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mercoledì 24 marzo 2010

Il Milan cade a Parma Bojinov: "Dedicato a Mourinho"

Con un gol del bulgaro al 90', i rossoneri affondano al Tardini. Ancora una prova incolore e nel recupero anche l'espulsione di Pirlo. Raggiunti dalla Roma, mentre i nerazzurri volano a più 4

PARMA, 24 marzo 2010 - Al 90', quando il pareggio sta per prendere forma, Bojinov, subentrato a Crespo, trova la rete della vittoria e della gloria: l'1-0 che basta a un bel Parma per mettere in crisi il MIlan. Un colpo micidiale che mette in discussione la marcia rossonera verso un sempre più improbabile scudetto. Piscologicamente letale, anche perché poco dopo la rete subita, Pirlo viene espulso per un'entrata fallosa. Ma a conti fatti, il risultato finale premia chi ci crede di più nonostante la grande occasione capitata a Inzaghi prima della prodezza del bulgaro. La beffa per i rossoneri è che alla fine Bojinov dedica la sua rete pesantissima "A Mourinho e all'Inter che mi stanno simpatici".

La felicità di Valeri Bojinov dopo il gol. Ap

Cuore Seedorf Leonardo si era affidato al cuore storico del Milan. Alla vigilia della sfida del Tardini ne aveva sottolineato la fondamentale importanza. Spazio quindi a Clarence Seedorf nel centrocampo, dove Ambrosini, non ancora al meglio, lascia il posto a Flamini, tra i rossoneri più in forma. Lo schema è l'ancelottiano 4-3-2-1, con l'olandese e Ronaldinho alle spalle di Borriello, di nuovo titolare nonostante i numeri dell'insaziabile Inzaghi. In difesa Leo riparte dalla ripresa della gara col Napoli, con Zambrotta a destra e Antonini a sinistra. Scelte precise per frenare la tanto temuta velocità del Parma. Guidolin conferma invece le previsioni e schiera il 4-3-1-2 con Jimenez dietro a Biabiany e all'ex Crespo.

Emozione CrespoUomini che garantiscono la manovra ideale per creare problemi al Milan. E la partenza è così devastante che dopo soli 10 secondi di gioco Crespo va a colpire clamorosamente la traversa con un diagonale. E' il segnale di un Parma che per un buon quarto d'ora non fa ragionare i rossoneri e non concede nulla. La squadra di Guidolin sfrutta la profondità con azioni sulle fasce, senza disdegnare le vie centrali dove Jimenez dialoga magnificamente con le punte. I gialloblù sanno far girare la palla e pressano a centrocampo.Valiani, Morrone e Galloppa chiudono gli spazi, pressando sui portatori di palla. Quando il Milan riesce finalmente a prendere le misure sfrutta con maggiore frequenza le fasce dove il Parma mostra il suo lato più debole, ma manca il peso in area e nonostante le buone di intenzioni di un Seedorf in spolvero e un Flamini pronto al sacrificio, i rossoneri non impensieriscono mai Mirante.

Poca gloria per Marco Borriello. Ansa

Il fuoco di Inzaghi Troppo brutto il primo tempo per essere vero. Quasi improbabile Ronaldinho, spento e confusionario. Assente anche Borriello, poco mobile e marcato a uomo. Allora Leonardo, all'inizio della ripresa, invita Pirlo a fare il trequartista. La mossa regala più spazi di manovra a Ronaldinho che sale di tono e potrebbe anche segnare al 3'. Pirlo è comunque il punto di riferimento: in quella posizione è illuminante. Leonardo decide però di aggiungere benzina sulla fascia destra, inserendo Abate al posto di Zambrotta. Ma il cambio a cui crede di più è quello del 20', quando Inzaghi prende il posto di Borriello. L'ingresso del centravanti equivale a una scheggia impazzita. Ma non basta. Entra anche Huntelaar per Gattuso, mentre Boijonv rileva Crespo.

Ci pensa Valeri La gigantesca occasione capita a Inzaghi al 37', quando Pirlo gli serve sul filo del fuorigioco la palla perfetta. Pippo ci arriva di testa troppo debolmente e solo davanti a Mirante conclude fra le braccia del portiere gialloblù. Il Milan ci prova, ma è troppo molle per fare male ai ragazzi di Guidolin che alla fine ci credono e trovano anche il gol. Proprio con Bojinov che raccoglie una corta respinta di Abbiati sul tiro di Valiani e a fine gara dedica il gol a José Mourinho. La rete scioglie il Milan che perde addirittura Pirlo espulso da Morganti per un fallo da tergo. Uno schiaffone micidiale ed eccessivo che toglie dai giochi il capitano per la sfida di domenica prossima con la Lazio, dove mancherà anche Ronaldinho che, ammonito e diffidato, sarà squalificato dal giudice sportivo.

Gaetano De Stefano