"Il mister ha visto quali giocatori aveva a disposizione e ha saputo valorizzarli mettendoli a proprio agio. E' stata una mossa studiata, ha sfruttato il potenziale offensivo della squadra. Penso che il Milan sia l'unica novità tattica in Europa: giochiamo come le squadre spagnole e siamo cinici e concreti come una squadra italiana".
C'è stato un punto di svolta rispetto al deprimente avvio di stagione: "I risultati non venivano e tutti ci siamo assunti le nostre responsabilità. Abbiamo deciso di seguire il corso di Leonardo e con il Chievo abbiamo svoltato. E lì che abbiamo capito di poter giocare col nuovo modulo anche contro le piccole e avere dei vantaggi".
Grazie a lui, ma anche a Pato, Dinho e Borriello, gli uomini con cui dall'inizio della stagione ha condiviso più tempo sul rettangolo verde: "Dinho è stato molto responsabilizzato da Leonardo e Berlusconi, lui ci ha messo del suo. Appena troverà continuità fuori dal campo farà sempre la differenza". Come Pato: "E' un grande individualista, ma quando giocherà per la squadra sarà un grandissimo, uno dei più forti al mondo".
Il nuovo corso del Milan passa da un nuovo allenatore. Seedorf evidenzia le nette diversità tra Leo e Ancelotti: "Leonardo è un manager intelligente, Ancelotti un papà di buon senso. Leo è molto metodico, Ancelotti più istintivo".
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