Sul Genoa e sulla formazione da schierare domani sera a San Siro: "Ha un po' di problemi in difesa ma ha una sua identità. E' una squadra aggressiva e che pressa, ha un Suazo in più ed è squadra che sta facendo molto bene. Noi non giochiamo una partita ufficiale da diverso tempo ma non credo che questo possa incidere domani. Tanti nostri giocatori avevano estremo bisogno di riposare. Dobbiamo valutare tante piccole cose, la situazione di ogni giocatore. Clarence ha un piccolo dolore, la sua condizione va studiata bene, Andrea ha un indurimento muscolare e Zambrotta non ha grandi problemi. Se Seedorf non giocherà certamente cambieremo un po' faccia, questo è sicuro, il modulo verrà interpretato in altro modo"
Su Beckham: "David è quello che avevamo lasciato, costante e motivato. Il suo ruolo? Sento la neccesità di dare dei punti di partenza da parte della stampa, di stabilire un ruolo, ma questa non è una mia preoccupazione. Lui da terzino? Non l'ho mai provato in quella posizione perchè credo che il ruolo del terzino sia ben coperto. In ogni caso lui è molto disponibile ad ogni soluzione. Un allenatore cerca di indirizzare un gioco, non di imporlo e nemmeno di inventarlo. Se vedo nuove alternative che ci possano dare risultati io sono aperto".
Il mercato e gli impegni invernali: "Conosco la linea societaria e so che gli obiettivi sono stati raggiunti in Beckham e Adiyah. Molte squadre si sono mosse, altre non pronosticate per il titolo sono in grande forma. C'è grande organizzazione ovunque e il calcio che si gioca è molto bello, le squadre vogliono giocare sempre e impostare. Non ci sarà molto da inventare. Questi giocatori hanno le idee chiare. Abbiamo una rosa con molti giocatori a disposizione, se tutti stanno bene possiamo pensare di girare diverse pedine. Le alternative vanno bene e le soluzioni per ogni momento non mancano. Non è una questione di modulo, ma di comportamento, se riesci ad impostare un gioco, i numeri o gli schemi contano poco. Arriva un periodo di partite ravvicinate, sarà fondamentale motivare tutti, dare a tutti l'opportunità vera di giocare e vincere partite. Huntelaar, Kaladze e Abbiati? Per quanto riguarda il portiere è difficile cambiare se uno come Dida è in grande forma, le gerarchie si sono evolute, ma ad Abbiati dovremo trovare una collocazione. Per quanto riguarda l'olandese credo che lui abbia avuto le sue opportunità nel periodo peggiore della squadra e in quel momento non sia riuscito a mettersi in luce come merita, Kaladze ha avuto dei momenti alterni, oggi sta molto bene dal punto di vista fisico, è un giocatore ritrovato. Cos'è il turnover? Se ci fossero davvero tutte partite a 100 potrei tranquillamente dire ad un giocatore giochi questa e non l'altra. Io devo fare in modo che tutti possano giocare partite ad alto livello nel migliore modo possibile. Tutti devono sentirsi motivati e vincenti, per un giocatore è importante giocare e vincere, non solo fare minuti in campo. Pato e Ronaldinho? Da loro mi aspetto continuità, voglio cher siano sempre ad alti livelli".
A.C Milan.com