Serve un vice-Pirlo, occhio a Pato
Edin Dzeko sarà, quasi senza ombra di dubbio, il primo e più importante acquisto dell'estate milanista. L'affare, partito da molto lontano, dovrebbe andare in porto a giugno quando, preso atto della volontà ferrea del giocatore di trasferirsi a Milanello, i dirigenti del Wolfsburg saranno "costretti" ad accettare l'offerta di Galliani. Il Milan dovrà lavorare anche a un vice-Pirlo e sugli esterni di difesa. In uscita, occhio al Chelsea per Pato.
Ma analizziamo i possibili movimenti di mercato del Milan:
COSA MANCA
- Un centravanti
- Un centrale di difesa
- Due esterni di difesa
- Un vice-Pirlo in regia
- Un esterno d'attacco
CHI PUO' ARRIVARE
Sulla questione arrivi, Silvio Berlusconi è stato chiarissimo: serve un finalizzatore. Ecco, quindi, perché il Milan con Dzeko farà molto sul serio. Il Wolfsburg ha fissato la clausola di rescissione del suo attaccante a 40 milioni. I rossoneri ne offrono 20 più Kaladze (o Jankulovski) e Huntelaar. Il piatto, quindi, non piangerebbe di certo. Se però per Dzeko non dovrebbero esserci moltissimi problemi, colmare le altre lacune della rosa a disposizione di Leonardo non sarà facilissimo. Il tecnico brasiliano aveva già chiesto la scorsa estate almeno un esterno di difesa. Quest'anno, aiutato anche dalla crescita dei due, Leo se l'è cavata con Abate e Antonini. L'anno prossimo però, è presumibile che voglia/desideri qualcosa di meglio. Grossi nomi, però, su questo fronte non ce ne sono. A Roma e con la Roma si potrebbe lavorare a un'ipotesi affascinante: Cicinho. Il mini-brasiliano di fascia non trova spazio con Ranieri e sarebbe felice di cambiare aria. Al Milan, che da quelle parti non hanno più avuto giocatori importanti dopo Cafu, la soluzione potrebbe pure piacere. Tanto più che, sempre con i giallorossi, si potrebbe intavolare una trattativa per Philippe Mexes, vecchio pallino di via Turati. Il francese, che fino a un anno fa non aveva alcuna intenzione di muoversi, quest'anno sta giocando pochino. E' stato fuori per infortunio, certo, ma appena rientrato Ranieri gli ha preferito Burdisso. Se, dunque, la Roma dovesse chiudere positivamente la questione-Burdisso con l'Inter, Mexes potrebbe anche decidere di partire. L'investimento, pare ovvio, sarebbe piuttosto oneroso, ma non si può dimenticare che l'ultimo mercato milanista si è chiuso con un largo attivo e che, comunque, anche nel prossimo ci saranno partenze. Puntellata la difesa, toccherebbe passare al centrocampo. Pirlo, bontà sua, è stato fin qui sorretto da una salute di ferro, ma una squadra come il Milan non può certo permettersi di andare in rosso alla prima influenza. Logico, quindi, in questo senso, lavorare anche per un vice-Pirlo. Sette mesi fa, da via Turati, era spuntato il nome di Hernanes, giocatore giovane e di talento ma, come normale, anche costosetto. Servirebbe un sacrificio economico e non è detto che sarà fatto. Affascinante, ma difficile, anche la pista che porta a Canales. Il giovanotto del Racing Santander sta facendo lustrare gli occhi a mezza Spagna. Piace a tutti e piace, sopra tutti, al Real Madrid. Il Milan, però, sta alla finestra. Come dire, non si sa mai.
CHI PUO' PARTIRE
Intanto chi non rinnoverà il contratto. Dida e Inzaghi, svincolati, potrebbero salutare la truppa. Il portiere brasiliano, in particolare, è stato negli ultimi anni un costo significativo cui il Milan rinuncerebbe volentieri. A fine contratto sono anche Roma e Favalli. Dovesse arrivare un centrale difensivo, Kaladze sarà liberato per il Wolfsburg. Jankulovski, che ha rifiutato l'Inter, resta tra quelli che potrebbero lasciare. Fin qui, dunque, perdite non eccessivamente dolorose. Il conto più salato da pagare potrebbe però arrivare dal Chelsea di Ancelotti. Carletto non vorrebbe fare sgarbi al Milan, ma, passata la prima estate senza disturbare, sembra difficile che si perda un nuovo giro di giostra senza alzare un dito. Pato, quindi, sarà cercato. Gattuso, forse, anche (ma Ringhio piace anche al City). Seedorf pure.