Milan News
mercoledì 12 maggio 2010
Huntelaar, un futuro incerto in relazione al Mondiale
Klaas-Jan Huntelaar (26), nonostante l'ottima media gol, non ha saputo conquistare appieno il tifo rossonero, anche in relazione alle tante panchine e a qualche rete mancata (una su tutte, quella fallita contro il Manchester United a San Siro). Nonostante le parole di Galliani, Braida e Bronzetti, i quali hanno in coro blindato il "Cacciatore" olandese, il futuro del numero 11 rossonero non è affatto così limpido. L'attaccante, che compierà ventisette anni ad agosto, ha il forte desiderio di sentirsi parte del progetto e, inoltre, di poter disputare un numero superiore di gare rispetto alla stagione quasi conclusa: non è quindi da escludere una prossima discussione del futuro dell'orange, il quale già a gennaio aveva manifestato la volontà di lasciare il Milan, poi rispedita al mittente da Adriano Galliani, volenteroso di trattere l'ex Ajax. Importante sarà, inoltre, la convocazione di Huntelaar all'imminente Mondiale in Sudafrica: il centravanti, infatti, nonostante l'esclusione nello stage della settimana scorsa, è stato inserito nella lista dei 30 dal c.t. olandese Van Marwijk, da cui verrà stilata la rosa dei 23 da portare ai Mondiali. Huntelaar, anche il relazione alla precedente assenza, non è affatto certo della partecipazione al massimo torneo e, nel ritiro degli orange, dovrà fare di tutto per conquistare il suo allenatore. Il futuro del "Cacciatore", infatti, dipende tantissimo dal Sudafrica: un buon Mondiale, ad esempio, potrebbe permettere al Milan di monetizzare in maniera maggiore su un'eventuale cessione (nelle ultime ore si è fatta strada nuovamente l'ipotesi Tottenham, con il tecnico Redknapp forte estimatore del centravanti) oppure, viceversa, convincere la dirigenza a trattenerlo e, di riflesso, puntare in maniera consistente su di lui per la prossima stagione. I 130 gol segnati dall'olandese in patria, infatti, sono un pedigree di tutto rispetto, nonostante la stagione in Italia non sia stata brillantissima: cedere l'attaccante per un ripiego di seconda/terza scelta (di cui circolano tantissimi nomi al momento) potrebbe rivelarsi un grave errore.