clicca qui

giovedì 1 aprile 2010

Ecco Thiago. Ha studiato col prof. Maldini

14 gennaio 2009, al suo primo allenamento a Milanello, un attento osservatore di faccende rossonere, si sbilanciò: "Questo è veramente forte". "Questo" era Thiago Silva, difensore brasiliano che il Milan aveva acquistato dalla Fluminense di Rio de Janeiro per 14 milioni, su suggerimento di Leonardo. Oggi che Thiago è un monumento piazzato davanti al portiere, è facile cantarne le lodi. Lo era meno quando il ragazzo arrivò in Italia e per sei mesi non gli fu permesso di tesserarsi, ma il Milan volle tenerselo vicino, facendolo allenare con Maldini e co. E se oggi Thiago Silva è considerato tra i centrali più forti del mondo, il merito è anche di quel periodo di appredistato trascorso a Milanello, a studiare da Maldini, che pochi mesi fa dichiarò: "Thiago mi piace moltissimo, ha caratteristiche fisiche e tecniche da campione. Con Nesta troverà presto un'intesa, mentre gli servirà allenarsi con Favalli e Bonera". Ecco, invece, il parere di Carletto Ancelotti, un pò perplesso su un punto in particolare: "A volte è un pò troppo lezioso, ma è un difetto che si corregge in fretta". Ma, più che le parole, sono i numeri a raccontare l'importanza di Thiago: è il secondo giocatore più impiegato da Leonardo, con 2830 minuti e due gol all'attivo. "In Italia non è mica facile segnare" - ha dichiarato il brasiliano in una recente intervista - La mia azione ideale? Io avanzo, scarico la palla sulla fascia e vado in mezzo ad aspettare il cross. Contro il Parma all'andata, ho colpito la traversa". Il suo modello è il paraguaiano Gamarra, nerazzurro dal 2002 al 2005, mentre Aldair e Juan sono i brasiliani di riferimento, ma una volta visto Nesta da vicino, Thiago non ha potuto non affermare: "Sandro è eccezionale". Il romano ha poi ricambiato: "Thiago mi allunga la vita". Ora, in questa fase di rincorsa, tocca a Thiago allungare la vita del Milan.

Gazzetta dello sport