MILANELLO - Una vigilia un po' diversa dalla altre oggi, nella Sala delle Conferenze di Milanello, dove Mister Leonardo si è presentato al fianco dell'Amministratore Delegato rossonero, Adriano Galliani. Queste le sue dichiarazioni:
"Sono qui oggi, insieme ad Adriano Galliani, per comunicare consensualmente che ci separiamo, in un modo tranquillo e sereno, come è sempre stato il nostro rapporto negli anni. Non c'è niente di sorprendente, è tutto molto chiaro, oggi come sempre. Siamo arrivati alla fine. L'obiettivo Champions, al quale tenevo tantissimo, è stato raggiunto e stamattina abbiamo deciso di ufficializzare la scelta e l'abbiamo fatto in via Turati. E' arrivato il momento di chiudere, ma in modo tranquillo."
La parola è poi passata all'Amministratore Delegato rossonero, Adriano Galliani: "Mi dispiace molto evidentemente, devo dire che avevo dovuto faticare molto l'anno scorso per convincere Leonardo a fare il Mister. Adesso arriviamo a questa scelta, naturalmente è stata una decisione comune, concordata con la stima, l'affetto e l'amicizia di sempre. Non c'è uno che lascia l'altro. La risoluzione è assolutamente consensuale. Leonardo, a 40 anni, ha fatto il giocatore, il dirigente e l'allenatore al Milan, ha vestito tutti i ruoli possibili in una società di calcio. Con il Milan Leonardo ha fatto tutto il percorso. E' una cosa che al Barcellona ha fatto anche Cruijff ma ha più anni di Leonardo. Con noi Leo ha iniziato il suo cammino nel 1997 e, tranne che per pochi mesi nel 2001 quando è tornato in Brasile, sono 13 anni che il rapporto va avanti. Oltre ai tre ruoli che ho già citato, Leonardo è stato fondamentale per Fondazione Milan, altra grande cosa, molto importante, che lui ha fatto per noi. E così siamo arrivati ad oggi."
Numerose le domande dei giornalisti presenti per Leonardo che ha proseguito così parlando tra passato e futuro: "Devo solo ringraziare il Milan che mi ha dato tutte le opportunità per fare qualsiasi cosa e quindi il mio è un ringraziamento infinito e unico.
Non posso vivere con tristezza. Non posso non considerare tredici anni della mia vita. Il periodo più difficile per uno sportivo è il post carriera. È stato Adriano Galliani a darmi tutte le opportunità. Io sono un prodotto del Milan, non sapevo cosa significasse fare l'allenatore. È stata una cosa straordinaria, ma non so se lo farò in futuro. Sicuramente, non nei prossimi anni. Non ho nessuna paura del futuro, non ho nessun pensiero e non ho nessuna offerta. A me quello che piace è la gestione. Qui vivevamo una determinata situazione e abbiamo deciso di provare. Per me è stato un arricchimento straordinario.
Adesso è arrivato il momento di chiudere con tranquillità, come abbiamo sempre fatto ogni cosa. Staccarmi dal Milan non è semplice, perchè il Milan mi ha dato l'opportunità di fare qualsiasi cosa: tutto quello che ho imparato l'ho imparato da Adriano Galliani e qui al Milan.
Il mio impegno con Fondazione Milan? Fondazione è una struttura a parte che lavora nel sociale. Dopo sette anni di vita, Fondazione Milan cammina da sola, è una struttura indipendente di cui sono il Segretario Generale, ma ci sono tante persone che lavorano più di me per questa struttura che ormai è autonoma. Per il resto non lavorerò più con il Milan. Quando ti stacchi da un ruolo dirigenziale per diventare allenatore, non puoi più tornare indietro. Un anno fa ho lasciato il ruolo dirigenziale per diventare tecnico: sapevo che, quando sarebbe finita l'esperienza da allenatore, sarebbe finito anche il mio rapporto con il Milan.
Il Milan si è sempre mostrato in grado di riprendere una strada vincente. Il pessimismo che può essersi creato attorno a questa società è temporaneo.”
Alla domanda di cosa più gli mancherà della sua esperienza da allenatore, il Mister ha così risposto: "Sicuramente la cosa che più mi mancherà sarà il rapporto con i giocatori e anche l’ambiente. Con i ragazzi ho affrontato un percorso molto lungo e profondo.
Anche le litigate sono state belle e fanno parte dell’arricchimento generale. La vita nello spogliatoio fa provare e sa regalare delle emozioni molto belle."
“L’impiego di domani di Nesta dipende da Thiago che ha rimediato una botta contro il Genoa. Oggi valuteremo le sue condizioni e se sta bene, Nesta potrà partire dalla panchina.”
A.C Milan