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mercoledì 26 maggio 2010

Il Sardegna: Milan, Allegri ha firmato

Popolo rossonero, et voila “le physique du role”. Allegri, il ritorno. Ha firmato lunedì (ma tutti zitti, l'ufficialità e legata a Cellino) . Un biennale degno di un “Conte Max”: 1 milione e 300 mila euro a stagione. A Cagliari ne prendeva un terzo. A Cagliari non aveva un “Lab” ma soprattutto non aveva Seedorf, Inzaghi, Dinho, Ringhio Gattuso. E pensare che un anno aveva detto: “Io al Milan? Bischerate”, con quella inconfondibile gorgia toscana. Il suo charme, l’abito perfetto su quel fisico “acciuga”, la battuta pronta, hanno conquistato Berlusconi. E ora la sua passerella, sarà a San Siro. Dove cantano Vasco, Madonna e i Coldplay. Passo ampio, braccia che dondolano, viso perennemente corrucciato. Non se la prenda, ma dopo due anni qualche ruga in più gli era spuntata. Colpa di Cellino. Faticoso. Ora è certo, accanto al suo nuovo presidente ringiovanirà di nuovo. È il nuovo allenatore rossonero, dopo Ancelotti e Leonardo. Torna dove un tempo fallì. Quando giocava a pallone ma aveva la testa altrove. Genio e sregolatezza. Capello, nel torneo estivo negli Stati Uniti, nel 1994, lo rimandò a casa. Preferiva i cavalli, Allegri, la roulette e le scommesse. Fino a diventare lui stesso un “oggetto” delle puntate. Perché su di lui aveva visto bene il solito Cellino che fa e disfa. Puntando due lire e guadagnando…Astori. Ma quel torneo a metà con la maglia rossonera a qualcosa è servito. “Il Milan ai milanisti” è un credo del popolo rossonero. Allegri, come ha ricordato Galliani, lo è stato. Ora, da buon livornese, avrà da sfoderare tutto il suo “savoir faire” per gestire quei nomi da urlo che chiedono di tornare sul palcoscenico dopo anni di sofferenza. Qualcuno parla anche di Ibracadabra… leggende. Forse come la sua al Milan, che ora però è diventata realtà. Non c’è Cossu ma c’è Ronaldinho. A ogni squadra il suo mago. Quel modulo col trequartista piace tanto a Berlusconi. Forse da quel giorno in cui Allegri col suo Cagliari gli fece sudare giacca e camicia. A Milanello il livornese non arriva solo. Per ora ci sono anche Grani, Landucci e Folletti: allenatore in seconda, preparatore dei portieri e preparatore atletico. Tutto lo staff in uno dei migliori club del mondo. Poi chissà. Nel pacchetto non gli dispiacerebbe Lazzari, pupillo di Allegri. Un signore quando è stato mandato via. Ha ringraziato tutti, Cellino in primis. “Distratto”, aveva detto il presidente. Da Juve e Fiorentina. Invece c'era il Milan pronto. Da un anno. E ora a lavoro. Senza mare. Cielo cupo. Ma al Milan. Prova della verità.

Milan News