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mercoledì 24 febbraio 2010

Milan, che rimonta a Firenze Ora l'Inter è solo a +4

Nel primo tempo grande Fiorentina che passa con Gilardino. I rossoneri reagiscono nella ripresa e trovano nel finale i gol di Huntelaar e Pato. Fallo da rigore su Montolivo. Leonardo torna al secondo posto e riapre il campionato

FIRENZE, 24 febbraio 2010 - Con un finale da infarto, il Milan conquista Firenze e balza al secondo posto del campionato portandosi a 4 punti dall'Inter. Il recupero del 17° turno sembra avviato verso la vittoria dei viola, grazie a un gol di Gilardino nel primo tempo, ma deve fare i conti con il coraggio di Leonardo che alla mezzora della ripresa inserisce Huntelaar, lancia il 4-2-4 e trova la vittoria con le reti dell'olandese e del solito Pato, subito dopo un fallo da rigore di Thiago Silva su Montolivo. In mezzo, ancora una volta, lo zampino di Ronaldinho.

Sogni L'albero di Natale - nell'era Ancelotti, culto rossonero - per aprire il Milan. Cesare Prandelli conviene che sia lo schema ideale per battere la squadra di Leonardo e tornare a sognare. La punta dell'ariete è Gilardino. Jovetic e Marchionni il supporto del bomber. Ma per frenare Pato opta per Felipe, difensore puro, mentre a centrocampo tocca a Donadel. Ma di sognare va anche a Leonardo. Il brasiliano rilancia: squadra che vince non si cambia. Dopo avere ipotizzato l'impiego di Jankulovski, si affida all'undici titolare di Bari, con Abate e Bonera esterni difensivi.

La gioia incontenibile di Gilardino dopo l'1-0. Ap

Pirlo e poi solo viola — Il pronti e via è spettacolare. Viola e rossoneri si affrontano a viso aperto. Squadre molto corte e difese alte. Il Milan al 2' costruisce una palla-gol: tiro di controbalzo di Pirlo dal limite ribattuto da Montolivo con Frey battuto. Borriello ci prova al 5' da identica posizione, ma il suo destro viene deviato in angolo. La Fiorentina risponde senza scomporsi. Prandelli ordina di pressare su Pirlo e alza ulteriormente il baricentro. I viola applicano alla lettera la lezione aggiungendo velocità e gioco aggressivo. Il raddoppio è sistematico. Soprattutto a destra dove Montolivo si alterna con Marchionni. Spettacolare il dialogo tra Vargas e il capitano viola. I due svariano e costruiscono il gioco, mentre Donadel va in copertura.

La legge del Gila Per il Milan segnali inquietanti che si amplificano quando Ambrosini si procura una contusione al polpaccio sinistro. Il capitano regge, ma la Fiorentina passa. Al 14' Vargas crossa in mezzo; Jovetic prolunga e Gila, che sguscia come un assatanato nella difesa molle del Milan, la mette dentro di tacco con la furia dell'ex che non l'ha ancora mandata giù. Ma che buco la difesa rossonera, che apre un varco clamoroso. L'ex di turno potrebbe raddoppiare al 27', ma il bolide della punta viene murato da Bonera. Il Milan non regge il ritmo altissimo e molla le redini a centrocampo dove perde il totem Ambrosini. Tocca a Flamini, ma i rossoneri non riescono più a sviluppare la manovra, chiusi dall'organizzazione difensiva dei viola. L'unico guizzo è proprio del francese che al 44' con un rasoterra dal limite sfiora il palo. Troppo poco però per restituire entusiasmo a Leonardo che assiste impotente al decadimento dei suoi.

La felicità del Milan. Afp

Sale il Milan La ripresa inizia con Gobbi al posto di Natali (stiramento al bicipite femorale). Stessa la musica; solisti i viola. Ma il Milan ribatte con più convinzione e riesce ad aprire un varco e liberarsi per il contropiede. Pato sale in cattedra. Numeri incredibili. Finte in fazzoletti di campo. Ci prova al 6', ma il suo diagonale sfiora il palo; e ancora al 10' quando, dopo un tocco di bacchetta magica, mette davanti a Frey, ma Borriello e Pirlo non ci arrivano. E' il Milan che piace a Leonardo: sicuro e veloce. Prandelli lo capisce al volo e rafforza il centrocampo: fuori Jovetic e dentro Zanetti. Si passa a un 4-4-2. Il tecnico viola aggiunge muscoli freschi e toglie anche Gilardino - acciaccato - per Keirrison. I rossoneri sembrano prevalere, tra l'altro con il valor aggiun to di Jankulovski inseiro al posto di Bonera. Ma i viola tengono e alla mezzora è Abbiati a dire di no a Montolivo con una grande parata a terra.

Huntelaar e Pato Non c'è più tempo e Leonardo aggiunge carne al fuoco: fuori Gattuso, dentro Huntelaar. Quattro attaccanti e poco equilibrio per sperare. Ma è una mossa vincente. L'olandese algido e implacabile monetizza con uno splendio gol sul primo palo, dopo un grande triangolo con Ronaldinho. Per il brasiliano è il 13° assist, per Huntelaar il sesto gol in campionato. La Viola reagisce e al 41' recrimina per un rigore non concesso da Rosetti. Chiaro l'intervento di Thiago Silva su Montolivo; la palla va a Keirrison, ma Abbiati gli sbarra la strada con uno strepitoso intervento. La replica arriva al 43' quando devia oltre la traversa il colpo da biliardo di Vargas. Abbiati da beattificare, perché spiana la vittoria dei rossoneri: con Pato che raccoglie in area e batte defintivamnete Frey.

Gaetano De Stefano