Eterna gratitudine. E' questo il sentimento che tutti i tifosi milanisti provano nei confronti di Rino Gattuso, un giocatore che, negli anni, ha dimostrato di essere un uomo vero sia dentro che fuori dal campo. Il coriaceo centrocampista calabrese, dopo l'esperienza scozzese con i Rangers Glasgow era tornato in Italia portando con se quello stile tutto britannico di intendere il calcio. Un atteggiamento che lo fece notare a Braida che lo bloccò e lo portò dalla Salernitana al Milan neo scudettato. Da quell'estate 1999, quando Rino arrivò come un comprimario, le cose sono cambiate e Gattuso si è reso protagonista di tutti i successi dell'epopea ancelottiana, risultando uno dei migliori mediani di contenimento del panorama europeo. Ma come tutti i giocatori con le sue caratteristiche, il tempo è tiranno e, unitamente al grave infortunio al ginocchio rimediato nel dicembre del 2008 contro il Catania a San Siro, ha visto un crollo quasi verticale della carriera milanista del numero 8 che, nell'ultima stagione è stato relegato da Leonardo a vice Ambrosini. Adesso, per orgoglio personale ma anche per necessità fisiche, Rino vuole capire quali sono i piani di Allegri per poi decidere se continuare la sua avventura in rossonero oppure accasarsi da qualche altra parte dove poter essere ancora protagonista ed in quest'ottica sta lavorando il suo agente che ha per le mani tre offerte: Olympiacos, Wolfsburg e Al Alhy sono interessate a lui. La strada per l'addio è stata spianata, resta da vedere quando e se verrà percorsa.
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