Alessandro Nesta, in una lunga intervista al Messaggero, si racconta, spaziando a 360° su di se: "Il periodo dell'infortunio? Ho temuto di dover smettere, dopo sei mesi il dolore non passava, ho passato una settimana a pensare di aver chiuso con il calcio e sono stati giorni drammatici. Poi con il lavoro, l'orgoglio e la forza d'animo sono uscito dal tunnel. Ho sofferto parecchio ma non mi sono mai arreso.Questo é il periodo migliore da quando gioco a calcio? Non saprei, non ho la forza dei vent'anni, però so stare meglio in campo, tatticamente sono cresciuto e l'esperienza mi aiuta nei movimenti. Quanto giocherò ancora? Fino a quando sarò competitivo e avrò forza ed entusiasmo. Credo che giocherò ancora a lungo, perché devo recuperare l'anno perso per il grave problema alla schiena. A fine carriera? Ancora non ci ho pensato a cosa fare, sicuramente tornerò ad abitare a Roma, nonostante mi trovo benissimo a Milano". Il numero 13 rossonero, poi, inizia a parlare di calcio giocato: "Le mie esternazioni di Bergamo? Misi in evidenza alcune situazioni che non mi sembravano normali e che dovevano essere cambiate per migliorare. Da quel momento poi la squadra é cresciuta in tutti i suoi elementi e Leo ha trovato le soluzioni giuste ai problemi. Non bisogna scordare che avevamo perso Kakà ed Ancelotti. Le tre reti? Nono sono mai stato un difensore dal gol facile, ma quest'anno mi sono superato. Inter-Milan può decidere lo Scudetto? Deciderlo forse no, ma può riaprire la lotta al vertice che, fino ad un mese fa, appariva segnata. Il Milan ha due motivi per vincere il derby: cancellare la sconfitta dell'andata e avvicinare l'Inter. Lo Scudetto? Lottiamo per quello. La squadra sta bene, gioca, segna, diverte. Ha ritrovato il miglior Ronaldinho, la forza e i gol di Borriello, la grinta di Gattuso, elementi fermati da seri infortuni. Sarà una partita stellare? Penso di si. Lo spettacolo non mancherà, anche per la qualità degli interpreti che la giocheranno. Però mai come adesso conterà il risultato. Non faccio pronostici perchè porta male. Dico solo che questo Milan può battere l'Inter e darà l'anima per riuscirci. Balotelli e il razzismo? Il razzismo esiste nel calcio, come nella società e va combattuto. A volte però si esagera confondendo il tifo becero con il razzismo. Spesso, infatti, anche verso l'attaccante interista, ci sono insulti che sono fini a se stessi ma che vengono confusi con episodi di razzismo. Capisco la reazione di Balotelli a Verona, ha reagito perché esasperato da un atteggiamento continuo e massacrante. Sto con Balotelli". Alessandro Nesta poi affronta il capitolo Nazionale, il difensore rossonero, nonostante le richieste di Lippi, é fermo sulla sua decisione di non tornare in azzurro: "Il capitolo con la Nazionale é chiuso? Si, chiuso e archiviato. Se Lippi mi chiedesse di tornare? Gli direi grazie per la stima ma non cambierei idea. Guarderò le partite del Mondiale alla tv tifando per i miei ex compagni, con i quali conservo un ottimo rapporto. La sfortuna con l'Italia? In Nazionale non sono stato molto fortunato però non mi lamento". Infine Nesta parla del suo infortunio all'adduttore, rimediato nella gara contro il Siena: "La situazione migliora, domani effettuerò i controlli decisivi. Ad ogni modo, conto di giocare: sarebbe un peccato saltare la sfida più importante della stagione".
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