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domenica 23 maggio 2010

Allegri al Milan

Farà giocare Ronaldinho in mezzo, dietro a due punte, come vuole il presidente


MILANO—Tre ore per dirsi sì. Da ieri pomeriggio il Milan ha un nuovo allenatore, è Massimiliano Allegri, 43 anni, livornese, pupillo di Giovanni Galeone nel Pescara degli anni Novanta, divenuto nelle ultime stagioni uno dei tecnici più apprezzati (ha vinto le ultime due edizioni della Panchina d’Oro). Ieri a pranzo è stato ricevuto dal presidente Berlusconi ad Arcore. Un pranzo a tre fra l’allenatore della nouvelle vague, il premier — desideroso di conoscerlo — e Adriano Galliani, tessitore prezioso dei fili della trattativa negli ultimi giorni.

Gli ospiti hanno raggiunto Villa San Martino poco prima delle 13 e hanno dovuto aspettare circa un’ora il padrone di casa, rientrato da Roma in elicottero. Alle 2 del pomeriggio davanti a un piatto di tortelli hanno parlato del Milan del presente e del futuro, di moduli di gioco e di idee sul calcio in generale. Pare che l’ex allenatore del Cagliari abbia lasciato un’ottima impressione nel premier. «Ci riaggiorniamo tra qualche giorno» è l’unica concessione dell’ad rossonero, reduce dal vertice a tre, uscito dai cancelli di Villa San Martino alle 17. Ma la vaghezza per una volta non è sinonimo di perplessità: l’annuncio dovrebbe avvenire massimo entro la giornata di domani. Poi la presentazione ufficiale prima di iniziare il 20 luglio prossimo — il giorno del raduno — la grande avventura.

Allegri dovrebbe portare con sé Marco Landucci, suo storico allenatore in seconda. Tassotti, in lizza per sostituire Leonardo in panchina, dovrà decidere se rimanere nello staff tecnico. In compenso il Milan si sottrarrà al braccio di ferro con Massimo Cellino, presidente del Cagliari, per riportare a Milano il difensore in comproprietà Davide Astori che resterà perciò in Sardegna. Il Milan di Allegri (che nella serata di ieri ha fatto ritorno alla sua casa in Toscana) giocherà molto probabilmente con il 4-3-1-2, modulo che consentirà a Ronaldinho di agire centralmente dietro le due punte (ruolo ritenuto per lui più adatto da Silvio Berlusconi che anche di recente ha ufficiosamente rimproverato a Leonardo di averlo schierato troppo decentrato sulla sinistra).

Di certo l’investitura di Allegri non ha trovato oppositori nello spogliatoio: sono in tanti ad aver apprezzato il lavoro svolto dall’allenatore toscano con il Cagliari, una squadra di giovani che ha offerto un gioco gradevole e offensivo. Se il Milan (che questa mattina all’alba partirà per la tournée negli Stati Uniti: 21 convocati e 7 prestiti) ha trovato il nuovo allenatore, l’Inter si sta muovendo nell’eventualità che Mourinho vada a Madrid. Tra i papabili c’è Sinisa Mihajlovic, che ieri ha detto no alla Sampdoria. Garrone domani ufficializzerà il matrimonio con l’ex tecnico del Chievo Mimmo Di Carlo (contratto biennale). Il serbo, ex secondo di Mancini, resta dunque in attesa di una chiamata di Moratti. La Fiorentina, che per il dopo- Prandelli aveva pensato come prima opzione ad Allegri e come seconda a Mihajlovic, sta vagliando il da farsi. Walter Mazzarri ha rinnovato il contratto con il Napoli per altre due stagioni: sarà il tecnico dei partenopei fino al 30 giugno 2013.

Monica Colombo - Corriere della sera