Senza Pato, Seedorf e Zambrotta, domenica sera a Torino il tecnico confermerà la formazione che ha sconfitto 5-2 il Genoa. A preoccupare di più è l'olandese che rischia di non recuperare in tempo per il derby del 24 gennaio
MILANO, 8 gennaio 2009 - Juve-Milan senza Pato, Seedorf e Zambrotta non suona bene. In altri tempi sarebbe stato letale per i rossoneri. Ma lo scintillante 5-2 al Genoa è la migliore garanzia per Leonardo che è riuscito a dare una precisa identità al Milan che adesso è diventato suo. Tre pezzi da novanta sostituiti nel migliore dei modi, come se nulla fosse. A cominciare da David Beckham, lanciato nel tridente più inedito degli ultimi anni. Lui uomo d'ordine del centrocampo quasi in linea con Borriello e Ronaldinho.
La spinta di Nesta — L'idea di Leo è praticamente servita come prova generale per il big-match di domenica sera, anche se di fronte i rossoneri si troveranno una Juventus agguerrita, sospinta anche dal pubblico di casa. Le certezzse offensive dell'allenatore brasiliano contro il 4-4-2 di Ferrara, rispolverato dopo il tragico dicembre, uscito con 3 punti dal Tardini. Ma la prova di Parma ha evidenziato che la Juve è ancora alla ricerca di un'identità. Il confronto diretto di domenica sera diventa così una buona occasione per il Milan "per staccare la Juventus" come afferma la colonna rossonera Alessandro Nesta intervistato da Milan Channel. "Sarebbe un bel passo in avanti - è il parere del difensore -. Stiamo attraversando due periodi diversi, forse la campagna acquisti ha messo un po' più di pressione sulla Juve mentre noi abbiamo speso un pò meno e ci davano un pochino per morti. Ma dopo un inizio difficile ci siamo tirati su e abbiamo dimostrato di essere una squadra competitiva". Milan l'anti-Inter? "Dobbiamo crederci per forza di poter arrivare primi, però abbiamo visto che l'Inter comunque è fortissima, non perde un punto, domenica avevano 7-8 giocatori fuori e la squadra è forte quasi allo stesso modo. È difficile farle la guerra, però ci dobbiamo provare, perché è giusto così".
Il 24 c'e' l'inter — Scontata la conferma della formazione che ha sbancato nel giorno della Befana, magari con piccoli aggiustamenti nello schema. Ipotizzabile un 4-2-3-1 così composto: Dida in porta; Abate, Nesta, Thiago Silva e Antonini in difesa; Gattuso e Ambrosini cerniera di centrocampo alle spalle di un trio composto da Beckham, Pirlo e Ronaldinho, mentre Borriello giocherà più avanzato. A preoccupare semmai è il recupero degli infortunati, in vista del derby in programma il 24 gennaio. A rischiare di più è Clarence Seedorf, vittima di una distrazione al retto femorale, mentre Zambrotta e Pato dovrebbero farcela. Ma Leo non ne fa un dramma: il Milan ha imparato anche a soffrire e a gestite tutte le stuazioni con il gruppo, cancellando piano piano i vuoti lasciati da Kakà, Ancelotti e Maldini. Semplice la ricetta: motivare i sazi senatori e dare spazio ai giovani, Abate e Antonini. Ma anche consegnare carta bianca a Beckham, perfettamente inserito nei nuovo meccanismi, come se non avesse mai lasciato Milano.
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