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lunedì 8 febbraio 2010

Milan: dalla fantasia all'anemia

Da 4 turni l'attacco rossonero non segna più

di Carlo Pellegatti
La tendenze del Milan del girone d'andata: dopo aver battuto il Siena perde nel derby racimolando nelle successive 5 partite la miseria di 6 punti figli di prestazioni deludenti sul piano della pericolosità in attacco, delle azioni da gol e della velocità di esecuzione. Il trend è questo anche dopo la seconda sconfitta contro i nerazzurri ormai a 10 punti un distacco maturato a causa dei pareggi contro Livorno e ieri a Bologna dove il Milan a fronte di un possesso palla da record effettua il primo tiro in porta al 12' della ripresa con il generoso Borriello.

I rossoneri, un gol con un centrocampista, Ambrosini, in 360 minuti, è ormai opinione diffusa non possono giocare ad una sola punta contro squadre arroccate come quelle messe in campo da Cosmi e Colomba,soprattutto se come al Dall'Ara latita la forma di Seedorf, Ronaldinho e del debuttante Mancini, giocatore che non può certo sostituire Pato quanto a pericolosità sotto rete.

Oggi il Milan persa la speranza del primo posto, raggiunto e superato dalla Roma pur con il solito impegno da recuperare contro la Fiorentina deve trovare gli stimoli per mantenere fino in fondo il piazzamento Champions League, manifestazione in vista della quale Leonardo cercherà di recuperare Nesta, ma Bonera ieri ha dato ampie rassicurazioni, e Pato. Senza di lui nelle ultime partite, è stato solo un 4-2 e anemia.

8 febbraio 2010 -Sportmediaset