Finalmente un derby ad altissimo livello per entrambe le formazioni. E' d'accordo?
"Si, devo dire che in questo momento è una partita importante da una parte e dall'altra. Ci si può giocare anche lo scudetto. E' bello, c'è grande attesa".
Una vittoria del Milan potrebbe riaprire il campionato, mentre in caso di vittoria nerazzurra o di pareggio si prospetterebbe l'ennesima fuga dell'Inter?
"Si. Credo che questa partita deciderà se il Milan riaprirà il campionato e potrà tenere testa all'Inter".
All'andata l'Inter vinse 4-0. Quanto influirà, secondo lei, il risultato dell'andata, ai fini della partita?
"E' stata una partita a sé e domenica sarà un'altra partita. Il Milan arriva in condizioni migliori con la consapevolezza di poter creare problemi all'Inter. Sarà una partita diversa".
Leonardo - Mourinho. Uno emergente con un passato importante da calciatore e poi da dirigente; l'altro un ottimo comunicatore. Un pregio e un difetto dei due tecnici?
"Sono due personaggi diversi. Leonardo è più pacato, alla prima esperienza sta facendo bene e ha davanti a sé un futuro roseo. Mourinho ha esperienza, personalità ed è un grande comunicatore che riesce a tirare sempre il meglio dalla propria squadra. Sono due bei personaggi".
Mentalmente è favorito il Milan, che forse ad inizio stagione non si immaginava di avere chances per lo scudetto o l'Inter che ha comunque un buon vantaggio?
"Il Milan era partito male e nessuno pensava che potesse essere in questa posizione e poter dare fastidio all'Inter che è la favorita al di là di tutto. Vincendo domenica, il Milan può creare problemi all'Inter e togliere delle sicurezze alla squadra di Mourinho".
Cosa manca al Milan per raggiungere i livelli dell'Inter, considerata la prima forza del campionato?
"Al Milan degli ultimi mesi non manca nulla: ha prodotto un buon calcio e sta facendo risultati. Gli manca la continuità che ha avuto l'Inter all'inizio, gli mancano quei punti. In campionato non si può sbagliare molto, quando sei dietro devi vincere e quello davanti devi fermarsi. Ora come ora il Milan non invidia nulla all'Inter".
E' d'accordo sul fatto che l'Inter, dopo la partenza di Ibra, non ha più un uomo in più ma ha undici giocatori ugualmente decisivi?
"Praticano un calcio più corale con più calciatori che cercano di imporre il proprio gioco sul piano tecnico. Ibrahimovic era capace di tenere la difesa impegnata, però adesso hanno più giocatori tecnici e intelligenti che cercano il dialogo".
Al Milan c'è Ronaldinho in grande forma. Ad inizio anno sembrava non potesse tornare ai livelli di Barcellona. Si aspettava il ritorno del brasiliano?
"Si, ho sempre in creduto in Ronaldinho. Per fare bene occorre fiducia e continuità. E' in condizione e le qualità che ha sono innate".
Il suo pronostico?
"Sul piano del gioco il Milan ha un leggero vantaggio. Però bisogna giocarsela, davanti abbiamo una squadra con carattere e forza fisica".
Tuttomercatoweb