Milan News
domenica 31 gennaio 2010
Leonardo: "Per il secondo posto in corsa anche Roma e Napoli"
Leo: "Avrei bisogno di un attaccante esterno"
Milan News
A.C. MILAN COMUNICATO UFFICIALE
A.C Milan
Huntelaar: "In questa società mi trovo bene"
A.C Milan
Seedorf: "Sarà importante fare un filotto positivo di risultati"
A.C Milan
Flamini: "Ci è mancato solo il gol"
A.C Milan
Galliani: "Mercato? non confermo ne smentisco"
Milan Channel - Milan News
Leonardo: "Dovevamo gestire meglio e trovare il raddoppio"
Milan Channel - Milan News
Galliani ammette: "Volevamo Pastore, prima del Palermo"
Milan News
Milan, Borriello in ospedale per accertamenti
Corriere dello sport
Galliani: "Stiamo lavorando molto sul settore giovanile"
Milan News
Milan, si fa anche il nome di Kiessling
Milan News
Milan, occasione sprecata. Solo un pari con il Livorno
Gli amaranto conquistano un meritato 1-1 a San Siro contro i rossoneri passati in vantaggio con Ambrosini nel primo tempo, dopo un palo di Dinho. Nella ripresa la rete di Lucarelli. Vano l'assalto della squadra di Leonardo raggiunta dalla Roma
MILANO, 31 gennaio 2010 - Come nella gara di andata, stessi punti, stesso percorso. Reduce dal doloroso k.o. nel derby, il Milan deve accontentarsi ancora una volta di un punto contro il Livorno. La differenza la fa la nuova mentalità degli amaranto che hanno imparato a memoria la lezione di Serse Cosmi. Insomma, un passo falso pesante nell'ipotetica rincorsa all'Inter, tra l'altro bloccata dalla neve a Parma. Riaffiorano antichi problemi, come la fatica nel finalizzare. Ma anche i soliti vuoti difensivi che impongono allo staff sanitario un veloce recupero di Alessandro Nesta. Il punticino inoltre permette alla Roma di agganciare un incredibile secondo posto.
Riecco Abbiati — Eppure Leonardo alla rimonta ci credeva. Soprattutto perché fino alla vigilia del derby consigliava un profilo basso e di attesa. Intanto è costretto a mischiare un po' le carte, anche se deve fare i conti con due nuovi infortuni. Dida si blocca negli spogliatoi per il mal di schiena: porta aperte ad Abbiati. Pirlo è affaticato; doppia mossa: Flamini al fianco di Ambrosini e Gattuso in panchina. Infine il ritorno di Seedorf, mentre Antonini vince il ballottaggio con Zambrotta. Cosmi, dopo una settimana di clamori, ripropone il granitico 3-5-2 con Pieri, suo antico pallino, preferito a Moro, e Bellucci invece di Tavano. Il centrocampista centrale del Livorno è Bergvold; sostituisce lo squalificato Mozart. Il danese non è il brasiliano, ma garantisce compattezza al reparto.
Ambrosini non perdona — I cinque centrocampisti in linea pronti a dare manforte alla difesa, impediscono al Milan di trattare la palla come sa. Servono numeri e invenzioni, perché il possesso palla non è sufficiente. I rossoneri tra l'altro faticano anche a sviluppare gioco sulle fasce, dove gli amaranto non si fanno mai trovare in inferiorità numerica. I toscani chiudono bene davanti a Benussi e di tanto in tanto ripartono con logiche giocate, tutte rivolte a Lucarelli e Bellucci. Ben curate anche le marcature: a uomo e, all'occorrenza, con raddoppi mirati. Ronaldinho è ingabbiato, ma la sua intelligenza tattica e l'istinto proverbiale gli fanno fare cose impensabili. Come il palo clamoroso colpito dal limite al 36', ma anche la sua imprevedibile capacità di farsi trovare dove non te lo aspetti. Il suo movimento al 44' è infatti decisivo; palla a destra per Beckham, tocco morbido del londinese, respinta corta di Benussi sui piedi di Ambrosini che non perdona. Il portiere protesta per un contatto con Seedorf, ma Trefoloni giustamente non vuole sentire storie. Un Milan sonnecchioso, ma comunque incisivo, che sente forse della macanza di Pirlo; di illuminazioni, insomma, anche se ci pensa Dinho a dare movimento alla manovra.
Il marpione Lucarelli — La ripresa inizia con Huntelaar al posto di Borriello, non al meglio dopo uno scontro fortuito con Raimondi. L'olandese parte con il vento in poppa. Sempre in posizione e pericoloso. Bello il rasoterra al 3', interessante il colpo al volo una manciata di secondi dopo. Ma ciò che conta è metterla dentro. Il vecchio marpione Lucarelli lo sa bene. E non è un caso che all'8' si faccia trovare sulla traiettoria del tiro dei Bellucci dal limite: la correzione è sufficiente per battere Abbiati. Il gol dà coraggio alla truppa di Cosmi, aiutata da alcuni blackout difensivi del Milan. Gli amaranto puntano sulla fascia destra dove Filippini sembra Garrincha e dove i rossoneri mostrano qualche limite.
Anche Pippo nella mischia — Il Milan ha però un sussulto di orgoglio e carica il Livorno. Manovra avvolgente e difesa toscana sotto pressione. La differenza la fanno Rivas e Knezevic. Al 21' Benussi, quando compie un miracolo sul colpo di testa di Ambrosini. Cosmi cambia: dentro Marchini e Tavano, fuori Pulzetti e Tavano. Leonardo replica con Inzaghi per Flamini. Squadra sbilanciata; attaccanti che spuntano ovunque. Il Livorno si difende a fatica, eppure non rinuncia al contropiede. I rossoneri assediano, ma gli amaranto tengono. Complice la manovra molto fumosa del Milan che colleziona cross e niente di più. Alla fine il pareggio è ineccepibile. Per Cosmi la soddisfazione è da vendere. Per Mourinho un motivo in più per ironizzare.
Gaetano De StefanoGalliani 'Scambio Mancini-Jankulovski? Non andrà in porto...'
14.16 Inter e Milan stanno trattando, secondo l'edizione on line di Repubblica, uno scambio alla pari tra il brasiliano Mancini e il ceco Jankulovski. Le due società stanno definendo i dettagli, i due laterali cambierebbero sponda con la formula del prestito.
Il ceco coprirebbe il vuoto lasciato da Chivu, che Mourinho pero' avrebbe voluto colmare con Kolarov della Lazio. Il brasiliano Mancini, poco utlizzato dal tecnico portoghese, potrebbe esser in maglia rossonera una valida alternativa a Pato e Dinho, unici attaccanti esterni nella rosa di Loenardo
Calciomercato.com
sabato 30 gennaio 2010
Tasci, il Milan sorpassa la Juventus
Milan News
Milan-Livorno, i convocati di Leonardo
Abbiati, Dida, Abate, Antonini, Bonera, Favalli, Jankulovski, Kaladze, Thiago Silva, Zambrotta, Ambrosini, Beckham, Flamini, Gattuso, Seedorf, Borriello, Huntelaar, Inzaghi, Ronaldinho.
Giocatori indisponibili: Nesta, Oddo, Onyewu, Pirlo, Pato.
A.C Milan.com
RITROVARE IL NOSTRO GIOCO
Nella vigilia di Milan-Livorno, terza giornata di campionato, Leonardo ha tenuto una conferenza stampa più breve del solito e ha affrontato ancora diversi, forse troppi, argomenti legati all'esito del derby. L'importante per la squadra, adesso, è ritrovare il gol e il gioco dei giorni migliori. Come prima della stracittadina. Ecco le sue dichiarazioni.
Il primo argomento toccato è stato quello legato alle dichiarazioni di Paolo Maldini: "Non mi ha colpito ciò che ha detto Paolo, anche se in chiave positiva, perchè siamo in contatto e so quello che pensa. Ha anche tante informazioni che gli giungono dall'interno. Il suo parere mi interessa, anche perchè è una persopna di cui ho rispetto e conosce bene le nostre vicende. Io sono d'accordo con lui, abbiamo fatto bene e abbiamo saputo girare una stagione che in partenza sembrava dover essere disastrosa. Un pò frettolosamente. Paolo ha preso con calma tutto il suo post carriera. Per lui ci voleva un periodo di relax. Se farlo tornare in società e come? Solo il tempo lo dirà".
A seguire una domanda lo porta nella realtà del valzer delle panchine di serie A: "Ogni realtà vive in modo diverso ogni situazione. Quasi la metà delle panchine sono state cambiate, spesso si cerca di dare la scossa cambiando l'allenatore, ma vedo anche una certa frenesia nel mutare la condizione tecnica. Ogni realtà, comunque, è differente".
Questo, invece, ciò che ha detto sulla probabile formazione di domani, contro il Livorno: "Ora abbiamo quasi tutti a disposizione. Ci sono diversi piccoli problemi, alcuni giocatori forse un pò stanchi. Zambro dovrò valutarlo, perchè rientrerebbe dopo tanto tempo. Il piccolo problema riguarda Pirlo, che ha un fastidio che ci tiene in sospeso".
Preoccupato per il rendimento visto in coppa Italia contro l'Udinese? "No, cerco di esser logico nelle valutazioni. Se penso alla stagione di coloro che hanno giocato contro l'Udinese non posso permettermi di bocciarli. E' stata una partita in cui le risposte sono arrivate, ma tenendo conto del loro percorso. Quando valuterò tra qualche gara se mettrerli in campo o no, non prenderò in considerazione che con l'Udinese non erano al 100 per cento. Dopo quella partita ho visto la facia di ognuno e mi sembra che la reazione ci sia stata. Inutile negare che la scon fiotta nel derby non abbian dato fastidio, ma essendo preofessionisti sanno anche di dobver reagire in un certo modo. Noi abbiamo il dovere di controbattere all'Inter colpo su colpo. E' chiaro che sono forti, sono in testa alla classifica, ma c'è tutto un girone di ritorno da gioc are e per noi una partita in più da recuperare. Questo è il nostro obiettivo. Detto questo abbiamo una partita, quella di domani, per poter tornare ai tre punti". Qualche battuta, poi, è stata fatta anche su quello che Mourinho ha detto al riguardo di Borriello e delle sue presunte frasi dirette all'arbitro, durante il derby: "Io credo si parli tanto, ma la verità la consocono in molti. Non sta a me dirla in questa sede. In fondo in fondo la verità, comunque, esce. Non mi va di sparare nel polverone un'altra battuta e non non mi va di commenatrre nemmeno quello che ha fatto Borriello. L'unica cosa che mi interessa adesso è portare punti alla squadra, pensare al campo e alla squadra. Il resto non mi porta punti". Ecco, invece, un argomento che gli fa tornare il sorriso: Abbiati. "E' forse il punto più bello e positivo degli ultimi giorni. Abbiamo seguito tabto il percorso di Abbiati. Ora è in corsa con Dida al 100 per cento e sarà un grande stimolo per tutti e due. Con l'Udinese ha fatto benissimo".
A seguire il discorso si sposta sulle vicende della Juventus e al cambio di panchina: "Sono felice per Zaccheroni, perchè è tornato ad allenare una grande squadra. Io l'ho avuto come allenatore e lui è molto convinto delle sue idee calcistiche e riesce anche a trasmettere ciò che ha in testa. Riesce, grazie a questa convinzione a trasmettere tutti i concetti ai suoi giocatori. Sono contento. La società ha deciso di cambiare strada e allenatore. Vedremo quale sarà la reazione del gruppo. Mentre l'Inter ha fatto qualche acquisto e anche in questo senso si valuteranno gli esiti con ilb trascorrere delle giornate. Le altre del campionato? Non so, io guardo a noi stessi. Il nostro obiettivo è di ottenere il massimo partita dopo partita, cercando di fare bene, al massimo, in questo campionato".
Prima di chiudere la conferenza il mister ha ruisposto a due domande che hanno avuto come protagonisti Pato e Pippo Inzaghi: "Pato deve stare bene per giocare. Ogni infortunio ha la sua storia e anche quello di Pato. L'adduttore ha dato più problemi del previsto e si è preferito, a livello climatico, farlo andare con un fisioterapista in Brasile. Ha lavorato bene e adesso cercherà di completare il suo lavoro qui. Su Pippo, invece, dico che cerchiamo di vedere la situazione in generale. E' giusto che non ci siano gerarchie, ma chi sta bene per mandarlo in campo per il bene della squadra. Io non credo di aver tolto a Pippo degli stimoli, lui ce li ha sempre. Con 25 giocatori in rosa se togli gli stimoli ad uno li dai ad un altro".
A.C Milan.com
Con il Livorno, Zambrotta e Seedorf tornano titolari
Milan News
Milan-Vidic: c'è l'offerta?
Milan News
Milan, è sorpasso all'Inter per Hernanes
Tuttomercatoweb
venerdì 29 gennaio 2010
A.C. MILAN COMUNICATO UFFICIALE
Alexandre Pato ha ripreso il suo programma di lavoro differenziato con lo staff fisioterapico. La prognosi di 2/3 settimane è confermata. Il calciatore effettuerà un ultimo esame tra circa dieci giorni prima di riaggregarsi al gruppo.
Alessandro Nesta ha già iniziato il lavoro fisico e ritornerà ad allenarsi con la squadra la prossima settimana.
Massimo Oddo all’ inizio della prossima settimana effettuerà un ultimo esame medico e successivamente i test fisico-atletici prima di riprendere l’attività con il gruppo.
A.C Milan.com
Beckham: "Riprenderemo l'Inter"
Tuttomercatoweb
Borriello, cinque schiaffi a Mou. "Noi gli avversari li rispettiamo"
Se Adriano Galliani evita accuratamente nuove polemiche con l'Inter, l'ultimo attacco di Mourinho non è andato già a Marco Borriello, che ha replicato in cinque punti al tecnico portoghese. L'attaccante del Milan è tornato sulla "carezza" di Rocchi nel finale del derby: "Io sono certamente più educato di Sneijder - ha detto Borriello -, non ho applaudito Rocchi. Noi rispettiamo gli avversari, non li prendiamo in giro indossando maschere".
Borriello questa volta non ci sta e passa insomma al contrattacco. A riportare le parole del bomber di Leonardo ci ha pensato Alberto Costa sul Corriere. Eccoli, dunque, i cinque punti di Borriello: "Prima precisazione: io all'arbitro non ho detto di tutto ma una frase normale, "è il caso di fischiare un fallo del genere?". Forse solo il modo è stato un po' brusco".
"Precisazione numero due: io sono un giocatore sempre molto corretto e tollerante e Mourinho lo dovrebbe sapere. Se non lo sa, provi a domandare ai suoi difensori che mi hanno picchiato per tutto il derby senza che io reagissi".
"Precisazione numero tre: io sono certamente più educato di Sneijder che dovrebbe conoscere il regolamento e il regolamento dice che gli applausi all'arbitro sono considerati un'offersa grave".
"Precisazione numero quattro: nessuno di noi del Milan ha dato in escandescenze come ha fatto in continuazione la panchina dell'Inter".
E, infine, "precisazione numero cinque: il Milan non si è mai permesso di mancare di rispetto agli avversari e al loro presidente com invece ha fatto chi ci ha preso in giro indossando la maschera del presidente Berlusconi". Per la replica di Mourinho, conoscendo il portoghese, non resta che aspettare la conferenza di sabato...
Maldini parla da tifoso: 'Col Manchester non partiamo battuti'
Paolo Maldini non dimentica il suo Milan e, a poco più di due sttimane dalla sfida di Champions League con il Manchester United, parla da tifoso: "Con i Red Devils non partiamo battuti, ce la giochiamo".
Poi l'ex capitano rossonero, ai microfoni di Sky, fa il punto sul campionato delle tre big del calcio italiano: "L'Inter è molto forte e lo ha dimostrato anche nel derby. Per Ferrara mi spiace, è un amico. Anche Leonardo, che sta facendo bene, all'inizio ha avuto gli stessi problemi, ma forse il Milan gli è stato più vicino di quanto non abbia fatto la Juventus con Ciro. Con Leonardo il Milan ha avuto pazienza".
Calciomercato.com
giovedì 28 gennaio 2010
Nesta: possibile recupero per il Livorno
Milan News
Milan, assalto al baby Calvano dell'Atalanta
I rossoneri, secondo L'Eco di Bergamo, vorrebbero acquistarlo subito a titolo definitivo, mentre l'Atalanta vorrebbe tenersi la metà del cartellino per non perdere del tutto il giocatore. La trattativa comunque è avviata e a breve potrebbero esserci sviluppi.
Tuttomercatoweb
Milan, preso il giovane Kabamba
Tuttomercatoweb
Milan e Lazio, sveglia: Ederson è sul mercato
In questo periodo al Lione sono arrivate offerte dal Rennes, ma la società le ha rifiutate. So anche che Wolsfburg, Lazio e Villarreal si sono interessate a me, ma prima devono parlare con la dirigenza del Lione. Solo in questo modo si potranno aprire delle trattative". Ederson, centrocampista del Lione, è pronto a lasciare la Ligue, il sogno del brasiliano sarebbe l'Italia, sponda Lazio (ma il problema sarebbe lo status di extracomunitario), ma anche Wolfsburg e Villarreal sono sulle sue tracce. "La Lazio è avvantaggiata per Ederson - ha confessato Antonio Caliendo, consulente di mercato del giocatore -, perché lo segue con attenzione da due anni. L'unico problema è rappresentato dal suo status di extracomunitario che potrebbe frenare un eventuale trasferimento del giocatore. Il tecnico del Lione non vede di buon occhio giocatori con le sue caratteristiche e lo lascerà partire". Anche il Milan è stato a lungo interessato a Ederson.
"Braida lo ha seguito personalmente - ha aggiunto Caliendo - ma anche qui il problema è rappresentato dal fatto che è extracomunitario. Comunque, è possibile che si muova in questa sessione di mercato, sto aspettando qualcosa di più concreto.
Il costo del cartellino? Lo scorso anno il Lione chiese 27 milioni di euro, adesso vuole 15 milioni di euro. Ederson potrebbe essere il colpo di questo mercato di gennaio".
Tuttomercatoweb
Galliani 'Huntelaar resta, Nené era un'idea; il derby e Mou? Ho un mio pensiero..."
Huntelaar rimane al Milan, Nené era un obiettivo serio e concreto dei rossoneri. Delle polemiche, invece, non parla. Adriano Galliani, al suo ingresso in Lega Calcio, cerca subito di smorzare tutte le polemiche nate in seguito all'arbitraggio di Rocchi nel derby di domenica sera e alle dichiarazioni, post gara, rilasciate dal tecnico nerazzurro José Mourinho: "Non intendo rispondere alle domande circa l'Inter e le reazoni di Mourino - ha detto - il mio pensiero ce l'ho, ma me lo tengo per me".
Poi, sull'eliminazione dalla Coppa Italia, dice: "C'è sempre delusione quando si perde. Oltretutto la delusione aumenta se si considera che il portiere è stato il migliore in campo. Non è di certo il massimo, ma bisogna fare i complimenti ad Abbiati; ha fatto una grande partita, non giocava da tanti mesi e non era facile".
Il capitolo mercato si apre con la conferma di Huntelaar: "Ripeto, non viene ceduto; deve stare calmo e tranquillo e aspettre le possibilità che gli vengono date; il Milan non lo cede. Lo dico da tanto tempo, nessuno mi crede. Vediamo lunedi dopo le 19 (chiusura del mercato, ndA)".
Cellino aveva ammesso che il Milan aveva chiesto informazioni su Nenè: "Era un'ipotesi reale, non lo nego nemmeno io - conclude Galliani - ma si trattava di un'operazione che avrebbe riguardato anche la cessione di Hutelaar".
Calciomercato.com
Pato avverte: "Campionato aperto e io torno con il Man Utd"
Il brasiliano del Milan sta risolvendo i problemi all'adduttore e presto sarà di nuovo a disposizione di Leonardo: "Ho visto il derby in tv, abbiamo perso ma mancano ancora tante partite".
Dopo la sconfitta nel derby con l'Inter e l'eliminazione in Coppa Italia di ieri (ko interno con l'Udinese), ci pensa Alexandre Pato a caricare il Milan. Rientrato dal Brasile dove ha curato l'ultimo infortunio muscolare, l'attaccante assicura: "Sto bene e con il Manchester United in Champions League ci sarò sicuramente - spiega Pato a Malpensa -. Ho visto il derby in tv, abbiamo perso, ma il campionato non è chiuso, mancano ancora tante partite".
Sky.it
Abbiati: "Ci tenevo molto dopo 10 mesi a ripresentarmi a San Siro"
Milan News - Milan Channel
mercoledì 27 gennaio 2010
Leonardo: "Abbiamo sofferto i ritmi bassi..."
Milan News
L'Udinese domina a S.Siro Il Milan saluta la Coppa
I friulani conquistano la semifinale (con la Roma) battendo 1-0 i rossoneri. Meritata la vittoria della squadra di De Biasi, che costruisce moltissime occasioni da rete prima e dopo la rete di Inler all'11' della ripresa. Padroni di casa lenti e mai pericolosi
MILANO, 27 gennaio 2010 - Alla fine la grande voglia dell'Udinese ha la meglio su un Milan 2 privo di mentalità vincente e di spunti tecnici di rilievo. Reduci entrambe da una sconfitta in campionato, i rossoneri non riescono a riscattare il k.o. nel derby, mentre i friulani hanno forse trovato una scorciatoia per l'Europa League, visto che la classifica di serie A li esclude da qualsiasi prospettiva europea. Decide la gara Inler all'11' della ripresa, ma prima e dopo l'Udinese colleziona un'incredibile rassegna di palle gol, per la maggior parte sventate da una Abbiati in grande spolvero, nella serata del rientro. I friulani accedono dunque alle semifinali: il 3 febbraio saranno in campo per l'andata contro la Roma.
Raffica di occasioni — Un Milan pressoché inedito fatica oltre le aspettative contro un'Udinese vivace e convincente, galvanizzata forse dal ritorno a un 4-3-3 che con l'arrivo di De Biasi era stato fin qui accantonato. Sia come sia, i padroni di casa, con Bonera-Kaladze coppia centrale, Gattuso-Flamini e Jankulovski in mezzo e Di Gennaro nei panni di regista avanzato alle spalle di Inzaghi-Huntelaar, mostrano chiari segnali di difficoltà, sia in fase di contenimento che di costruzione della manovra. Così l'Udinese vive una gara in costante proiezione offensiva, dando l'impressione di poter segnare da un momento all'altro, mentre in difesa non rischia nulla, con Handanovic di fatto disoccupato. Inler, Di Natale, Floro Flores e Sanchez costruiscono una sequenza impressionante di occasioni da rete, ma qualche errore di mira e soprattutto un super Abbiati, al rientro dopo l'infortunio rimediato nel marzo scorso, impediscono ai friulani di concretizzare la loro superiorità. Ma è l'Udinese come collettivo a "girare" meglio, con un atteggiamento aggressivo che la rende di fatto padrona della gara. Le chance migliori capitano al 21' (un destro dal limite di Di Natale è deviato da Abbiati in tuffo), al 22' con un tiro-cross da posizione angolata di Pasquale che chiama ancora il numero uno rossonero a un intervento decisivo, mentre al 25' Sanchez colpisce la base del palo alla destra di Abbiati, anche se Gervasoni omette di segnalare un fallo del cileno su Antonini (ammonito per proteste).
Inler-gol — La ripresa si apre con qualche segnale di risveglio da parte del Milan: prima Inzaghi tenta una rovesciata, poi è pizzicato in un fuorigioco millimetrico, quindi è Di Gennaro a lasciare almeno un souvenir della serata, servendo a Huntelaar un ghiotto pallone all'8' sul quale però Handanovic è in anticipo. Poi Pirlo rileva Di Gennaro, ma nemmeno lui riesce a tener viva la fiammella intravista in avvio di ripresa. Anzi torna in cattedra l'Udinese, cui basta alzare un po' il ritmo per rimettere all'angolo il Milan. E così è, e senza sforzo apparente per i friulani. Logica conseguenza il vantaggio, che arriva all'11', con Inler che realizza il suo primo gol stagionale. Antonini si fa sottrarre il pallone al limite, Sanchez cede a Inler il cui diagonale di destro stavolta non perdona. Poi la gara offre di nuovo un'edizione completa della sagra del gol sbagliato, protagonisti Di Natale e Floro Flores. Al 15' Leonardo richiama Huntelaar inserendo forza fresca Borriello, ma la mossa non dà grandi frutti. E' sempre un Milan che si aggira a passo lento rispetto alla foga friulana, incapace di produrre fantasia, un cambio di passo, un'azione offensiva degna di tal nome. Ovviamente ha buon gioco l'Udinese, che può così festeggiare l'ingresso nelle semifinali di Coppa. Ad attenderlo ci sarà la Roma che ieri ha eliminato il Catania.
Livia Taglioli - Gazzetta dello sportSantos Ganso: "No al City, preferisco il Milan"
Milan News
Braida: "Huntelaar non va via"
Tuttomercatoweb
Milan, un silenzio pieno di rabbia
Via Turati inferocita con l'Inter
"Il tempo aggiusterà le cose, ma nessuno di noi dimenticherà mai l'arroganza di queste ore e la scomposta eccitazione della panchina interista". Parole ufficialmente né dette, né scritte, ma riportate dal Corriere della Sera per fotografare lo stato d'animo della società Milan, inferocita con l'Inter per le vicende occorse durante e dopo il derby. Un dirigente che rimane anonimo denuncia "accanimento da paura in tribuna d'onore".
Una sovraeccitazione da derby ritenuta eccessiva, sopra le righe, inconcepibile, secondo la società milanista, considerando i buoni rapporti mantenuti tra i due club e i rispettivi vertici almeno fino alla questione-calendari, su cui il Milan continua a ribadire la sua visione delle cose: "C'era una sperequazione di impegni prima del derby - ha spiegato più volte Galliani - lo spostamento di Fiorentina-Milan è stato deciso in maniera autonoma dalla Lega per salvaguardare la Coppa Italia".
Tanta rabbia anche per le parole del poi, quelle dei venti contrari, dei complotti di Paolillo, delle bordate di Mourinho contro tutto e tutti: Via Turati, trapela, è infastidita in questo senso con Massimo Moratti, ritenuto responsabile di una delega pericolosa - vedi deferimenti scattati - delle posizioni e della politica interista. Morale: stavolta non è una scaramuccia, è un litigio serio. Con serie, amare conseguenze sul clima del campionato e in Lega. Molto peggio di un derby perso o di un sospetto perenne.
Esclusivo agente Huntelaar: "Al Milan non è importante"
Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva il procuratore dell'attaccante olandese
ROMA - Nel derby di domenica sera contro l'Inter, Klaas Jan Huntelaar ha disputato solo dieci minuti, portando in dote al Milan un rigore, sbagliato poi da Ronaldinho. Una situazione che all'attaccante olandese sta sempre più stretta e che potrebbe portare verso altri lidi l'ex lanciere (Arsenal, Everton e Tottenham monitorano con attenzione la situazione).
"Vuole giocare di più - esordisce Arnold Oosterveer, agente dell'attaccante rossonero, in esclusiva a Calciomercato.it -, è tutto ciò che vuole. Non è solo perché in estate ci saranno i Mondiali e vuole esserci, ma anche per se stesso. E' venuto al Milan per essere importante per la squadra e, al momento, non lo è abbastanza. Sta giocando molto poco, anche nel derby contro l'Inter ha disputato solo dieci minuti e vorrebbe giocare di più. Non conta solo il Mondiale". Il possibile mancato arrivo di Nené dal Cagliari potrebbe bloccare la partenza di Huntelaar. "Questi sono discorsi che riguardano il club. Molte squadre europee hanno manifestato interesse per Klaas, lui non ha una preferenza per un paese in particolare. Il primo obiettivo è quello di trovare più spazio nel Milan, o comunque di competere per grandi obiettivi, rimanendo in Italia, o andando in Germania e Inghilterra, per esempio. Non mi piace fare nomi e commentare tutti i rumors che leggo, sembra che ogni giorno ci sia una nuova pretendente. Offerte dall'Italia? No, nessun club italiano mi ha contattato".
Esclusivo agente Nené: "Milan? Per il momento..."
Il procuratore italiano dell'attaccante brasiliano del Cagliari intervistato, in esclusiva, da Calciomercato.it
MILANO - La cessione di Klaas-Jan Huntelaar potrebbe sbloccarsi nel momento in cui il Milan avrà la certezza di avere un sostituto all'altezza. Il bomber olandese, come confermato questa mattina a Calciomercato.it dal suo agente Arnold Oosterveer, vuole giocare di più e i rossoneri per la sostituzione hanno pensato a Nené del Cagliari. Alla prima stagione in Italia, il bomber brasiliano ha già realizzato sei reti in campionato, uno score di tutto rispetto per un esordiente che stuzzica i dirigenti del Milan: "Per il momento non si muove. Sicuramente c'era qualcosa di vero, come sono vere le cose che leggiamo sul giornale - le parole di Davide Lippi, procuratore italiano di Nené, in esclusiva a Calciomercato.it -. Il presidente del Cagliari Cellino, che prima si era detto possibilista, ha cambiato idea e non vuole più lasciar partire il giocatore. Credo che, ad oggi, il Milan non cederà Huntelaar perché non ha un'alternativa valida pronta. Sicuramente Nené piace, hanno espresso giudizi positivi sul giocatore anche perché il Milan non si interessa ad un calciatore se non è di valore. Il mercato chiude il 1 febbraio alle 19, se i rossoneri dovessero cedere Huntelaar vedremo se ci sarà la possibilità di riaprire la trattativa. Al momento, Cellino ha chiuso la porta, ma nel mercato può succedere di tutto...", ha concluso Lippi a Calciomercato.it.Di Gennaro in prestito al Livorno
Per il centrocampo amaranto nel mirino Tissone (Sampdoria) Troiano del Modena.
Gazzetta dello Sport
Coppa Italia, le probabili formazioni di Milan-Udinese
"Rialzarsi subito dopo il derby". Leonardo ordina al Milan di riprendere la retta via. Questa sera i rossoneri ricevono l'Udinese a San Siro per i quarti di finale in Coppa Italia. E l'occasione per rilanciare alcuni elementi che ultimamente non hanno trovato spazio come Abbiati, Kaladze e la coppia d'attacco Inzaghi-Huntelaar.
PROBABILI FORMAZIONIMilan-Udinese (Ore 21 - diretta tv su Rai 3)
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Zambrotta, Bonera, Kaladze, Antonini; Gattuso, Flamini, Jankulovski; Di Gennaro; Inzaghi, Huntelaar. Allenatore: Leonardo.
UDINESE (4-4-2): Belardi; Basta, Zapata, Coda, Pasquale; Pepe, Inler, Lodi, Isla; Floro Flores, Alexis Sanchez. Allenatore: De Biasi.
Arbitro: Gervasoni.
Calciomercato.com
martedì 26 gennaio 2010
Nesta fuori anche con il Livorno
Milan News
Ronaldinho, quasi in lacrime, chiede scusa a tutti
Milan News
Leonardo: "Dinho resta il rigorista, Abate ci sta dando molto"
Milan News
Milan-Udinese, i convocati di Leo: confermati i tre Primavera
Abbiati, Roma, Abate, Antonini, Bonera, De Vito (n°56), Favalli, Jankulovski, Kaladze, Thiago Silva, Zambrotta, Ambrosini, Flamini, Gattuso, Pirlo, Borriello, Di Gennaro, Huntelaar, Inzaghi, Verdi (n°58), Zigoni (n°17).
Giocatori indisponibili: Nesta, Oddo, Onyewu, Pato.
Giocatori non convocati: Beckham, Seedorf.
Squalificato: Ronaldinho.
A.C Milan
Leo: "Vogliamo la finale di Coppa Italia. Pato? Torna giovedì dal Brasile"
Milan News - A.C Milan.com
Favalli a fine stagione nello staff tecnico del Milan
Milan News
Milan, tegola Pato. In dubbio anche per il Manchester
Milan News
Milan, mezza Premier su Huntelaar
Tuttomercatoweb
Al Milan hanno digerito la sconfitta, ma non il post-derby tra PRESE IN GIRO ed INSINUAZIONI
Lo riferisce il Corriere dello Sport.
Il tutto va ad aggiungersi alle frizioni che nelle scorse settimane si sono create per quanto riguarda i calendari, in particolar modo per lo spostamento della partita di campionato del Milan e per la circostanza che i nerazzurri si troveranno a giocare a
Goal.com
Il Milan pensa a Vidic
Già in passato il suo nome è stato -più o meno insistentemente- accostato al Milan.
Ora il suo nome, torna di "moda". Parliamo di Vidic, difensore del Manchester United. Stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport, il Milan sarebbe tornato a pensare al forte centrale per rinforzare il reparto difensivo.
Il calciomercato.it
Manchester-Milan: Rooney applaude Seedorf
Rooney applaude Seedorf: "E' il migliore".
L'attaccante inglese: "Mai giocato con uno più forte".
"Milan-Manchester United, emozione speciale sfidare Beckham. Possiamo vincere la Champions".
"Capello mi ha detto di giocare più avanti, così segno di più".
Gazzetta dello Sport
lunedì 25 gennaio 2010
Coppa Italia, Milan-Udinese: arbitra Gervasoni
Sarà Andrea Gervasoni, sezione arbitrale di Mantova, il direttore di gara dei Quarti di finale di Coppa Italia in programma mercoledì sera alle 21.00 a San Siro. Gli assistenti: Fabrizio D'Agostini (sezione arbitrale, Frosinone) e Fabrizio Lanciani (sezione arbitrale, Avezzano). Quarto uomo, Paolo Silvio Mazzoleni: sezione arbitrale, Bergamo. Lo ha comunicato ufficialmente la Figc.
A.C Milan.com
Milan, ma vendere Huntelaar conviene?
Tuttomercatoweb
Abate: "Onore all'Inter, ma mancava Nesta"
C’è da dare il giusto merito all’Inter che è una grande squadra e che ha dimostrato la sua bravura questa sera.
Adesso il Milan penserà a giocare partita per partita, non credo che comunque nulla sia compromesso nonostante la sconfitta.
Sull’azione del gol di Milito forse avrei potuto fare qualcosa di più, sono stato sfortunato.”
Beckham: "Nulla è perduto, ci crediamo ancora"
Adesso, comunque, nulla è perduto anche perché siamo solo all’inizio del girone di ritorno. Possiamo ancora crederci già dalla prossima partita di campionato".
Milan News
domenica 24 gennaio 2010
Leonardo: "Battuti da una grande Inter"
Leonardo è sereno e commenta con la solita lucidità la partita nonostante il 2-0 nel derby sia pesante: "L'inizio della gara è stata molto positivo per l'Inter, che mentalmente ci ha messo in difficoltà aggredendoci alla grande. Con l'espulsione di Sneijder è cambiata la partita ma noi non eravamo brillanti. I nerazzurri invece sono stati bravissimi, soprattutto all'inizio, e durante tutti i 90' sono stati maestri nel rubar palla e ripartire. L'Inter è una squadra importante. Noi abbiamo tenuto molto palla ma eravamo un po' lenti, cercavamo di allargare il gioco ma loro hanno chiuso molto bene giocando al massimo anche in difesa. Che l'Inter fosse forte lo sapevamo, non lo stabilisce la partita di oggi. Il nostro valore non cambia, anche se oggi abbiamo trovato una squadra che ha tirato fuori qualcosa di particolare. Il risultato poteva cambiare se trovavamo il goal ad inizio del secondo tempo, poi con il loro raddoppio è diventata durissima. Il nostro morale non deve cambiare, così come la nostra filosofia di gioco e la voglia di fare quel tipo di calcio che c'ha portato fino a qua. Certo, ripeto, che noi non eravamo al massimo mentre tutti nell'Inter hanno reso alla grandissima. Eravamo convinti di fare molto bene, non di essere favoriti"
Tuttomercatoweb
Inter, derby da noveIl Milan è spuntato
L'Inter batte il Milan (2-0) e vola a + 9. Subito in gol con Milito, i nerazzurri restano in dieci per il rosso a Sneijder. Rossoneri all'attacco nella ripresa. Solo nel recupera arriva il rigore, con espulsione di Lucio, calciato da Ronaldinho e parato da Julio Cesar
MILANO, 24 gennaio 2009 - L’Italia calcistica non cambia padrone. L’Inter respinge l’assalto della banda brasiliana di Leonardo: lo fa con un gol per tempo (2-0), di Milito e Pandev, con un uomo in meno per oltre un’ora, con un rigore parato nel recupero da Julio Cesar a Ronaldinho, l’uomo simbolo della rimonta rossonera. Più del più nove in classifica, pesa il messaggio psicologico. Lo sa anche Mourinho, che non a caso si lascia andare a un incitamento alla sua folla, nel finale. L’attacco del Milan è respinto con perdite. Non si vede da chi potrebbe arrivare il prossimo.
EFFETTO ROCCHI — L’Inter esulta, e può permettersi di dimenticare le polemiche sulla direzione di gara. Se infatti il miglior arbitro è quello che non si fa notare, Rocchi non va proprio benissimo. Si capisce al 2’ che non sarà una partita facile (scivolata di Ronaldinbho su Maicon e proteste), poi l’arbitro finisce due volte per fermare i fantasisti: prima si scontra con Ronaldinho, poi fa blocco su Sneijder. L’olandese la prende maluccio e se la lega al dito. Quando gli animi si scaldano, per un giallo per simulazione a Lucio, Sneijder arriva a protestare e Rocchi gli spara un rosso in faccia. E’ il 27’, non sappiamo cosa può aver detto il numero 10, ma l’espulsione è misura estrema, e scalda ulteriormente gli animi. Poi Rocchi non vede un dubbio rigore a favore del Milan: mano di Maicon su un controllo al volo di Dinho. L’Inter protesta per un fallo di Pandev, ma stavolta la terna ci prende. La ripresa fila liscia fino al recupero: quando un tocco ravvicinato di mano di Lucio gli costa rigore e rosso.
L’INTER IN UNDICi — Prima di rimanere in dieci, l’Inter domina per 25 minuti: apre Sneijder, con un tiro da fuori (palo esterno) e una occasione netta nei primi 9’. Dopo il gol di Milito (lancio di Pandev, mezzo pasticcio di Abate, diagonale preciso all’angolino), si continua con ripartenze in velocità che rischiano di essere ogni volta letali. In fase difensiva, i nerazzurri rischiano poco: funziona soprattutto la gabbia su Ronaldinho, con Zanetti e Maicon che si alternano in copertura con buona sincronia. Controllo quasi completo.
L’INTER IN DIECI — I triangoli offensivi e difensivi di Mourinho perdono un pezzo ed efficacia in 10. Per un quarto d’ora l’Inter si rintana dietro, barcolla, ma non molla (questa squadra non lo fa mai). Zanetti prova a fare il doppio turno, Milito alleggerisce la tensione orchestrando ripartenze, prima concluse in solitaria, poi servendo Pandev (palo al 17’). Mourinho ha pronto il cambio, al 20’, della ripresa, quando Maicon rimedia un fallo da buona posizione: il tecnico stoppa l’entrata di Motta per far tirare la punizione a Pandev. Quando il macedone uscirà, un minuto più tardi, lo farà dopo aver esultato per il 2-0, con una punizione su cui Dida non è irreprensibile. Gran partita del macedone, come del solito Milito, dei due difensori centrali e del preziosissimo Cambiasso. Rientro positivo anche per Santon, attento in copertura come gli era stato richiesto.
MILAN, SOLO 15’ ALL’ALTEZZA — Se all’andata era partito meglio il Milan, stavolta è spaccato in due: senza Nesta la difesa perde sicurezza, specie se presa in velocità, i tre davanti rientrano poco e faticano a trovare spazi, anche perché Borriello perde i duelli di testa con Lucio. Nel primo tempo si segnala solo un tiro alto di Pirlo, ma nel secondo la squadra di Leonardo cambia marcia. Con l’uomo in più, entra Seedorf per Gattuso e il palleggio ci guadagna: pronti va e Seedorf è pericoloso di testa e Ronaldinho in girata. Il Milan prende campo, Beckham inizia a piazzare cross e Borriello a dominare nel gioco aereo (alto di testa al 13’). Il pareggio sembra questione di tempo, invece Pandev blocca la carica. Che non ripartirà: poche magie di Ronaldinho, che si fa anche parare un rigore nel recupero da Julio Cesar, e che spesso finisce col rallentare l’azione. Poco filtro a centrocampo, poche discese degli esterni, pochissimi tiri in porta. Insomma, troppo poco per mettere fine al dominio della squadra di Mourinho in campionato.
Valerio ClariBaresi: "Questa partita deciderà se il Milan riaprirà il campionato"
Finalmente un derby ad altissimo livello per entrambe le formazioni. E' d'accordo?
"Si, devo dire che in questo momento è una partita importante da una parte e dall'altra. Ci si può giocare anche lo scudetto. E' bello, c'è grande attesa".
Una vittoria del Milan potrebbe riaprire il campionato, mentre in caso di vittoria nerazzurra o di pareggio si prospetterebbe l'ennesima fuga dell'Inter?
"Si. Credo che questa partita deciderà se il Milan riaprirà il campionato e potrà tenere testa all'Inter".
All'andata l'Inter vinse 4-0. Quanto influirà, secondo lei, il risultato dell'andata, ai fini della partita?
"E' stata una partita a sé e domenica sarà un'altra partita. Il Milan arriva in condizioni migliori con la consapevolezza di poter creare problemi all'Inter. Sarà una partita diversa".
Leonardo - Mourinho. Uno emergente con un passato importante da calciatore e poi da dirigente; l'altro un ottimo comunicatore. Un pregio e un difetto dei due tecnici?
"Sono due personaggi diversi. Leonardo è più pacato, alla prima esperienza sta facendo bene e ha davanti a sé un futuro roseo. Mourinho ha esperienza, personalità ed è un grande comunicatore che riesce a tirare sempre il meglio dalla propria squadra. Sono due bei personaggi".
Mentalmente è favorito il Milan, che forse ad inizio stagione non si immaginava di avere chances per lo scudetto o l'Inter che ha comunque un buon vantaggio?
"Il Milan era partito male e nessuno pensava che potesse essere in questa posizione e poter dare fastidio all'Inter che è la favorita al di là di tutto. Vincendo domenica, il Milan può creare problemi all'Inter e togliere delle sicurezze alla squadra di Mourinho".
Cosa manca al Milan per raggiungere i livelli dell'Inter, considerata la prima forza del campionato?
"Al Milan degli ultimi mesi non manca nulla: ha prodotto un buon calcio e sta facendo risultati. Gli manca la continuità che ha avuto l'Inter all'inizio, gli mancano quei punti. In campionato non si può sbagliare molto, quando sei dietro devi vincere e quello davanti devi fermarsi. Ora come ora il Milan non invidia nulla all'Inter".
E' d'accordo sul fatto che l'Inter, dopo la partenza di Ibra, non ha più un uomo in più ma ha undici giocatori ugualmente decisivi?
"Praticano un calcio più corale con più calciatori che cercano di imporre il proprio gioco sul piano tecnico. Ibrahimovic era capace di tenere la difesa impegnata, però adesso hanno più giocatori tecnici e intelligenti che cercano il dialogo".
Al Milan c'è Ronaldinho in grande forma. Ad inizio anno sembrava non potesse tornare ai livelli di Barcellona. Si aspettava il ritorno del brasiliano?
"Si, ho sempre in creduto in Ronaldinho. Per fare bene occorre fiducia e continuità. E' in condizione e le qualità che ha sono innate".
Il suo pronostico?
"Sul piano del gioco il Milan ha un leggero vantaggio. Però bisogna giocarsela, davanti abbiamo una squadra con carattere e forza fisica".
Tuttomercatoweb
Maldini: "Ronaldinho il risolutore"
Paolo Maldini, il capitano che a Giugno ha posto fine ad una carriera lunga e gloriosa ora si gode il Derby dalla tribuna, provando ad individuare (sulle pagine della Gazzetta) alcuni punti chiave che caratterizzeranno la stracittadina.
Partiamo dal novantesimo: il risultato?
“No, non lo so. So solo che questo derby arriva in un momento bello, inteso: l’Inter è piena di infortunati, il Milan sta bene. Diciamo che può davvero succedere di tutto”.
Il risolutore?
“Spero Ronadinho”.
Leonardo è uscito, da tempo, da un inizio ingolfato: il segreto?
“Leo è sempre stato in sintonia con la società, che non lo ha mai messo in discussione. E poi è stato bravo lui a farsi seguire dal gruppo. Il suo modulo? Mi piace, anche perché ha dato i suoi frutti”.
Se vince il Milan il campionato è riaperto?
“Si, ma se anche il Milan dovesse perdere state tranquilli che il campionato rimarrà aperto come lo è oggi, perché non mollerà mai”.
Curiosità: a Nesta consiglierebbe di tornare in azzurro?
“No. Io presi la stessa decisione e non sono mai tornato indietro”.
Il segreto per non farsi stritolare nel Derby?
“Uno solo: la tranquillità”.
La gazzetta dello sport - Milan News
Inter-Milan: Probabili formazioni
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Santon; Zanetti, Cambiasso, T. Motta; Sneijder; Pandev, Milito.
A disposizione: Toldo, Materazzi, Cordoba, Muntari, Quaresma, Balotelli, Arnautovic. All.: Mourinho
Milan (4-3-3): Dida; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Beckham, Borriello, Ronaldinho.
A disposizione: Abbiati, Favalli, Jankulovski, Seedorf, Flamini, Inzaghi, Huntelaar. All.: Leonardo
Sportmediaset
sabato 23 gennaio 2010
INTER-MILAN: I CONVOCATI ROSSONERI
Abbiati, Dida, Abate, Antonini, Bonera, Favalli, Jankulovski, Kaladze, Nesta, Thiago Silva, Ambrosini, Beckham, Flamini, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Borriello, Di Gennaro, Huntelaar, Inzaghi, Ronaldinho.
Giocatori indisponibili: Oddo, Onyewu, Zambrotta, Pato.
A.C Milan.com
SFIDA STRAORDINARIA
Mister Leonardo in conferenza stampa a Milanello ha parlato della gara di domani contro l'Inter definendola 'straordinaria', del suo rapporto con Mourinho e delle qualità che possiede la sua squadra.
MILANELLO - Queste le dichiarazioni rilasciate da Mister Leonardo in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Milan:
SULLA PARTITA CONTRO L’INTER
“Quella di domani sera contro l’Inter sarà una partita straordinaria, basta vedere le aspettative che si creano attorno ad una gara di questo tipo, il numero delle persone che seguirà la gara.
Anche in Brasile vedranno la partita in diretta come succede per le altre sfide. Seguono molto il Milan.
Se Inter-Milan sarà determinante per il morale del gruppo? "Non credo che sarà così determinante perché mancano ancora molte partite alla fine del campionato e il Milan deve ancora recuperare la gara contro la Fiorentina. Anche a livello matematico i conti non potranno essere precisi finchè noi avremo una gara in meno. Sarà una partita comunque importante per molti motivi: sfide del genere possono lasciare sempre dei segni, positivi o negativi. La squadra, ad oggi, ha raggiunto una buona maturità e si è visto nelle ultime prestazioni.
Se è stata fatta pre-tattica nel corso della settimana? “Forse c’è stata anche un po’ di pre-tattica, ma credo che i problemi per alcuni giocatori ci siano davvero."
SULL’INTER E SUL RAPPORTO CON MOURINHO
“L’Inter è una squadra che ha la capacità di cambiare molto a gara in corsa e spesso riesce ad inventare cose nuove. Questa è una loro qualità e dovremo fare attenzione anche a questo aspetto.Non temo nessuno in particolare dell’Inter perché è una squadra che possiede tanti punti di forza. Sarà necessaria l’attenzione di tutti . La squadra di Mourinho non gioca sempre nello stesso modo, bisognerà capire durante la partita le mosse opportune da fare. Anche il Milan, comunque, sta vivendo un momento molto positivo.
Mourinho ed io siamo un po’ diversi visti da vicino. I paragoni che vengono fatti tra di noi fanno parte del modo di vivere l’attesa della partita.
Mourinho ha il suo modo di fare, ha confermato di essere un allenatore vincente ed è una persona interessante, spiritosa, intelligente. Ha grande carattere e grande personalità. Come allenatore ha vinto ovunque confermando la sua bravura. Io, invece, sono all’inizio della mia esperienza e ammiro molte cose sue qualità.
Come tecnico ha portato cose nuove nel calcio italiano, sia dal punto di vista caratteriale che a livello di gioco.
Con Mouruinho ho un rapporto di grande stima, di grande ammirazione, lui lo sa.”
SUL CONFRONTO CON LA GARA DI ANDATA
“Non c’è una cosa particolarmente differente rispetto alla gara di andata. Se non ci fosse stato il momento di difficoltà iniziale che ha avuto il Milan, oggi non saremmo riusciti a diventare quello che siamo.
Se, invece, analizziamo il percorso degli ultimi cinque anni fatto dall’Inter, nessuna squadra ha mantenuto la stessa costanza. E’ un’Inter sicuramente diversa da quella di agosto, ma è davvero una squadra costante.
Rimpianti o rimorsi su Milan-Inter? “Tutte le cose che succedono, positive o negative che siano, sono da considerare perché insegnano qualcosa. Non ho nessun rimpianto e nessun rimorso. Non credo che quella sia stata la gara più bassa della nostra stagione. In quella partita, soprattutto nella mezz’ora iniziale, il Milan ha giocato meglio rispetto a quanto ha fatto in altre occasioni come in casa contro lo Zurigo. Quel periodo è stato importante per noi.”
SU UN POSSIBILE RISULTATO DEL DERBY
“Non riesco a pensare al risultato di domani. Non ho mai iniziato una partita senza pensare ad un altro risultato che non fosse la vittoria.”
SU ALESSANDRO NESTA
“Nesta ha lavorato in settimana svolgendo una serie di lavori in progressione. Dobbiamo vedere e decidere con calma, senza ansia. Approfitteremo di tutto il tempo a nostra disposizione."
SULLE NAZIONALI
”Il Mondiale è un grande stimolo per tutti i giocatori. Credo che tutto quello che i miei giocatori hanno fatto è frutto di quello che stiamo vivendo qui al Milan. Oggi, in Brasile, Ronaldinho fa sognare la gente con il suo modo di giocare, ma il tutto è partito dagli stimoli che lui aveva per fare bene con il Milan."
“Balotelli era presente alla gara di Coppa Italia per salutare i suoi colleghi del Novara. Se analizziamo la cosa, è bello vedere che si è dimenticato di tutti i protocolli e in maniera spontanea è andato a trovare i suoi amici.
Se mi piacerebbe allenare Balotelli? “E’ un giocatore interessante, ha una storia interessante. Forse l’Italia non è abituata a questo tipo di storie. Da brasiliano sono abituato a storie di questi tipo e credo che quella di Balotelli sia una storia da studiare e non da massacrare. Le diversità sono interessanti. Lo ammiro, perché vedo un ragazzo che ce l’ha fatta.”
A.C Milan.com
Borriello: "Se lo merito Lippi mi convoca. Con me si vince sempre"
Milan News
Nesta, si decide dopo la rifinitura
Milan News
Milan-Manchester Già venduti 52.486 tagliandi
Calciomercato.com
Verso il derby: Inter recupera Sneijder, Nesta ancora in dubbio
Sul fronte Milan si spera ancora per Alessandro Nesta, Leonardo deciderà solo dopo la rifinitura.
Probabili formazioni
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Santon; Zanetti, Cambiasso, T. Motta; Sneijder; Pandev, Milito. A disposizione: Toldo, Materazzi, Balotelli, Cordoba, Carlsen, Quaresma, Arnautovic. All.: Mourinho
Milan (4-3-3): Dida; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Beckham, Borriello, Ronaldinho. A disposizione: Abbiati, Favalli, Jankulovski, Seedorf, Flamini, Inzaghi, Huntelaar. All.: Leonardo
MF
Calciomercato.com
venerdì 22 gennaio 2010
Galliani: "Inter strafavorita"
Milan News
Nesta, domani prova con il gruppo
Milan News
Ronaldinho: "Il derby d'andata ci aiuterà a non sbagliare"
Milan News
Nesta migliora, lavora in palestra e può farcela
Milan News
PATO: "LEO GRANDE TECNICO"
Pato sarà lontano, ma seguirà con apprensione il suo derby, nel quale Leonardo punterà forte su Ronaldinho, in forma strepitosa come ha dimostrato la tripletta al Siena. "Ma lui non ha mai cambiato il suo atteggiamento, dentro e fuori dal campo - dice Pato da Porto Alegre - Quando arriva il momento di lavorare, è sempre molto diligente, mentre quando c'è da scherzare, scherza, sorride. Ma è sempre concentrato, è felice, sta permettendo al Milan di fare grandi partite e può trascinarci verso trofei importanti". Ma dietro la rinascita rossonera c'è anche Leonardo: "E' un buon allenatore, un brava persona, parla con i giocatori 24 ore al giorno. Ti chiama dopo gli allenamenti e quando siamo al lavoro ti dà sempre consigli. Al Milan ci sono giocatori di tutte le nazionalità, se c'è qualcuno che parla francese, ci parla in francese, con Beckham parla in inglese, parla in portoghese con noi brasiliani e in italiano con gli italiani. Dobbiamo essergli grati perché sta dimostrando di essere un grande allenatore".
Sportmediaset
"Lo striscione sull'Inter? Era proprio una boiata"
Caro Ambrosini, che differenza c’è tra un derby giocato con i gradi di capitano e un derby qualsiasi?
«È già capitato, purtroppo. Purtroppo perché il precedente fu quello perso 4 a 3: non c’era Paolo Maldini e io presi i suoi galloni. Non stavo neanche bene, e infatti uscii. Il prossimo sarà diverso».
Diverso come?
«Il calcio è fatto di periodi che insistono nello stesso campionato: alti e bassi, insomma per essere banali. Attualmente noi stiamo giocando un buon calcio rispetto all’inizio. Non fu così a fine agosto: l’Inter andava a 2mila all’ora e noi eravamo morti».
In verità è stato così anche negli ultimi anni seguiti al 2007 rossonero: Inter sempre davanti al Milan e con lo scudetto sul petto...
«Bisogna ammetterlo: con loro non c’è stata partita, i numeri parlano chiarissimo. Squadra superiore per mentalità e per continuità di rendimento, non solo. L’Inter è stata costruita in modo da risultare più completa rispetto a noi. Ha avuto un calciatore simbolo: Ibrahimovic. Gli altri avevano le caratteristiche giuste per esaltare il gruppo».
Risposta sincera: ma chi di voi era sicuro di uscire così in fretta dalle curve delle prime settimane?
«All’inizio, noi eravamo fiduciosi. Poi quando abbiamo scoperto che i problemi da risolvere erano diventati enormi, la fiducia è venuta meno. Ora lo confesso: un po’ siamo meravigliati anche noi ma siamo anche molto fieri di quel che abbiamo realizzato. Da una vita siamo abituati a gioire di risultati finali e non di quelli parziali: perciò se a fine maggio avremo ottenuto qualche successo, allora sarà il massimo. Non ora».
Solo Silvio Berlusconi aveva previsto tutto: è un mago?
«Prima vinciamo qualcosa, poi gli daremo del mago».
Come mai i tifosi sono rimasti tiepidi?
«Con noi, mai. Questo clima, del quale sento parlare, ha poco contagiato la squadra. Siamo gente esperta, l’effetto Kakà non poteva non esserci. Ma negli snodi della stagione, sono venuti allo stadio e lo hanno riempito: col Real Madrid, col Marsiglia, sarà così anche col Manchester United, in Champions».
Ronaldinho ieri e oggi: cos’è cambiato?
«Ieri ha giocato meno perché c’era Kakà e lui restava fuori. Quando c’era da scegliere, Kakà aveva la meglio. Ora gioca, si diverte, lo stato di forma è migliorato e i frutti sono sotto gli occhi di tutti».
A proposito di Kakà, le risulta che a Madrid stia masticando amaro?
«Non so se è felice, so invece che, passando subito da San Siro per giocare contro il Milan, ha superato il trauma del cambio che poteva inseguirlo per molti mesi. Credo che ora sia un capitolo chiuso».
Ambrosini è diventato il più contestato dai tifosi interisti: è un problema?
«Dovevo aspettarmelo, avevo fatto una boiata (esporre lo striscione sullo scudetto interista, ndr), non potevo sorprendermi dell’ostilità».
Lo rifarebbe?
«Se dico che è stata una boiata, la risposta è conseguente: no».
È cambiato anche il rendimento di Ambrosini: merito di chi o cosa?
«Non ho mai gradito le incursioni nella vita privata ma questo è un caso in cui bisogna ammetterlo: sul lavoro ha giovato la serenità guadagnata nel privato. Guardate Borriello, per avere una conferma».
Solo la Nazionale è una ferita aperta...
«Non ho parlato con Lippi durante la sua recente visita a Milanello, ma avrei voluto farlo. Ci siamo salutati e mi sarebbe piaciuto poter discutere con lui dell’argomento. Io so che il motivo del mio mancato inserimento non è tecnico ma anagrafico. E lo capisco. Specie se si pensa all’inizio di un ciclo biennale teso a costruire la qualificazione mondiale. È diversa invece l’ottica se bisogna preparare un torneo lungo 40 giorni che si apre e si chiude tra metà giugno e metà luglio. Io rispetto le scelte di Lippi perché ho rispetto per i miei amici del Milan e per quelli che hanno il posto in azzurro. Ma spero ancora che il Ct valuti alla fine l’utilizzo immediato e non per il futuro».
Lei, Ambrosini, ha amici nell’Inter?
«No, non è capitato».
Ma ha stima per qualcuno in particolare?
«Per il capitano Zanetti. L’ho ammirato e l’ho stimato nei giorni difficili vissuti dall’Inter di Moratti: mai ha tradito l’intenzione di abbandonare la nave».
Senza Nesta, Milan spacciato?
«Sarebbe importante recuperarlo, è diventato un leader. A vederlo in campo, domenica sera, saremmo tutti più tranquilli».
È vero che siete voi calciatori ad approvare il famoso modulo 4-2-fantasia?
«Non è detto che se ti copri di più, sei più tranquillo. Attaccare invece è un mezzo anche per difendersi meglio. E visto che l’abbiamo fatto al Bernabeu quando non eravamo reduci da una striscia positiva, non possiamo cambiare ora».
Ma almeno Leonardo è stato una sorpresa?
«Sì, io lo conoscevo ma non sul campo. E invece mi ha stupito: per la determinazione mostrata, il decisionismo applicato al suo lavoro, la volontà di cambiare dimostrata e la fede nel gruppo. Lui era ottimista anche quando noi facevamo un po’ schifo».