Lippi inquieto con la dirigenza rossonera
di LUCA SERAFINI
Domenica pomeriggio nel pre-partita di Milan-Atalanta, su Mediaset Premium, abbiamo detto che Alessandro Nesta stava cedendo alle pressioni non solo di Marcello Lippi, ma anche a quelle dello zoccolo duro juventino in maglia azzurra per tornare a far loro compagnia. Per Nesta (come probabilmente per Totti) è o era importante, fondamentale l'accettazione del gruppo dopo aver rinunciato spontaneamente alla Nazionale nel 2006. Nesta aveva già socchiuso la porta al Club Italia nel dopopartita di Milan-Udinese, qualche settimana fa, rivelando a Milan Channel: "Ci sto pensando, valutiamo, vediamo". Proprio quella settimana Marcello Lippi era stato a Milanello nell'estremo tentativo di convincerlo a tornare sui suoi passi. Cos'è cambiato?
Seduto al tavolo con il Milan, dirigenza e allenatore, Nesta ha infine valutato che il mese in Sudafrica avrebbe certamente creato scompensi evidenti alla preparazione estiva in vista della prossima stagione. E' un atleta che tra circa due settimane compie 34 anni, è un atleta che è rimasto fermo per una stagione intera ed è rientrato pochi mesi fa. Gli restano un paio di stagioni di carriera, un Mondiale avrebbe potuto comprometterne in maniera irreversibile il rendimento e l'integrità. Da qui il cambio di rotta, che come ulteriore conseguenza ha allontanato Marcello Lippi dal Milan.
Proprio così. In via Turati (e ad Arcore) quello del C.T. azzurro resta sempre - o restava fino a pochi giorni fa - il nome in testa alla lista per un ruolo tecnico, in panchina o dietro a una scrivania, nel futuro del club rossonero, come già avvenne nel 2005 quando di lui e Fabio Capello si incominciò a parlare per il dopo-Ancelotti e per un nuovo eventuale "rimpasto" societario. Lippi non ha gradito: le sue dichiarazioni di ieri in polemica con Leonardo, e non solo con lui, sono abbastanza significative in proposito. Il Milan dunque dovrà cambiare orientamento se, come il tam-tam dal Brasile lascia credere avendo alzato il ritmo nelle ultime settimane, la Nazionale verdeoro chiederà a Leonardo di proseguire il lavoro di Dunga dopo il Mondiale sudafricano.
Nel frattempo il tecnico brasiliano dovrà gestire al meglio, in questi mesi, oltre agli impegni delicatissimi della squadra, i malumori delle riserve capitanati da Kaladze: il georgiano è esploso dopo l'ennesima tribuna, ora in lista d'attesa restano Oddo, Inzaghi e un pochino più defilato Flamini. Ma se l'ex laziale attende che torni il suo momento (fino al 31 agosto era sulla bancarella del mercato, poi è stato titolare 4 mesi) e si consola con la favola di Bonera che un mese fa era desaparecido da più di un anno e oggi è in Nazionale, la pazienza di SuperPippo ha superato tutti i limiti e a fine stagione il divorzio sembra inevitabile.