Rincorsa scudetto e polemiche. Vanno di pari passo, con la battaglia dialettica che accende ogni turno di campionato fra il Milan e l’Inter. Ieri, dopo Milan-Napoli, Galliani ha ribattuto ad Oriali a proposito della questione arbitri. « Non rispondo a nessun interista. Loro continuano a farlo e noi no. Oriali dica quello che crede, non ci interessa nulla. Cattivi rapporti? Noi ci asteniamo di parlare di rigori e altro, altri non lo fanno. Ci sono allenatori e dirigenti che criticano, ma almeno sono più garbati e più gentili» . Ai microfoni di Mediaset Galliani è stato ancora più caustico e duro: «In realtà non c’è nessun confronto dialettico fra Milan e Inter su questo argomento. Sono solo monologhi, noi non parliamo degli arbitraggi dell’Inter in campionato e in Champions League ».
Il riferimento ai 4 calci di rigore non concessi al Chelsea (con la mancata espulsione di Samuel all’andata) nelle due gare degli ottavi di finale è evidente. «A noi questi monologhi non piacciono » , ha concluso Galliani. L’ad ha replicato al dirigente nerazzurro Oriali che, sabato notte subito dopo il pareggio di Palermo, aveva risposto, a sua volta, al commento ( «Sono chiacchiere da bar » ) fatto da Leonardo nel pomeriggio nei confronti di Mourinho, sempre a proposito delle polemiche arbitrali. Oriali aveva detto: « Con noi gli arbitri applicano sempre il regolamento alla lettera, con gli altri non sempre. Per me la Roma è seconda. In Milan- Roma c’era un fallo di Thiago Silva su Menez da rigore ed espulsione. C’era lo stesso arbitro internazionale ( Rosetti ndi) che ha sbagliato contro di noi a Bari e a Napoli...».
BERLUSCONI - Il sorpasso tanto atteso non è arrivato e questo non ha fatto piacere ai rossoneri, a cominciare da presidente Berlusconi che a Firenze, prima di un incontro elettorale, ha cercato inutilmente di vedere la partita alla tv. Intorno alle 17 ha chiesto: «C'è qualcuno che sa il finale del Milan? Uno a uno? Ahi, ahi, peccato ». (Corriere dello Sport)
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