Champions era andata bene ed ero soddisfatto del mio rendimento". Il difensore però non contesta le scelte di Leonardo ("è un suo diritto decidere la formazione"), anche se ammette che in difesa la squadra soffre troppo: "E' uno schema di gioco che crea tante palle-gol, ma che forse ci fa soffrire dietro. C'è bisogno dell'aiuto da parte dei centrocampisti".
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