Manchester accende le luci a San Siro
Finisce 2-3. Avvio con rete di Ronaldinho: destro al volo dopo 3', Scholes risponde al 36', nella ripresa doppietta decisiva di Rooney, tutta di testa. Seedorf riaccende le speranze. Il Lione batte il Real 1-0. Fuori per infortunio Antonini dentro Favalli. Nel finale espulso Carrick
MILANO, 16 febbraio 2010 - Andata degli ottavi di finale di Champions League con Milan-Manchester United a San Siro davanti a 80mila spettatori. Vince il Manchester United che nella ripresa colpisce con una doppietta del micidiale Rooney. Per i rossoneri ora la qualificazione ai quarti è assai problematica. Partita subito vibrante con Ronaldinho che trova il destro al volo dopo soli 3' per battere Van Der Sar spiazzato da una deviazione del compagno Carrick. Leonardo sa bene che per battere i Red Devils ci vorrà il Milan di Madrid, dato per spacciato alla vigilia e poi dilagante e vincente. Dovranno essere novanta minuti di sofferenza e di concentrazione totale. Ma l'inizio è positivo. Al 36' però colpiscono gli inglesi: sul cross di Fletcher, Scholes prova il destro al volo, ma la palla gli sbatte sul sinistro e finisce in porta, con un Dida non impeccabile. Appena entrato nella ripresa, Valencia (al posto di Nani) da destra confeziona il cross sul quale Rooney salta altissimo di testa, mirando l'angolino opposto, dove il portiere brasiliano del Milan non può arrivare e poco dopo ancora di testa il centravanti confeziona la micidiale doppietta. Riaccende la speranza uno splendido colpo di tacco dell'olandese Seedorf, su assist di Ronaldinho. Intanto nell'altro ottavo di finale il Lione ha battuto 1-0 il Real Madrid: gol di Makoun.
Capello e Lippi fianco a fianco — In tribuna ci sono tanti vip e anche parecchi c.t., tutti italiani. Marcello Lippi e Fabio Capello, che sognano una finale Italia-Inghilterra in Sudafrica. Subito dietro loro il commissario tecnico dell'Irlanda: Giovanni Trapattoni da Cusano Milanino, accompagnato dal vecchio amico Pasquale Piccolo. Leo schiera il 4-3-3, così composto: Dida fra i pali, Bonera, Nesta, Thiago Silva e Antonini in difesa, l'ex Beckham, Pirlo e Ambrosini a centrocampo, quindi il tridente composto da Pato, Huntelaar e Ronaldinho. Per il Manchester uno schema che potrebbe essere speculare a quello del Milan. Occhio al trio offensivo: Nani (imprevedibile), Rooney (classe e potenza) e Park (velocità), ma gli esterni rimangono spesso bassi e quello inglese è più un 4-5-1. .
Gazzetta dello sport