Nel 2005 il Milan, allenato da Carlo Ancelotti, si trovò di fronte il Manchester United agli Ottavi di Champions League. Il neo Pallone d'Oro, Andriy Shevchenko, rimediò in gennaio un brutto infortunio al cranio contro il Cagliari, guaio che lo costrinse a saltare la gara europea contro i Red Devils. Nel 2010 la storia si ripete, i rossoneri di nuovo di fronte ai diavoli rossi d'Inghilterra, con un'ulteriore analogia: l'attaccante titolare, questa volta Marco Borriello, dovrà saltare, con tutta probabilità, la gara di Champions per un problema inguinale. Infortunio, ovviamente, meno grave, ma che costringerà l'attaccante napoletano, fin qui punto fermo della formazione leonardiana, ad un'esclusione forzata. Il sostituto di Shevchenko, in quel doppio confronto del 2005, fu Hernan Crespo, che passò in rossonero in estate dal Chelsea. L'argentino, che indossava la maglia numero 11, segnò entrambe le reti che costarono l'eliminazione a Rooney e compagni (il talento inglese aveva appena 18 anni). Nel 2010, Klaas-Jan Huntelaar, acquisito in estate dal Real Madrid, stesso numero di maglia di Crespo, sarà chiamato a sfidare la retroguardia del Manchester United dopo l'ottima doppietta contro l'Udinese. Spetterà all'olandese, dunque, ripetere quello che riuscì all'attaccante argentino ormai cinque anni fa; compito difficile, ma non impossibile, considerando la migliore qualità del "Cacciatore" ex Ajax e Real Madrid: scardinare le difese avversarie e fare gol, tanti gol!
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