Minuto numero 67, il quarto uomo alza il tabellone luminoso che indica l'avvicendamento tra Marco Borriello, che ha da poco segnato il 4-1 con una spettacolare mezza rovesciata, e Klaas-Jan Huntelaar. In panchina c'è qualcuno che, nonostante il risultato e lo spettacolo offerto dai compagni, non è il ritratto della felicità. Stiamo parlando di Filippo Inzaghi. Il bomber piacentino non ha mandato giù l'ennesima partita trascorsa in panchina ed è uscito dal campo scuro in volto. Nonostante le rassicurazioni ricevute dalla dirigenza e dallo staff tecnico, Superpippo è stato scavalcato da Huntelaar nella gerarchia delle punte centrali passando dal secondo al terzo posto, dietro l'inamovibile e sempre più decisivo Borriello. Il 4-2.1-3 varato dal tecnico rossonero ha contribuito in maniera importante all'accantonamento del rapace con la maglia numero 9, essendo un modulo che necessita una prima punta forte fisicamente che sappia far salire la squadra e che possa aiutare le punte esterne ad inserirsi. In questo contesto tattico, le caratteristiche di Inzaghi vengono meno, essendo abituato a stazionare negli ultimi 25 metri e ad eessere considerato il terminale offensivo principale. Le continue panchine, alle quali ormai Pippo è relegato, stanno pian piano facendo cambiare idea al bomber sul suo futuro ma, in cuor suo, spera sempre di concludere la sua avventura in rossonero da protagonista e non da attore comprimario.
Milan News
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