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sabato 30 gennaio 2010

RITROVARE IL NOSTRO GIOCO

La conferenza odierna è stata più breve del solito, ma non il piglio di mister Leonardo che guarda con fiducia e convinzione alle prossime partite. C'è da ribattere colpo su colpo all'Inter e al gruppo gli stimoli non mancano.

Nella vigilia di Milan-Livorno, terza giornata di campionato, Leonardo ha tenuto una conferenza stampa più breve del solito e ha affrontato ancora diversi, forse troppi, argomenti legati all'esito del derby. L'importante per la squadra, adesso, è ritrovare il gol e il gioco dei giorni migliori. Come prima della stracittadina. Ecco le sue dichiarazioni.

Il primo argomento toccato è stato quello legato alle dichiarazioni di Paolo Maldini: "Non mi ha colpito ciò che ha detto Paolo, anche se in chiave positiva, perchè siamo in contatto e so quello che pensa. Ha anche tante informazioni che gli giungono dall'interno. Il suo parere mi interessa, anche perchè è una persopna di cui ho rispetto e conosce bene le nostre vicende. Io sono d'accordo con lui, abbiamo fatto bene e abbiamo saputo girare una stagione che in partenza sembrava dover essere disastrosa. Un pò frettolosamente. Paolo ha preso con calma tutto il suo post carriera. Per lui ci voleva un periodo di relax. Se farlo tornare in società e come? Solo il tempo lo dirà".
A seguire una domanda lo porta nella realtà del valzer delle panchine di serie A: "Ogni realtà vive in modo diverso ogni situazione. Quasi la metà delle panchine sono state cambiate, spesso si cerca di dare la scossa cambiando l'allenatore, ma vedo anche una certa frenesia nel mutare la condizione tecnica. Ogni realtà, comunque, è differente".

Questo, invece, ciò che ha detto sulla probabile formazione di domani, contro il Livorno: "Ora abbiamo quasi tutti a disposizione. Ci sono diversi piccoli problemi, alcuni giocatori forse un pò stanchi. Zambro dovrò valutarlo, perchè rientrerebbe dopo tanto tempo. Il piccolo problema riguarda Pirlo, che ha un fastidio che ci tiene in sospeso".

Preoccupato per il rendimento visto in coppa Italia contro l'Udinese? "No, cerco di esser logico nelle valutazioni. Se penso alla stagione di coloro che hanno giocato contro l'Udinese non posso permettermi di bocciarli. E' stata una partita in cui le risposte sono arrivate, ma tenendo conto del loro percorso. Quando valuterò tra qualche gara se mettrerli in campo o no, non prenderò in considerazione che con l'Udinese non erano al 100 per cento. Dopo quella partita ho visto la facia di ognuno e mi sembra che la reazione ci sia stata. Inutile negare che la scon fiotta nel derby non abbian dato fastidio, ma essendo preofessionisti sanno anche di dobver reagire in un certo modo. Noi abbiamo il dovere di controbattere all'Inter colpo su colpo. E' chiaro che sono forti, sono in testa alla classifica, ma c'è tutto un girone di ritorno da gioc are e per noi una partita in più da recuperare. Questo è il nostro obiettivo. Detto questo abbiamo una partita, quella di domani, per poter tornare ai tre punti". Qualche battuta, poi, è stata fatta anche su quello che Mourinho ha detto al riguardo di Borriello e delle sue presunte frasi dirette all'arbitro, durante il derby: "Io credo si parli tanto, ma la verità la consocono in molti. Non sta a me dirla in questa sede. In fondo in fondo la verità, comunque, esce. Non mi va di sparare nel polverone un'altra battuta e non non mi va di commenatrre nemmeno quello che ha fatto Borriello. L'unica cosa che mi interessa adesso è portare punti alla squadra, pensare al campo e alla squadra. Il resto non mi porta punti". Ecco, invece, un argomento che gli fa tornare il sorriso: Abbiati. "E' forse il punto più bello e positivo degli ultimi giorni. Abbiamo seguito tabto il percorso di Abbiati. Ora è in corsa con Dida al 100 per cento e sarà un grande stimolo per tutti e due. Con l'Udinese ha fatto benissimo".

A seguire il discorso si sposta sulle vicende della Juventus e al cambio di panchina: "Sono felice per Zaccheroni, perchè è tornato ad allenare una grande squadra. Io l'ho avuto come allenatore e lui è molto convinto delle sue idee calcistiche e riesce anche a trasmettere ciò che ha in testa. Riesce, grazie a questa convinzione a trasmettere tutti i concetti ai suoi giocatori. Sono contento. La società ha deciso di cambiare strada e allenatore. Vedremo quale sarà la reazione del gruppo. Mentre l'Inter ha fatto qualche acquisto e anche in questo senso si valuteranno gli esiti con ilb trascorrere delle giornate. Le altre del campionato? Non so, io guardo a noi stessi. Il nostro obiettivo è di ottenere il massimo partita dopo partita, cercando di fare bene, al massimo, in questo campionato".

Prima di chiudere la conferenza il mister ha ruisposto a due domande che hanno avuto come protagonisti Pato e Pippo Inzaghi: "Pato deve stare bene per giocare. Ogni infortunio ha la sua storia e anche quello di Pato. L'adduttore ha dato più problemi del previsto e si è preferito, a livello climatico, farlo andare con un fisioterapista in Brasile. Ha lavorato bene e adesso cercherà di completare il suo lavoro qui. Su Pippo, invece, dico che cerchiamo di vedere la situazione in generale. E' giusto che non ci siano gerarchie, ma chi sta bene per mandarlo in campo per il bene della squadra. Io non credo di aver tolto a Pippo degli stimoli, lui ce li ha sempre. Con 25 giocatori in rosa se togli gli stimoli ad uno li dai ad un altro".

A.C Milan.com