Ilario Castagner, ex allenatore del Milan degli anni ’80, attualmente commentatore televisivo, intervistato dalla redazione di MilanNews.it, ha parlato della sfida di Champions League di domani sera tra Milan e Manchester.
Milan-Manchester, sfida affascinante ma complicata per i rossoneri. Come può Leonardo contrastare i Red Devils?
“Se il Milan gioca al meglio, sono convinto che possa farcela. Sul pian tecnico la squadra non ha niente da invidiare al Manchester. Per la difesa potrebbe avere dei problemi Leonardo se viene a mancare Thiago Silva. Sarà importante sapere se il brasiliano farà parte della gara. Se manca lui i problemi raddoppiano. Ci sono un po’ di punti interrogativi anche a centrocampo e in attacco che scopriremo domani sera. Ma penso che la partita sia apertissima. Il Manchester vendendo Ronaldo ha perso qualcosa sul piano dell’incisività, della forza offensiva, anche se quest’anno è cresciuto molto Rooney. E’ necessario che il Milan non subisca assolutamente gol. Sarà quindi fondamentale avere anche Dida in giornata e al meglio della condizione, non come l’abbiamo visto ultimamente, un pò sottotono”.
Ferguson ha dichiarato che la partenza di Kakà ha lasciato un vuoto al Milan, ma è anche vero che dall’altra parte è partito Ronaldo
“Lui si ricordava il Kakà di tre anni fa, quando mise in crisi spaventosa il Manchester. Ora il Milan è diverso, gioca in molto differente, per fortuna ha recuperato Pato che sembra stia abbastanza bene. Ci sono un po’ di dubbi in avanti per l’assenza di Borriello. Ma il Milan quando si tratta di Champions è sempre pronto, ha tanta esperienza internazionale che da garanzie. L’unico punto interrogativo è la posizione di Abate proposto come terzino destro. E’ bravo quando spinge e meno nella fase difensiva, soprattutto con le diagonali. Lascia un po’ a desiderare. Gli avversari del Milan hanno fatto diversi gol da quella parte”.
Il recupero di Pato sarà fondamentale, ma peserà l’assenza di Borriello, si può dare fiducia a Huntelaar?
“Huntelaar è un giocatore esteticamente non bello da vedere. Un po’ macchinoso nei movimenti, un po’ semplice nelle giocate, però è un giocatore che se viene messo in condizione di concludere con faccia alla porta, come nel caso dell’Udinese, allora è un bravo giocatore perché ha il fiuto del gol. Riesce ad anticipare gli avversari, nella finalizzazione è un giocatore che si sente, però va servito in determinati modi. Chiaramente spalle alla porta l’unica cosa che può fare è dare palla indietro. Non è un giocatore che tiene palla, la difende e fa salire la squadra. E’ un atleta che ha dei limiti sotto questo profilo”.
Un pensiero a SuperPippo?
“Non so come stia. Leonardo lo ha messo al quarto posto nella classifica degli attaccanti. Lui in queste occasioni difficilmente fallisce, è uno che vive per il gol, sempre li a braccare, sempre in agguato. Come movimenti sembra un felino e non ci sono confronti con i movimenti di Huntelaar. Se non c’è la disponibilità di Borriello è probabile che una parte della partita possa giocarla”.
Chi rischia di più l’Inter o il Milan con le inglesi?
“Entrambe le squadre hanno la stessa probabilità di passare. L’unico handicap è la seconda gara in trasferta. Giocarla col pubblico nemico può dare un piccolo vantaggio agli avversari. In questo momento l’Inter è più forte, anche se in campo internazionale vanno verificate alcune cose. Spesso l’Inter quando gioca in Champions non è più brillante come lo è in campionato. Invece il Milan quando gioca in Champions ritrova se stesso. E’ una squadra che ha talmente tanta esperienza internazionale che riesce sempre a mantenere lucidità anche nei momenti più difficili. Quindi quel gap che c’è attualmente tra Milan e Inter in Champions viene pareggiato dall’esperienza”.
Milan News