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venerdì 9 aprile 2010

Amarcord Huntelaar: "Gioco a calcio da quando avevo 4 anni"

Ospite alla trasmissione Segni Particolari , in onda su Milan Channel, il “Cacciatore” rossonero Klaas Jan Huntelaar si racconta, ripercorrendo un po’ tutta la sua vita di calciatore: “La prima volta che ho toccato un pallone? Non posso ricordarmela perché ero bambino. Però ricordo che avevo all’incirca 4-5 anni. Mi allenavo con mio padre che era l’allenatore di una squadra locale. I miei genitori mi hanno sempre supportato, non hanno mai detto nulla contro il calcio. La mia è una famiglia di calciatori, anche i miei fratelli giocano a calcio”. Sulla sua nuova vita in Italia: ”A Milano sto bene, io e il mio bambino ci siamo ambientati bene in questa città, anche se all’inizio è stato un po’ difficile. Mi piace la cultura italiana, mi piace l’Opera anche se non capisco la vostra lingua”. Sul periodo all’Ajax: ” E’ stata una bella esperienza, ho sempre sognato l’Ajax da quando ero piccolo, ho provato ad essere un buon giocatore per loro ed è andata bene. Sono stato anche capitano dell’Ajax, ho avuto il numero 9, quello di Van Basten, ma non era un peso, pensavo soltanto a fare bene”. Sulla difficile esperienza al Real Madrid: ”Tre settimane dopo il mio arrivo l’allenatore fu esonerato, la dirigenza da lì a poco cambiò completamente, il progetto iniziale fu rivoluzionato e con l’arrivo di campioni come Kakà, Ronaldo e Benzema , ho deciso di cambiare squadra per avere più possibilità di giocare”. L’olandese poi esprime la sua opinione sul fenomeno del momento, Lionel Messi: ”Oggi è il più forte al mondo, non esistono giocatori come lui”. Sulla sua vita rossonera: “Quando mi chiamò Braida e mi parlò dell’interesse del Milan ad acquistarmi, ero felicissimo. Qui è tutto più carino, a Milanello c’è tanto verde, è tutto molto più bello rispetto a Madrid. Il mio compagno preferito? Non ne ho uno in particolare. Seedorf e Flamini mi hanno aiutato con la lingua, ma ho un buon rapporto con tutti. Gattuso mi ha insegnato molte parolacce, ma non solo lui. In allenamento parlo molto con gli altri attaccanti. Sappiamo che insieme possiamo fare la differenza. Allo scudetto ci credo, dobbiamo continuare a vincere e prendere punti. Dobbiamo essere pronti a sfruttare eventuali passi falsi di Inter e Roma”. Su Leonardo: ”Ho un ottimo rapporto col mister. In allenamento mi parla molto, ma la cosa più importante è giocare, quello che impari dal campo è molto più importante”. Sul suo momento: ”Negli ultimi giorni ho avuto un problema alla caviglia, infatti la sento ancora un po’ debole, ma domani mi alleno col gruppo, domenica voglio esserci”.

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