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domenica 30 maggio 2010

Milan: il tesoretto per il mercato sta nell'ingaggio dei senatori

Quindici milioni di euro. E' questo il budget stanziato per la prossima campagna acquisti rossonera. Francesco Barbaro, uomo di fiducia di Marina Berlusconi, aveva stanziato in 50 milioni la cifra ideale per consentire un'adeguata campagna rafforzamenti per il Milan durante la prossima finestra di mercato ma dai piani alti di Fininvest hanno risposto negativamente suddividendo i 30 milioni di euro concessi in parti uguali tra prima squadra e settore giovanile. Le parole di Silvio Berlusconi, pronunciate a Mattino Cinque l'altro ieri, dove ha confermato la sua ferma volontà di non vendere il Milan e che, forse, i cinquanta milioni di euro spesi fin qui, annualmente, per i colori rossoneri, sono troppi. Parole che hanno fatto aumentare lo sconforto e lo scontento nei tifosi milanisti che, ormai, hanno preso coscienza del fatto che l'austerity regna sovrana negli uffici di via Turati. Fare un mercato con così pochi soldi sarà dura anche perché, ed è triste ammetterlo, il Milan non ha più la forza delle idee ed ha in parte perso la faccia con alcune trattative messe in soffitta per differenze di pochi milioni di euro, come il tira e molla della scorsa estate con il Siviglia per Luis Fabiano dove la differenza tra domanda, 18 milioni, ed offerta, 15 milioni, era veramente esigua. La società rossonera ha intrapreso la strada del calcio sostenibile e dell'abbattimento dei costi, un abbattimento che prevede il taglio di ingaggi pesanti che tutt'ora gravano sulle casse societarie.
Se si vanno a sommare gli stipendi di alcuni giocatori, di cui molti senatori, che nell'ultima stagione sono stati poco più che dei rincalzi, si può notare che la somma degli ingaggi arrivi a circa 60 milioni di euro lordi, quindi compresi di stipendio e versamento delle tasse, che il club destina a giocatori ormai poco utili al progetto Milan.
L'unico modo per poter cercare di affidare ad Allegri una squadra competitiva è quello di effettuare una cessione importante e remunerativa, come potrebbe essere quella di Huntelaar, e liberarsi di ingaggi pesanti ed ingombranti (Oddo, Kaladze, Flamini e Jankulovski su tutti) in modo da avere un risparmio sostanziale nel monte ingaggi ed avere qualche milioncino di più a disposizione.
Sarà un'altra estate di passione, ricca di nomi altisonanti e di poche emozioni a meno che, qualcuno, lassù in alto alla piramide societaria, non voglia mantenere fede ad una dichiarazione fatta a villa Gernetto che tanto ha fatto sognare il popolo rossonero.

Milan News