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lunedì 30 novembre 2009

Galliani: "Grande Milan. Ma l'Inter è straordinaria"

Il vicepresidente rossonero: "Noi abbiamo un buon rendimento, ma davanti c'è un'Inter impressionante. Dopo la gara con la Samp, se potessi sedermi davanti alla tv tiferei Juve". Sui cori: "In Italia ci sono più stupidi che razzisti"

MILANO, 30 novembre 2009 - Neanche dopo la vittoria di ieri sul Catania e la conquista del secondo posto Adriano Galliani si lascia andare all'entusiasmo: "Il Milan ha un buon rendimento, ma davanti c'è un'Inter straordinaria. Abbiamo sogni, come tutti. Ma non siamo l'anti di nessuno. Non siamo l'anti-Inter". Intervistato a "La politica nel pallone" su GR Parlamento, il vicepresidente del Milan ha fatto il punto sul momento della sua squadra, tornata a livelli d'eccellenza dopo un tormentato avvio di stagione. — "Nelle ultime 7 gare abbiamo vinto 6 partite e ne abbiamo pareggiata una senza recuperare punti. Non abbiamo tormenti, pensiamo solo alla nostra squadra. I nostri 28 punti, come i 27 della Juve, sembrano pochi perché davanti c'è un'Inter straordinaria. Abbiamo perso occasioni all'inizio del torneo? Abbiamo avuto buona sorte in altre circostanze. Ieri abbiamo segnato due gol dopo il 90', a Napoli ne abbiamo subiti 2 nel recupero. Il nostro campionato è diviso in due parti: 9 punti nelle prime 7 partite, 19 nelle seconde 7". Ma la giornata di sabato potrebbe costituire segnare una svolta: il Milan ospiterà la Samp, reduce da un derby tutt'altro che brillante, ma soprattutto a Torino andrà in scena una Juventus-Inter che potrebbe riaprire la stagione: "Dopo la nostra gara con la Sampdoria, se potessi sedermi tranquillo davanti alla tv tiferei Juventus".

Galliani insieme a Leonardo. Reuters

"Tutto merito di leonardo" — Una stagione a due volti, quella del Milan, capace di risalire la china dopo una partenza problematica. Il merito di questa trasformazione, secondo il dirigente rossonero, è da attribuire tutto a Leonardo: "Ha cambiato completamente la pelle di questo Milan. Credo che quest'estate abbiamo avuto coraggio. È la prima volta che una big del calcio europeo sceglie come allenatore una persona che non era mai stata in panchina nemmeno nel settore giovanile. Ieri quando è entrato Huntelaar abbiamo cominciato a giocare con un 4-1-1-4. In settimana Leonardo mi ha detto che aveva visto molto bene questo ragazzo, mi fa molto piacere". Parte del merito va anche a due brasiliani, il ritrovato Ronaldinho e Pato: "Ronaldinho gioca con continuitá e sta dando un buon contributo. Non è ancora al massimo ma è un buon Ronaldinho. Pato è incedibile. Ha 20 anni, è molto richiesto. Abbiamo perso Kakà, non possiamo perdere altri giocatori. Abbiamo venduto Kakà al Real Madrid ma siamo andati a vincere al Santiago Bernabeu: una storia molto bella". Tra i pali inoltre è tornato a brillare un altro brasiliano, Nelson Dida: "È fortissimo mentalmente. Può superare qualsiasi cosa, ha una psicologia particolarissima. Con lui abbiamo fatto 3 finali di Champions League vincendone 2: è uno de giocatori che resterà nella nostra storia".

La gioia dei milanisti dopo la vittoria di ieri. Ap

"Più imbecilli che razzisti" — Durante l'intervista radiofonica, Galliani ha parlato anche dei recenti episodi di razzismo negli stadi: "Non siamo un paese razzista. Nei nostri stadi si sentono cori di ogni genere contro chiunque, c'è molta maleducazione. C'è una piccola frangia di stupidi, più stupidi che razzisti secondo me". L'altro dibattuto tema del momento è quello degli arbitri, soprattutto dopo il clamoroso fallo di mano di Henry costato la qualificazione al Mondiale all'Irlanda di Trapattoni: "Qualcosa va fatto, ci sono troppi errori perché l'occhio umano è così. Siamo esseri umani e non abbiamo venti telecamere. Personalmente sono per la moviola in campo, sono appassionato di basket e sappiamo che c'è l'instant-replay. Nel rugby abbiamo visto che hanno fermato per vedere le azioni. Non capisco perché non possa avvenire tutto questo nel calcio. Mettiamo almeno un arbitro dietro le porte. Avrebbe visto di sicuro il fallo di mano di Henry in Francia-Irlanda".

gasport

Ordine: "Leo e Ferrara: come si passa dal paradiso all'inferno"

Lo avevano chiamato l'effetto perverso del "guardiolismo". Ciro Ferrara e Leonardo, chiamati sulle panchine prestigiose assai di Juventus e Milan, venivano considerati una sola scommessa. Già perchè tutti i critici, chi scrive compreso, si sono schierati su questa posizione: Ciro ce la farà, è investito di una grande responsabilità ma ha già dato prova di grande affidabilità, Leo invece no, soffrirà perchè gli toccherà gestire la ritirata. É cominciato proprio così, con la Juve sugli scudi, Ferrara considerato un allenatore a tutto tondo e il brasiliano, suo giovane apprendista collega, invece chiacchierato e messo sulla graticola di una classifica col fiatone.
Ma nel calcio, come nella vita, niente è per sempre. E allora ecco che il campionato meno attraente degli ultimi anni apparecchia la sua vera sorpresa: la Juve che arranca in difficoltà, il Milan a trazione offensiva che invece scalpita e sorpassa i bianconeri finendo sulla scia dell'Inter, addirittura a 2 punti sopra il pacchetto dei punti collezionato l'anno prima, quando c'erano tutti, Kakà e Maldini, Ancelotti. É vero, per spiegare il ribaltone, alcuni di noi, poco disposti a farsi smentire dai fatti, hanno cominciato a interrogare le stelle e a trovare da quelle parti la spiegazione del miracolo Milan.
A un esame più disincantato, invece, si può e si deve dare a Leonardo quel che è di Leonardo. Innanzitutto la leggerezza della sua missione: è partito tra uno scetticismo diffuso, nessuno gli ha mai chiesto di vincere qualcosa, le sue segnalazioni sul calcio-mercato (Cissokho e Dzeko) sono state rispedite al mittente, eppure è finito presto dinanzi al plotone di esecuzione. Le incertezze iniziali, il pessimo esito del suo primo derby, le difficoltà nel trovare un assetto definitivo, sono stati superati in modo brillante nella sera della svolta, contro la Roma passando dallo 0 a 1 al 2 a 1 con Ronaldinho e Pato protagonisti.
Leonardo si è giovato dell'assistenza del suo staff, dell'esperienza e dell'appoggio deciso e sincero di Galliani e si è assunto la responsabilità di uno schieramento rischioso, spericolato addirittura. Ha avuto anche fortuna, è vero ma da sempre sono i generali fortunati ad avere la meglio.
Ferrara ha cominciato a navigare a vista, dinanzi alle prime difficoltà, dopo una partenza felice. Invece di governare le scosse, ha cominciato a cambiare via via modulo e giocatori, senza preoccuparsi invece di puntare a un sistema unico, all'identità del gruppo, perfezionando l'organizzazione difensiva venuta meno.
É da solo, Ciro. Al suo fianco uno staff che ha, come nome di rilievo, Michelangelo Rampulla: troppo poco. Leonardo, spesso, è colto in colloquio continuo con Tassotti, il suggeritore di Ancelotti nel passato. In società non c'è alcun Galliani in circolazione. Montali è passato alla Roma, Blanc ha pensato a Lippi, il suo arrivo non è scontato e comunque avverrà di sicuro dopo il mondiale del 2010. Per fortuna sua, a Torino come a Milano in via Turati, dinanzi alle curve insidiose della stagione, hanno reagito in modo intelligente. Nessun colpo di testa, nessun esonero, nessun cambio traumatico e piuttosto un lavoro serio sui limiti traditi da questa squadra, a Cagliari come in Champioins al cospetto del Bordeaux.

Franco Ordine - Il Giornale

Nesta 'Huntelaar? I 2 gol un punto di partenza'

Alessandro Nesta, a margine della consegna dei premi 'La Torretta' parla del compagno di squadra Huntelaar, ieri autore della doppietta a Catania. "Ormai pensavo che finisse in pareggio, anche perché noi eravamo un po' stanchi, dopo la partita di Champions con il Marsiglia. Invece - racconta Nesta - Huntelaar ha risolto questa difficile partita". I problemi di adattamento dopo l'arrivo dal Real erano sempre più evidenti "Avevamo visto - sottolinea il difensore - che si impegnava parecchio, ma non riusciva a trovare il gol, anche nelle partitelle in allenamento. Non è facile cambiare campionato, ma spero per lui e per il Milan che questo sia solo un punto di partenza". Il Milan dopo la vittoria di ieri sera è seconda e in piena lotta per lo scudetto. "Ci pensiamo sempre, abbiamo infilato un a bella serie di risultati positivi. Il campionato è lunghissimo e speriamo che l'Inter molli un pò, altrimenti è difficile riprenderla. I nerazzurri vanno molto forte, ma noi facciamo la corsa anche su Juventus e Fiorentina. Juve-Inter? E' importante conquistare i nostri tre punti e qualsiasi risultato verrà da Torino a noi andrà bene".

Calciomercato.com

Inzaghi squalificato con la Sampdoria: "Non mi succedeva dal '96"

Nel match di ieri tra Catania e Milan, sul tabellino degli ammoniti è finito anche il nome di Filippo Inzaghi. Il bomber è stato ammonito dall'arbitro Brighi dopo che Pippo ha sfiorato con la mano il catanese Silvestre che si è reso protagonista di una messa in scena deprecabile. Sulla'ereo di ritorno dal capoluogo di provincia siciliano Pippo avrebbe esclsamato: "Non mi succedeva dal '96 di essere squalificato". Per la serie, a volte ritornano.

Milan News

KRASIC, Festeggia con una torta rossonera: è già del Milan?

Per il suo 25esimo compleanno, Milos Krasic ha ricevuto una torta... Rossonera: è quanto rivela un video riportato su youtube. Il centrocampista serbo del CSKA è in un ristorante a festeggiare i suoi 25 anni (compiuti un mese fa) e gli amici gli regalano la più classica delle torte di compleanno, ma completamente a strisce rossonere. Un augurio particolare o qualcosa di più? Giudicate voi guardando il video.

Milan News

Diverbio Borriello-Leonardo, tutto risolto sull'aereo

Quando il tabellone luminoso del quarto uomo ha acceso il numero 22, Marco Borriello non l'ha presa molto bene ed il suo labbiale, mentre usciva dala campo, rilevato da Filippo Inzaghi, non lascia spazio a nessuna interpretazione. Secondo quanto riferito da Carlo Pellegatti nel suo servizio per Studio Sport, Leonardo e il bomber napoletano si sarebbero chiariti sull'aereo che ha riportato il Milan a casa nella nottata. Pellegatti ha riferito di un breve colloquio condito anche da sorrisi e battute tra i due il che smonta sul nascere qualsiasi malumore, vero o presunto, dell'ariete campano.

Milan News

Milan, due mesi decisivi

Dalla Samp al Livorno, futuro in 8 gare

Huntelaar

La scadenza del count-down è fissata: 31 gennaio. Solo allora, dopo due mesi di passione e otto partite, il Milan potrà veramente capire quale futuro lo aspetti. Dopo aver tenuto il passo dell'Inter nelle ultime sette partite (sei vittorie e un pareggio), i rossoneri hanno l'occasione di accorciare le distanze dai nerazzurri sfruttando un calendario complesso, ma favorevole. Dalla Samp al Livorno, infatti, Leo giocherà 6 gare su 8 in casa.

IL CALENDARIO DELLE PRIME

TURNOINTER 35MILAN 28JUVE 27
15.imaJUVESampdoriaInter
16.imaATALANTAPalermoBARI
17.imaLazioFIORENTINACatania
18.imaCHIEVOGenoaPARMA
19.imaSienaJUVEMilan
20.imaBARISienaCHIEVO
21.imaMilanINTERRoma
22i.maPARMALivornoLazio

IN MAIUSCOLO LE GARE IN TRASFERTA

Calendario alla mano, quindi, l'occasione di avvicinare la vetta è, se non unica, almeno propizia. Certo, le gare che dovranno affrontare i rossoneri sono tutt'altro che semplici. Giocarne però sei su otto in casa (il derby ufficialmente è in trasferta) è un buon punto di partenza.

Tant'è che la questione, come ovvio, non ha lasciato indifferente Adriano Galliani, sempre attento ai particolari e, nello specifico, particolarmente interessato al futuro della banda di Leo. Futuro che sabato prossimo comincerà a delinearsi, nel bene o nel male, tra San Siro, dove arriverà la Samp di Cassano, e l'Olimpico, dove tra gli highlanders di Juve e Inter ne resterà soltanto uno.

Archiviata la pratica Cassano, al Milan toccherà fare i conti con il Palermo (in casa) e con la Fiorentina, primo ostacolo davvero importante dei prossimi due mesi, fuori. A chiudere l'anno dei rossoneri ci penserà il Genoa (18.ima giornata), ma l'apertura del 2010, a Torino contro la Juventus, ha l'aria di poter sciogliere gli eventuali, ulteriori dubbi, sull'identità dell'anti-Inter. Quindi, dopo la "discesa" del Meazza contro il Siena e prima del Livorno (sempre a Milano), la salita più dura e importante è fissata per il 24 gennaio, giorno del derby. Solo allora, probabilmente, il Milan saprà cosa attendersi dal futuro. E l'Inter conoscerà il nome della sua avversaria sulla strada verso lo scudetto.

30 novembre 2009 - Sportmediaset

Galliani ha spiegato a Ringhio un dettaglio

"Gli ho elencato il centrocampo delle prime 5 squadre europee, altro che posto assicurato..."

E Mourinho racconta che fu proprio Gattuso ad insegnargli le prime parole di italiano: "Mister, non ci sono amichevoli!". Intanto anche Borriello non è molto contento...

In casa Milan tiene sempre banco la questione relativa al futuro di Rino Gattuso, al quale Leonardo - dopo lo sfogo del centrocampista campione del mondo - continua a mandare messaggi di pace: "Conoscevo le parole che avrebbe detto, conoscevo lo sfogo che avrebbe fatto. E' com­prensibile. Ma ora per lui la priorità è recuperare dal punto di vista fisico. In modo totale, poi si ricomincerà...".

Ed anche Adriano Galliani è convinto che - esattamente come è avvenuto 18 mesi fa, quando dalla Germania chiamavano le sirene del Bayern - 'Ringhio' alla fine resterà nella squadra della sua vita. Anche perchè l'Ad gli ha fatto notare qualcosa... "Il nostro è un rap­porto affettuoso. E così l'altro giorno gli ho ricordato che se ultimamente ha giocato poco è stato per colpa del suo infortunio, non per scelta tecnica. Poi è chiaro che se questo resta il modulo di Leonardo, lo spazio dovrà con­quistarselo. Ma uno con il suo stipendio, la sua storia e la sua età, non può che, even­tualmente, andare in una del­le prime cinque squadre in Europa. E organici alla mano, gli ho elencato il centrocampo titolare di queste cinque squadre, facendogli notare che in nessuna di queste avrebbe il posto assicurato. Perchè andare a fare panchi­na altrove? Allora, tanto vale che resti in famiglia..."

Un Gattuso che miete consensi anche sull'altra sponda milanese, come si evince dal divertente retroscena svelato da Josè Mourinho a 'Stadio Sprint': "Se prenderei uno come lui? Le prime parole di ita­liano me le ha insegnate Gattuso. Giocavamo Chelsea-Milan negli Stati Uniti, io protestavo per un at­teggiamento troppo aggressi­vo del Milan, mi si avvicina Rino e mi dice: 'Mister, non ci sono amichevoli!'. Piace, piace anche a Leonardo...".

Intanto, a proposito di scontenti, anche Marco Borriello ieri non era proprio felicissimo. Al momento della sostituzione, infatti, il centravanti partenopeo è uscito con la faccia scura, borbottando più volte "sempre io"...

Goal.com

Inzaghi: "Contento di essere stato utile a Klaas"

Queste le dichiarazioni rilasciate da Filippo Inzaghi al termine di Catania-Milan 0-2:
"Sono contento di essere stato utile a Klaas per la realizzazione dei suoi gol. Bisogna sempre farsi trovare pronti nel momento in cui si viene chiamati in causa e mi fa piacere per Huntelaar perché non mi capita spesso di riuscire a fare assist. Ci siamo messi a giocare vicini e sono contento perché non è mai facile riuscire ad entrare ed essere decisivi. La prossima partita non ci sarò perché ero diffidato, a me dispiace sempre non poter contribuire al bene della squadra. Ho subito parecchi falli all'interno dell'area, poi non appena ne ho commesso uno io sono stato ammonito."

AC Milan.com - Tuttomercatoweb

Galliani: "Non siamo noi l'anti-Inter"

E' il Milan l'anti Inter. La vittoria di ieri a Catania giunta nei minuti di recupero rilancia le ambizioni della squadra di Leonardo in campionato. Lo sa bene anche l'amministratore delegato Adriano Galliani che così risponde in esclusiva ai microfoni di Itasportpress.it.

"Una gara equilibrata quella col Catania, il calcio è davvero strano a Napoli vincevano 2-0 e siamo stati rimontati nel finale, invece stavolta è successo esattamente il contrario. Huntelaar decisivo? Lui ha fatto sempre bene dove ha giocato ed è per questo motivo che crediamo molto in lui. Se pensiamo allo scudetto? Difficile se l'Inter tiene questo passo. Noi nonostante le 7 vittorie su otto giornate non siamo riusciti a recuperare niente sulla squadra nerazzurra mantenendo lo stesso distacco. Se i nostri cugini tengono questa marcia non possiamo recuperare. Ma comunque non siamo l'anti-Inter. Mourinho dice che se il calcio italiano in Europa va male l'immagine è la nostra sconfitta contro lo Zurigo? Il portoghese (ride Galliani ndc.) e' un simpaticone..."

Itasportpress - Tuttomercatoweb

Abate: "Orgoglioso di questo gruppo"

Milan, Abate: Orgoglioso di questo gruppo

E' stato uno dei migliori ieri sul campo del Catania. E' Ignazio Abate, terzino destro del Milan, che alla tv dedicata al club rossonero, MilanChannel, ha commentato la vittoria all'ultimo respiro contro la squadra siciliana: "Non era una partita facile, lo sapevamo. Sul campo il Catania si chiudeva bene, ma alla fine abbiamo avuto sempre noi il gioco in mano. Nel primo tempo non siamo riusciti ad essere incisivi, poi nel finale sono arrivati questi due gol di Huntelaar. Sono felice per lui perché in allenamento si impegna davvero tanto e oggi è riuscito a togliersi questa soddisfazione. Sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo formato da ragazzi fantastici, siamo tutti uniti e non molliamo mai fino alla fine. La classifica del Catania non è veritiera rispetto alla qualità dei giocatori che possiede. Sono contento per i tre punti che abbiamo conquistato, sappiamo che se ci mettiamo la voglia giusta e non molliamo mai possiamo toglierci qualche soddisfazione." .

Il calciomercato.it

domenica 29 novembre 2009

Galliani: "Oggi fortunati, Huntelaar mai stato sul mercato"

Adriano Galliani è raggiante al termine della partita tra Catania e Milan: "Non abbiamo giocato una grandissima partita, e prima del goal di Huntelaar Thiago Silva ha rischiato cercando il dribbling al limite dell'area e potevamo prendere rete. Sono molto felice per Klaas che ha fatto due goal ed il secondo è da grandissimo quale è sempre stato. Stasera poi dobbiamo ammettere che c'è stata anche un po' di fortuna. Almeno non diranno più che sono quello che ha speso 15 milioni per Huntelaar. Leonardo? Era nella sua testa questo modulo, ed anche se siamo un po' strani perchè la nostra squadra è molto lunga ma così facendo anche gli avversari si allungano. Noi stiamo facendo molto bene, certo che se l'Inter va avanti così diventa impossibile, perchè ottenendo sette vittorie ed un pareggio non abbiamo recuperato neanche un punto. Ora il Milan ha una sua identità, e per adesso giocano questi giocatori ma ci sono calciatori importanti fuori e quindi poi Leonardo saprà gestire tutti. Il modulo rimarrà questo credo perchè Leo è innamorato di questo modulo. Huntelaar non è mai stato sul mercato"


Milan News

Leonardo: "Vissuta una serata bellissima"

Il tecnico del Milan Leonardo è contento per la vittoria del Milan sul campo del Catania: "Sono molto contento per Huntelaar perchè ha fatto una settimana molto positiva, veramente, e non lo dico perchè ha segnato due goal. Stasera è stato tutto molto bello, a livello di gruppo abbiamo vissuto delle situazioni molto belle. Atzori è stato bravissimo a contenerci, marcandoci quasi a uomo. Lo sapevo perchè con lui avevamo parlato di questo Milan durante il corso. Volevo cambiare questa gara, rischiando, e ho chiesto a chi era in panchina se erano della mia stessa idea e tutti mi hanno detto che volevano vincere. Klaas ha fatto due grandi goal e se li merita perchè veniva da un periodo molto difficile. E' stato bravissimo anche Inzaghi che quando è entrato a scatenato l'inferno, proprio come gli avevo chiesto. Rispetto all'Inter siamo diversi, loro sono fortissimi fiscamente e sfruttano questa forza per trovare goal molto diversi tra loro. Noi abbiamo bisogno del gioco, della prestazione per trovare le vittorie. L'Inter ha anche talento e per questo vince. Alla base di questi risultati c'è un forte sentimento, delle emozioni vissute con la squadra. Gattuso? E' normale che non sia contento, sapevo che pensava quelle cose e per noi è importante che stia bene. So chi è Rino Gattuso e so che deve restare qua"

Tuttomercatoweb

Huntelaar 'Doppietta punto di partenza'

Klaas-Jan Huntelaar si è preso una bella rivincita. "Volevamo vincere e ci siamo riusciti grazie a questi due gol - spiega ai microfoni di Sky -. Ho lavorato tanto per esprimermi su questi livelli, spero di migliorare ancora. Spero di continuare così. Voglio continuare così, questi due gol per me sono un punto di partenza".

Calciomercato.com

Favola Huntelaar. Doppietta e il Milan passa


L'olandese prende il posto di Flamini all'84' e quando lo 0-0 sembra servito, ecco l'uno-due al 93' e al 95'. I rossoneri scavalcano la Juventus ma l'Inter è ancora 7 lunghezze avanti

CATANIA, 29 novembre 2009 - Il calcio è follia. Catania-Milan basta e avanza. Mentre i rossazzurri già pregustano la conquista di un punto d'oro con i rossoneri, in pieno recupero, nella più brutta partita della quattordicesima giornata, Klaas-Jan Huntelaar, inserito all'84' al posto di Flamini, infila una doppietta da favola catapultando così la formazione di Leonardo al secondo posto, a sette lunghezze dall'Inter. Fino a quel momento erano prevalsi ritmo blando e tatticismo; viatico per il classico 0-0 che ai padroni di casa avrebbe fatto comodo.

Compagni di scuola — Gianluca Atzori e Leonardo sono stati compagni di scuola al corso di Coverciano per diventare allenatori. Del calcio hanno la stessa visione: velocità applicata alla manovra offensiva. Poi dipende dai giocatori che hai in mano. Ma il tecnico del Catania, pur con molte precauzioni, non si fa spevantare dal colosso e schiera un tridente con Morimoto avanzato rispetto a Mascara e Martinez. L'ordine è chiaro: correre e sfruttare il più possibile il contropiede. Il Milan va invece sulla sua strada: il solito 4-2-1-3 con le varianti Abate e Flamini: il primo in difesa al posto di Oddo, il francese per Pirlo, squalificato.

La noia — Tema ben chiaro quello della partita. Il Catania in tutti i primi 45 minuti cerca di mantenere la difesa alta per bloccare alla fonte la manovra rossonera, ma nonostante la frizzante partenza dei rossoneri, ben presto si adegua al ritmo pacato del Milan. Mancano i tempi di Pirlo, le sue verticalizzazioni, i suoi cambi di gioco e a risentirne è la tanto decantata fase offensiva in cui a funzionare sono solo Borriello, sempre pronto a scalare in difesa con successo, e Ronaldinho, che regala numeri incredibili, ma purtroppo fine a se stessi. Pato invece non incide: avulso dalla manovra come è già successo con il Marsiglia. E' il Milan statico che non piace a Leonardo che cerca il gol con conslusione dalla distanza. Il Catania ha il pregio di coprire bene, diretto da un Carboni irresistibile: autentico direttore d'orchestra della squadra di casa. Ma non bastano le magie di Dinho; nemmeno i recuperi di Ambrosini, tantomeno le flebili intuizioni di Mascara. Catania-Milan sprofonda nella noia.

Niente di nuovo — E si riparte con lo stesso ritmo nella ripresa, anche se il Catania cerca di sorprendere un Milan poco tonico. I rossoneri cercano di far valere classe ed esperienza ma senza mai creare problemi ad Andujar. Insomma, catanesi prudenti oltre ogni misura, perché il Milan non sembra in serata di grazia. Primi cambi: nel Catania Izco per Llama, tra i rossoneri Antonini per Zambrotta. La sostituzione fa bene ai siciliani che provano ad alzare il ritmo e ad aumentare il pressing. Nulla di trascendentale, anche se al 25' Spolli si ruitriova una palla da trasformare uin oro: la deviaione di testa è troppo debole. Al 29' Inzaghi prende il posto di Borriello, con il compito di creare più profondità. Poco o nulla. Così nella medicorità ad alzare il tasso qualitatvo ci prova Huntelaar che rileva Flamini. Ecco quindi una sorta di 4-2-4, in realtà poco credibile e con il fiatone. Atzori lancia invece Potenza al posto di Mascara per rinforzare la difesa. Ma il vento gira quando meno te lo aspetti. Al 93' Inzaghi appoggia al limite per l'olandesino che di sinistro batte Andujar, beffato un minuto dopo da uno splendido pallonetto ancora dell'orange. L'oggetto misterioso si è tolto finalmente la maschera.

Gaetano De Stefano

Borriello voglia di Milan: ma c'è anche la Nazionale

Chiamatelo SuperMarco. Quando gioca Borriello il Milan vola e non solo per i suoi gol ma anche per la mole di lavoro espressa dal bomber che crea spazi e mette in palese difficoltà le difese avversarie. E il bomber napoletano vorrebbe tanto che questa sua splendida planata lo possa condurre non solo a vincere qualcosa d’importante con il Milan ma anche ad atterrare, pregiato incomodo, anche in Sudafrica al seguito della Nazionale di Lippi. «Sono convinto che, con la salute, e riuscendo a fare bene 5- 6 mesi di fila, posso ancora sperare» aveva detto il bomber napoletano, in un’intervista rilasciata al Corriere dello SportStadio un mese fa. Gli avversari da battere, su questo fronte, sono il discusso (ma non discutibile...) Amauri e il desaparecido Toni che vorrebbe ritrovare, grazie probabilmente alla Roma e alle magie di Totti, la strada azzurra considerato il fatto che l’avventura al Bayern sta assumendo contorni e contenuti grotteschi e poco produttivi.

POKER - Ma Borriello c’è e si vede. Ha lanciato la sua nuova sfida, dopo aver vinto quella per la conquista della titolarità nel Milan, per riappropriarsi della maglia azzurra. E il suo personalissimo score stagionale è già importante e pregiato. Soprattutto sta salendo in maniera esponenziale la considerazione che Leonardo ha di lui. In 10 gare (7 quelle dall’inizio, in 3 è subentrato) giocate da Borriello sulle 18 complessive finora disputate dalla squadra rossonera, il Milan ha vinto 6 volte, pareggiato 3 e perso una sola. Nelle 8 partite dove l’attaccante napoletano ha marcato visita lo score è decisamente diverso: 3 successi, altrettanti pareggi e 2 sconfitte. Borriello ha totalizzato in campo 655' e i suoi 4 gol (uno in Champions League, il primo della sua carriera) finora segnati sono stati spalmati alla media di uno ogni 164'. Inoltre il bomber ha confezionato anche un assist per Seedorf (Milan- cagliari 4- 3). Lippi sta aspettando (dovrebbe essere certificato entro la fine di marzo) il passaporto italiano di Amauri che non ha disputato una sola sfida per la qualificazione mondiale e, a maggior ragione, il cittì potrebbe valutare con altrettanta attenzione il campionato di Borriello. Che sta dimostrando in questa sua seconda annata milanista (la prima di ritorno nell’estate 2008 dal Genoa è stata più che mai sfortunata) di essere un attaccante forte e completo, di grande aiuto per la squadra e prolifico davanti alla porta.

Corriere dello Sport - Calciomercato.com

Dalla Francia: Milan, nuova ipotesi di cessione

Sembrava sedata in maniera forte la voce di una probabile cessione del Milan da parte di Berlusconi, ma evidentemente l'effetto è stato solo temporaneo. Stamane Tuttosport, riporta un rumors "made in France", clamoroso o forse di più. Lo scenario non sembra poi così "ipotetico". Berlusconi avrebbe ottenuto dal Premier israeliano Olmert, il contatto telefonico di Avram Grant ex tecnico del Chelsea, ora al Portsmouth. L'idea non è quella di ingaggiare il mister, ma di invitarlo a far da mediatore con un importantissimo gruppo di comunicazione israelo-americano. Il piano sarebbe stato studiato ad una cena tra Grant e Galliani nel post. di Milan-Real Madrid, nella quale il duo avrebbe pianificato il tutto. Nelle ore a seguire l'A.d. del rossonero, smentì in maniera decisa specificando che la visita era a puro titolo di amicizia. Il Milan non è in vendita, per Berlusconi rappresenta molto di più di un affetto, ma se investitori seri e motivati si facessero avanti, non sarebbe da escludere alcun colpo di scena.

Milan News

Malumore Milan con gli arbitri Uefa

Col Real e col Marsiglia qualche errore di troppo



Malumore è una parola d'attualità a Milanello. Dopo quelli di Kaladze, Inzaghi e Gattuso, che ieri ha incontrato Galliani senza ricevere le attese assicurazioni sul suo impiego prossimo venturo, la stessa società ha la luna storta per gli errori arbitrali che in Europa hanno rischiato di compromettere il cammino dei rossoneri. E nei prossimi giorni avverrà un contatto con l'Uefa giusto per chiedere un po' più di attenzione.

Sportmediaset

sabato 28 novembre 2009

Scelte chiare, ma difficili

'Io mi auguro che siano tutti arrabbiati con me e abbiano voglia di giocare. Dopo scelgo io'. Così Mister Leonardo alla vigilia del Catania. L'identità di gioco ora è chiara, le conseguenze sono scelte, non bocciature.

MILANO - Ecco le dichiarazioni di espresse questo pomeriggio da Mister Leonardo, nella conferenza stampa della vigilia a Milanello:

SULLA PARTITA CONTRO IL CATANIA: 'Innanzitutto dobbiamo capire come giocheranno, non so se succederà anche con il Catania, ma molte altre squadre hanno cambiato per giocare contro di noi. Sinceramente non so come si disporranno in campo. Comunque si tratta di una squadra veloce, aggressiva, con giocatori dinamici, che fanno pressing. E' una squadra contro la quale dovremo fare molta attenzione: la sua posizione in classifica non rispecchia molto quello che è il modo di giocare del Catania'.

SULLE DICHIARAZIONI DI GATTUSO E SULLA NECESSITA' DI FARE DELLE SCELTE: 'Io con Gattuso parlo sempre: ieri, oggi, in passato, sempre. Tra noi cerchiamo di essere sempre molto chiari su tutte le nostre sensazioni. La prima cosa che spero è che guarisca presto, solo così potremo fare altri discorsi. La cosa fondamentale è stare bene. Prima pensiamo alla sua guarigione, poi alle partite. Io chiedo disponibilità massima e condizione assoluta. Gattuso sta piano piano crescendo nel suo lavoro fisico ma sente ancora un po' di dolore e questa cosa lo blocca. Lui è qui da 11 anni, è vero, ed è normale avere dei momenti di riflessione, li ho avuti anch'io da giocatore. Basta parlarsi chiaramente come facciamo noi. Gattuso non era titolare perchè lo chiedeva ma perchè lo meritava. Se tutti stanno bene devo scegliere: tutti capiscono la situazione e rispettano le scelte. Non si tratta di bocciature, ma di scelte. La stessa cosa successa a Gattuso è accaduta ad Inzaghi, Ambrosini, Seedorf ecc. La critica più importante al Milan che si faceva all'inizio era che la squadra non aveva identità, che c'era troppo turnover. Oggi che l'identità c'è si dice che non si fa turnover, e si critica anche questa situazione. La verità è che tutti hanno giocato, sia prima sia in questo momento. Io sono tranquillo nelle mie scelte, poi è naturale che un giocatore importante si lamenti, ma credo che in tutti ci sia una coscienza di quello che stiamo facendo. Io mi auguro di avere tutti in condizione. Perciò, Gattuso, ti dico: 'la mia richiesta è torna quanto prima e vedrai che poi le cose saranno diverse'. Quello che ha detto Gattuso io lo sapevo già prima. Ma credo che ora ci sia una cosa più importante, cioè che si riprenda, perchè è l'unica cosa che conta: giocare. Poi, se quello che ha in testa come dite voi è di voler andare via, cercherò di convincerlo a non farlo perchè, come ha detto lui, si tratta di Rino Gattuso. Comunque qualsiasi cosa verrà decisa in modo molto tranquillo. Non mi hanno stupito le sue dichiarazioni, arrivate proprio nel momento del suo infortunio, perchè lo conosco bene: la stessa grinta che lo fa essere Gattuso è quello che lo fa parlare nei momenti difficili'.

SU INZAGHI, HUNTELAAR E LA CONCORRENZA IN ATTACCO: Oggi giochiamo con un centravanti solo e quindi in attacco c'è una concorrenza un po' più ampia. Ma anche Huntelaar in questo modulo ci sta molto bene, anzi, può favorire sue caratteristiche. Huntelaar e Inzaghi sappiano che fanno parte del nostro progetto, in ogni momento. Klaas sta recuperando molto bene, Pippo sta bene e Borriello sta molto bene: sono scelte difficilissime. Questa è la parte più complicata del mestiere di allenatore: vedere come stanno i giocatori e fare delle scelte'.

SULLA PRESUNTA MANCANZA DI MOTIVAZIONE DI CHI GIOCA POCO: 'Siamo partiti da una situazione in cui dovevamo ritrovare i giocatori e farli crescere. Oggi Abate, Antonini e Kaladze sono più forti di quando è cominciata la stagione. Pippo oggi sta meglio dell'anno scorso. Purtroppo la concorrenza oggi è più forte, ma questa è una cosa che fa piacere a un allenatore. Io mi auguro che siano tutti arrabbiati con me e che abbiano voglia di giocare. Dopo scelgo io. Io annuso una voglia di giocare, non i malumori. Poi è naturale lamentarsi all'esterno, l'ho fatto anch'io da giocatore. La rabbia di chi non gioca è molto simile'.

SUI MANCATI CAMBI IN MARSIGLIA-MILAN: 'Non è vero che non faccio mai cambi, è successo in quasi tutte le partite di aver fatto tre cambi tranne che nell'ultima, perchè in campo c'era un certo equilibrio. Abbiamo sofferto in occasioni molto chiare, avevamo un nostro equilibrio. Quando soffri, cosa fai, attacchi di più o difendi di più? Io non lo so, sono cose molto soggettive. Flamini non era al 100%. Potevamo cambiare Pippo per Borriello ma in quel momento non potevamo per il gioco che stavamo esprimendo. Altri cambi avrebbero tolto equilibrio e tutto sarebbe stato più complicato. Cambiare per cambiare non serve a niente, bisogna mantenere un equilibrio, le rivoluzioni non servono. Io credo che i giocatori questo lo capiscano e credo anche che ci siano ancora tante partite, per cui per forza dovremo utilizzare tutti'.

SULL'ASSENZA DI PIRLO E SUL MODULO: 'Pirlo è un punto di riferimento importante anche per il modo in cui giochiamo adesso, ma credo anche che il modo di giocare ormai sia entrato un po' in tutti, quindi non sarà un problema trovare un'alternativa. Quando cambiano gli interpreti cambiano anche le caratteristiche ma l'idea è mantenere il nostro modo di giocare. Abbiamo già assorbito il sistema, non credo ci sarà alcun problema. Un domani giocare con Gattuso-Ambrosini (o Flamini) e magari Pirlo più avanti al posto di Seedorf? Non dall'inizio ma è già successo. Si possono fare tante cose, non abbiamo esaurito le possibilità, che saranno utilizzate nel momento in cui si renderanno necessarie'.

SULL'ALTERNATIVA A MASSIMO ODDO: 'Possiamo giocare con Abate in quel ruolo, ma ci sono anche altre soluzioni. Lui e Zambrotta possono giocare sia a destra sia a sinistra. Credo però che domani non faremo incroci ma utilizzeremo la soluzione più automatica'.

SUGLI INFORTUNATI: 'Bonera migliora, ha fatto già due allenamenti con la squadra. Vedremo la prossima settimana se farlo giocare con la Primavera o comunque in un qualcosa di simile a una partita. Anche Jankulovski è inserito in questo programma di avvicinamento graduale alla partita'.

SU RONALDINHO: 'Ha trovato un suo modo di giocare, ora gli chiedo di mantenerlo'.

SU PATO: 'Capita a tutti di essere meno incisivo in una partita. Non ho nessuna preoccupazione'.

SU ADYIAH: 'E' un giocatore veloce, bravo sul breve. Deve crescere, deve adattarsi a un calcio nuovo e pian piano deve inserirsi nel gruppo. E' un investimento per il futuro'.

SU BECKHAM: 'Dal 28 dicembre sarà con noi. Ci ho parlato il giorno prima della finale Mls. E' tranquillo e felice di tornare'.

A.C Milan

Milan Convocati per Catania

Sono 20 i convocati di Leonardo in vista della trasferta di Catania. L'elenco: Dida, Roma, Storari; Antonini, Favalli, Kaladze, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta, Abate, Ambrosini, Flamini, Seedorf, Strasser, Borriello, Di Gennaro, Huntelaar, Inzaghi, Pato, Ronaldinho.

Calciomercato.com

Milan, tre nomi se parte Gattuso

Caccia all'eventuale sostituto di Rino

Mariga

All'indomani delll'incontro tra Rino Gattuso e Adriano Galliani, che si è chiuso con un rinvio della decisione a fine anno, il Milan ha cominciato a muoversi alla ricerca di eventuali sostituti di Ringhio. Nel mirino del club rossonero ci sono tre giocatori con caratteristiche diverse. Mariga, seguito da tempo, è l'uomo in cima alla lista degli emissari di mercato del Milan. Le alternative sono Fabio Simplicio del Palermo e Ledesma della Lazio.

Tre nomi, dunque, un'eredità, quella di Gattuso, ma anche tre diverse soluzioni per Leonardo. Già, perché gli uomini finiti sotto le luci milaniste non sono esattamente dei vice-Ringhio. Non lo è, almeno, Ledesma, regista puro (e inamovibile titolare) nella Lazio di Rossi e, ora, escluso di lusso (da Lotito) tra i biancocelesti di Ballardini. E non lo è neppure Fabio Simplicio, giocatore più versatile di Gattuso, con maggiore propensione agli inserimenti offensivi e tecnicamente più dotato.

In questo senso, quindi, l'uomo più vicino, come caratteristiche, al Rino milanista è McDonald Mariga, 22enne kenyota in forza al Parma. L'uomo giusto, a conti fatti, se non vi fossero almeno un paio di contoindicazioni: 1 - Ghirardi è disposto a cederlo ma vuole inserire nella trattativa l'affare Paloschi, giocatore in comproprietà con il Milan e che il Milan vorrebbe riprendersi a fine campionato; 2 - Mariga è un incontrista puro, alla Gattuso per intenderci, ma in quel ruolo tutto sommato Leonardo è coperto con Ambrosini e Flamini. Abbondanza, tra l'altro, che porterebbe all'esclusione di Ringhio dai titolari. Non è perciò da escludere che il tecnico milanista preferisca un regista come Ledesma, buono per far rifiatare Pirlo.

Per questo motivo i rossoneri sondano terreni differenti. E per questo motivo, al momento, nulla può essere escluso. Nemmeno che, ad esempio, il Real Madrid non venga incontro a Galliani con un'offerta irrinunciabile: sul piatto Florentino Perez potrebbe perfino mettere uno tra Gago e Guti. Roba grossa, insomma...

28 novembre 2009 - Sportmediaset

Kaladze: "Gattuso resterà"

Il difensore del Milan Kaladze (32) intervistato da "7 Gold" in occasione di una serata a scopo benefico, fa il punto sull'attuale condizione dei rossoneri: "Sono contento per la squadra, perche' non abbiamo iniziato benissimo la stagione, ma ora la sta bene fisicamente, mentalmente e, per come siamo messi in classifica, dobbiamo continuare così". In seconda battuta spiega la sua situazione fisica: "L'infortunio e' alle spalle, ho ricominciato a giocare qualche partita, non tante, sono contento di quello che ho fatto". Inevitabilmente poi l'argomento devia su Gattuso, del quale il n.4 milanista, ha una visione piuttosto chiara. "Comprendo il suo sfogo, ma sono sicuro che resterà in rossonero".

Milan News

Pato: «Niente Ferrari, io sono tutto Milan e famiglia»

«Tra 5 anni sarò ancora qui con tanti trofei in più. Non mi piace perdere,nemmeno alla Playstation.Credo in questa squadra tutta all’attacco. «La prima volta che ho visto. Leonardo avevo 16 anni. Mi disse di aspettare a lasciare il Brasile»

MILANO — Arriva in tuta, con l’aria stropicciata di chi si è appena alzato dal letto. All’anulare sinistro porta un anello con un tale pavé di brillanti da far morire d’invidia ogni donna con età superiore ai 5 anni («È la fede! Guardi dentro, c’è la data e il nome di Sthefany»). Ha 20 anni, ma vive fuori di casa da quando ne aveva 11. Da 26 mesi ha stravolto la sua vita, cambiando continente, lingua e abitudini. Alexandre Rodrigues da Silva, detto Pato, appartiene alla generazione criticata daMourinho («I giovani di oggi pensano solo alla Ferrari»). Lui, dall’altra parte del Naviglio, dice la sua sull’argomento.
«Io ho una moglie e ho il progetto di costruire una bella famiglia. Ho 20 anni e questo mi interessa al momento».

Come si gestisce la pressione alla sua età quando si è un fuoriclasse in un top club?
«Bisogna avere la testa, fare le cose giuste, ascoltare i consigli di chi ti sta vicino».

D’accordo, ma il rischio di perdere l’equilibrio esiste. Lo ha confessato anche Adriano, quando ha spiegato le origini della sua depressione.
«Ognuno di noi si porta dietro la sua storia. Io ho avuto un padre che ha lavorato e fatto immensi sacrifici per me, i miei fratelli e mia mamma. Faceva il topografo, si svegliava presto la mattina per andare nei paesi vicini. Usciva di casa alle 5 e io dormivo. Rientrava la sera tardi e io già mi ero addormentato. Ecco, io ora mi impegno per ripagarlo di tutti gli sforzi compiuti: adesso imiei possono fare i viaggi che desiderano o fermarsi in Europa per tutto il periodo che vogliono».

Cosa risponde a Mourinho che ha detto: «Se Balotelli è milanista, allora Pato è interista»?

«Non sono interista, io sono colorado».

Cioè?
«Io non sono tifoso dell’Internazionale, ma dell’Internacional di Porto Alegre. E in Brasile chi tiene per quella squadra si chiama colorado».

Cambiamo argomento. Prima di venire in Italia, le era mai capitato di giocare con una squadra dal modulo così offensivo?
«Non si possono fare paragoni. In Brasile mica si tende a difendere così tanto. Con questo schema noi rischiamo qualcosa dietro ma facciamo tanti gol. E con questo modo di giocare siamo messi bene sia in campionato che in Champions League».

Leonardo per lei è più di un tecnico?
«Mi ricordo quando ci siamo visti per la prima volta. Era all’aereoporto di Rio e io stavo tornando da una partita della nazionale under 16. L’avevo riconosciuto ma ero imbarazzato, non volevo salutarlo per primo. Lui mi diede una pacca sulla spalla».

E...
«E mi disse di non andare via troppo presto dall’Internacional. Già si parlava dell’interesse di qualche grande club europeo. Dopo qualche tempo spuntò l’offerta del Milan».

Senza Kaká, è lei l’uomo immagine del Milan. Pesa questa responsabilità?

«Non sono il nuovo Kaká. Io sono lo stesso di prima, devo solo fare il mio lavoro».

D’accordo, ma il Milan per tenerla ha rinunciato a una montagna di quattrini da parte del Chelsea.
«Ho visto, ma da poco ho firmato un nuovo contratto».

Giusto, fino al 2014. Come e dove si immagina fra cinque anni?
«Mi vedo qui a fare ancora un’intervista (ride, ndr). Sarò lo stesso di adesso, ma con tanti trofei in più che spero nel frattempo di aver vinto con il Milan».

E se il Chelsea si rifacesse sotto?
«Sto bene qui».

Gattuso soffre.

«Lui è una grande persona dentro e fuori dal campo. È un esempio per tutti».

Che cosa gli consiglia?
«Quando sarà al cento per cento ricomincerà a giocare, io sono qui per giocare con lui. Ma il futuro non lo conosco».

Il suo difetto?
«Non mi piace perdere, nemmeno alla Playstation».

Il suo pregio?
«So essere un amico, sono una persona leale».

Come è cambiata la sua vita dopo il matrimonio?
«In due stiamo benissimo, andiamo sempre al cinèma (rigorosamente con l’accento sulla 'e', ndr)».

Ci sono più possibilità che fra un anno aspettiate un bambino o che Sthefany, star televisiva in Brasile, cominci a lavorare in Italia?
«Pensiamo all’oggi, il futuro lo decide la vita».

Devastanti in attacco, talvolta in affanno dietro. Dove può arrivare questo Milan?
«Siamo una bella squadra, ci divertiamo, stiamo bene in campo, possiamo vincere tutto».


Monica Colombo - Il corriere della sera

Marina Berlusconi: "Stipendi giocatori assolutamente immorali"

"Ritengo certi stipendi di giocatori assolutamente immorali". Lo dice Marina Berlusconi, primogenita del presidente del Consiglio. "Se il calcio non vuole esplodere - continua - penso che sia necessario tornare alla ragione e che si metta un termine a certe follie". Quanto alle voci secondo le quali sarebbe lei a consigliare al padre di vendere il Milan, Marina Berlusconi afferma: "Sono stanca di ripetere che non e' vero".

Ansa

Ciao Rino, arriva Mariga

Il Milan scarica Gattuso, pronto ad emigrare. In arrivo il mediano del Parma

MILANO - Rino Gattuso e il Milan si dicono addio. Non è ancora ufficiale ma dopo 11 anni di trionfi con la maglia rossonera, il 31enne centrocampista calabrese a gennaio andrà a giocare in Inghilterra per conquistarsi una maglia da titolare in vista dei prossimi Mondiali del Sudafrica.

L'incontro con Galliani non ha risolto la situazione: le due parti sono troppo lontane. Gattuso non ha il posto assicurato in squadra nel 4-3-3 di Leonardo ma rappresenta solo la prima delle alternative. A Rino questo non va giù e, dopo i dissidi con la società relativi alla fascia di capitano, il suo futuro è ora segnato. Il Chelsea dell'amico Ancelotti e il Manchester City sono già pronte ad accoglierlo a braccia aperte, sia in prestito che a titolo definitivo. E anche il Milan, secondo 'Tuttosport', ha già pronta l'alternativa.

Si tratta del 22enne centrocampista africano del Parma McDonald Mariga. L'ex mediano dell'Helsinborgs piace da tempo alla dirigenza rossonera, che lo ha seguito con grande interesse nella sua esperienza in B con il Parma. Il roccioso mediano si sta confermando anche in questa stagione, nonostante alcuni problemi fisici. Titolare fisso nella Nazionale del Kenya, Mariga sarebbe un'alternativa perfetta a Pirlo o Ambrosini, anche se il Parma lo valuta non meno di 10 milioni di euro. Il gialloblu, seguito anche da Lazio e Fiorentina, sarebbe però un acquisto in linea con le esigenze di Leonardo e con i nuovi parametri della società.

Calciomercato.it

Milan: Gattuso via a gennaio

Gattuso 'ringhia' con l'arbitro

Dopo la sfuriata, il centrocampista ha fatto il punto della situazione in società. Il destino ormai è scritto. Ieri l'incontro con Galliani: alla riapertura del mercato sarà addio. Può andare da Ancelotti. Il contratto di Ringhio scade nel 2011 ma non sarà rispettato: giocherà in Premier e oltre al Chelsea c'è il City. I rossoneri sondano il mercato italiano per le alternatove. Piace Simplicio, in corsa anche Ledesma. (Corriere dello sport)

Gattuso: è rottura!
Il centrocampista ha ribadito la propria insoddisfazione. Incontro con Galliani che potrebbe puntare su Mariga del Parma. Tra un mese le due parti si rivedranno ma a gennaio è quasi certo l'addio. Il Milan da tempo segue il gialloblù. (Tuttosport)

Milan-Gattuso: Decisione rinviata al 2010
Ieri un breve incontro nell'ufficio di Galliani. Il ct Lippi ha chiamato Rino per tranquillizzarlo. (Gazzetta dello sport)

Calciomercato.com

venerdì 27 novembre 2009

Concluso il summit Galliani-Gattuso in sede

Si concluso da pochi minuti il summit tenutosi presso la sede del Milan in via Turati 3 a Milano tra l'Amministratore Delegato del Milan, Adriano Galliani, ed il centrocampista rossonero Gennaro Gattuso. Secondo quanto trapelato, le parti si sarebbero ripromesse di rivedersi a Gennaio per decidere se continuare o meno la storia che lega il centrocampista al Milan dal Giugno del '99. In particolar modo, Rino avrebbe detto di voler aspettare le prossime 5-6 partite prima di un nuovo incontro con la dirigenza. Ricordiamo che Gattuso è seguito con insistenza da Chelsea, dove potrebbe ritrovare il suo vecchio maestro Carlo Ancelotti, Manchester City e Manchester United.

Milan News

Oddo ha fatto crack: fuori almeno 2 mesi

Brutta tegola per Leonardo e per Massimo Oddo. Quella che sembrava una contrattura al gluteo si è invece rivelato uno strappo alla coscia sinistra che costringerà il laterale rossonero a stare fuori almeno due mesi. Oddo, da quanto si è visto dalle immagini televisive, ha sentito subito un forte dolore, come si è letto anche dal labbiale del giocatore inquadrato in panchina durante i primi accertamenti, ed ha subito abbandonato la sfida contro l'Olympique Marsiglia.

Milan News

Oddo si ferma: due settimane?

Mercoledì sera ha rimediato un risentimento ai flessori della coscia sinistra

MILANO – E ora è emergenza in casa rosso­nera in vista di Catania. Allo squalificato Pirlo e al già infortunato Gattuso, infatti, si è aggiunto pure lo stop di Oddo, che merco­ledì sera ha rimediato un risentimento ai flessori della coscia sinistra. Solo oggi ver­ranno fatte le valutazioni del caso, ma, ieri a Milanello, l’ex laziale zoppicava visibil­mente, perciò non è da escludere che debba ri­manere fermo per alme­no un paio di settimane. Se l’assenza di Oddo ver­rà risolta, come contro il Marsiglia, con l’inseri­mento di Abate (al mo­mento favorito su Anto­nini) è a centrocampo che le scelte di Leonardo sono obbligate. In Sicilia, infatti, al fianco di Ambrosini ci sa­rà Flamini, che non parte titolare da un me­se: Chievo- Milan del 25 ottobre. Anche il francese, seppur in misura minore rispetto a Gattuso, è un altro degli elementi penaliz­zati dal modulo offensivo varato da Leonar­do.

ADDIO TURN-OVER -
Ma oltre a mutare il vol­to del Milan, rispetto all’inizio della stagio­ne, il tecnico brasiliano ha sostanzialmente abbandonato pure il turn-over, con la conse­guenza che diversi giocatori, mercoledì se­ra, hanno avvertito chiaramente la stanchez­za.
«Il Marsiglia ha avuto due giorni in più di riposo» , hanno fatto notare in coro Bor­riello e Zambrotta. Tra i rossoneri, però, l’ele­mento apparso in mag­giore difficoltà è stato Pirlo, costretto a inter­pretare il ruolo del me­diano puro non aven­done le caratteristiche.
Normale che poi ne ri­senta dal punto di vista fisico. Ecco perché la squalifica di domeni­ca non deve essere accolta con rammarico, ma semmai come l’occasione per un merita­to riposo. Tanto più che, dopo Catania, non ci saranno impegni infrasettimanali.

RECUPERI VICINI –
Intanto, per la prima vol­ta da diversi mesi a questa parte, Bonera ha completato un intero allenamento con i com­pagni.
Il difensore si giocherà con Abbiati il posto da fuoriquota per il match che la Pri­mavera rossonera disputerà domani contro l’AlbinoLeffe. Non sarà dunque a disposizio­ne di Leonardo per il Catania, ma ci sono buone probabilità che lo sia per la Sampdo­ria, il 5 dicembre. E arrivano buone notizie pure da Jankulovski. A 4 settimane dalla ri­mozione della placca dalla caviglia, il ceco può essere considerato recuperato dal punto di vista fisico. Ora, però, il laterale mancino dovrà svolgere una sorta di mi­ni- preparazione, in mo­do da raggiungere la mi­gliore condizione. Già la prossima settimana, comunque, dovrebbe rientrare in gruppo.
AL LAVORO –
Da lunedì c’è un volto nuovo a Milanello. In attesa del suo tesseramento previsto per il mercato di gennaio, infatti, il giovane ghanese Adiyah ha già cominciato ad allenarsi con i nuovi compagni.
Pietro Guadagno - Corriere dello sport

Niente Catania per Gattuso

Non farà parte della comitiva del Milan che raggiungerà domani Catania, il centrocampista Gennaro Gattuso. Il giocatore infatti si sta allenando in questi minuti a parte a Milanello facendo anche piscina. Gattuso non ha ancora recuperato dall'infortunio che lo ha costretto a saltare diverse partite. Al Massimino nel posticipo serale della 14ma giornata ci sarà spazio per Flamini mentre Bonera e Oddo sono in via di recupero.

Itasportpress

Esclusivo agente Gattuso: "Milan? Tutto scorre!"

Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Claudio Pasqualin agente del centrocampista rossonero

MILANO - Per undici anni l'anima del Diavolo è stata lui: Gennaro Gattuso. Con la sua proverbiale grinta ha guidato da centrocampo i suoi rossoneri verso i più importanti trofei, contribuendo a far del Milanil club più titolato al mondo. Poi per via di un infortunio, per qualche difficoltà di troppo, il campione del mondo di Corigliano Calabro, si è ritrovato in panchina. Una situazione che Gattuso non riesce a digerire. 'Ringhio' ieri è esploso in un violento e sincero sfogo: si è lamentato di non essere più titolare nel Milan ed ha minacciato, se qualcosa non dovesse cambiare, di fare le valigie. Gattuso ha rivelato di voler incontrare quanto prima l'ad rossonero Galliani per parlare della situazione. "Non ho sentito Rino oggi - ha detto in esclusiva a Calciomercato.it Claudio Pasqualin agente del centrocampista calabrese - ma so che fra lui e Galliani c'è un rapporto molto franco e leale. Alla luce di questo colloquio vedremo. Io al momento non voglio dire nulla di più: ha già parlato Rino". Teoricamente il vis a vis fra Gattuso e il dirigente rossonero potrebbe sancire perfino un divorzio immediato:"Al momento non si può eslcudere nulla. Tutto evolve: quello che è vero oggi è falso domani. Non c'è nulla che è dogmaticamente immobile. Come diceva Eraclito 'panta rei' tutto scorre". Alcuni rumors hanno rivelato di un interesse del Manchester City per 'Ringhio'. "Se sono arrivate delle offerte non vengo a dirlo. Delle proposte le ho ricevute, è implicito nel mio lavoro di procuratore essere ricettivo a qualsiasi cosa. Comunque non è un argomento da trattare pubblicamente".

Calciomercato.it

Effetto Kakà: Gattuso un peso per i milanisti

Uno scorre il primo sondaggio effettuato da SS24 e si chiede: perchè mai i milanisti hanno abbandonato Rino Gattuso? É sempre stato un simbolo del tifo rossonero, ha incarnato il temperamento più generoso dell'epoca legata a Carlo Ancelotti, è stato trasformato, per contrasto, nell'obiettivo dichiarato dei cori ostili, eppure ha raccolto scarsa solidarietà presso la tribù dei rossonero. Anzi la sua condotta è stata aspramente criticata. E l'ultimatum spedito simbolicamente a Leonardo oltre che a Galliani, è stato respinto con un «che vada pure» francamente inatteso. Se poi a quel dato, si aggiungono i messaggi arrivati dentro il cuore operativo di milan-channel, beh allora si capisce che il fenomeno è molto più esteso e va quindi studiato ed analizzato, capito insomma. Non si può liquidare la questione con la semplice espressione: nel calcio non c'è riconoscenza. No, non è così.

All'origine di questo stato d'animo del popolo milanista, c'è indiscutibilmente l'effetto Kakà. Con la partenza del fuoriclasse brasiliano, i tifosi del Diavolo hanno perso il loro fiore all'occhiello, il ragazzo simbolo, il campione da tutti invidiato. É come se uno di noi fosse stato piantato, all'improvviso, da Monica Bellucci. C'è da perdere la testa e anche la fiducia nel genere femminile. Qualunque altra donna verrebbe considerata una perdita discutibilissima. Così è successo ai milanisti. Da quel giorno, hanno prima vissuto la partenza di Ricky come un lutto autentico, quindi sono diventati cinici e spietati e hanno cominciato a pensare che nessuno sia più indispensabile. Vuole partire Pirlo per il Chelsea? Si accomodi pure, per carità.

Nei confronti di Gattuso, infine, hanno agito da detonatore, due episodi: 1) gli infortuni capitati in Nazionale che hanno sottratto al Milan le migliori risorse del centrocampista; 2) la frase, non esattamente felice, «io sono Gattuso e non posso giocare solo quando un mio compagno è squalificato», intesa come rinuncia al bene collettivo e difesa disperata dell'interesse singolo, personale.
C'è infine un episodio che ha lasciato il segno sulla carne viva di Gattuso e che è stato vissuto dai milanisti come un grande pasticcio. É quanto accaduto nel derby di andata. In quella circostanza Gattuso finì ko, chiese di uscire, Seedorf tardò a scaldarsi e ad entrare, così Rino fu costretto a rientrare in campo provocando il rigore del 2 a 0 e infine,firmando un intervento in contrasto scivolato su Sneijder che gli costò il secondo cartellino giallo e quindi l'espulsione. A quel punto il Milan rimase in dieci e disse addio ai sogni di rimonta. Sul piano personale i due, da quella sera, non si sono più chiariti: ognuno è rimasto della propria idea. Rino convinto che Clarence sia stato troppo indolente nel prepararsi alla sostituzione, l'olandese convinto che le esternazioni dell'italiano agli amici giornalisti lo abbiano messo in cattiva luce.

Perciò l'esito del sondaggio è vorevole a Rino che pure meriterebbe ben altro trattamento.

Franco Ordine - Il Giornale

Milan, il gioco delle tre carte: Dominguez, Adiyiah e Krasic

Il Milan a dispetto di quanto affermato nei giorni scorsi da Galliani, è iper attivo sul mercato. In via Turati si sta studiando la tattica del "gioco delle tre carte", ovvero si cerca di pianificare una mossa per rinforzare al massimo la rosa, senza dover rinunciare agli obiettivi prefissati da tempo. Nelle scorse ore dopo aver parlato con la Juve (tiratasi fuori dalla corsa), Sivori agente dell'italo-argentino Dominguez, pare abbia avuto un incontro con la dirigenza rossonera. Il 28enne attaccante del Rubin, a gennaio si libererà a parametro zero, Galliani che cerca elementi a prezzo equo e utili alla causa, pare abbia dato assenso al manager per intavolare una trattativa. Il passaporto comunitario in possesso di Alejandro, non preclude l'arrivo di un giocatore "extra" (Adiyiah già si allena con i rossoneri da qualche tempo). Potrebbero però esserci dei temporanei colpi di scena, da quì alla riapertura del mercato. In via Turati, ipotizzano una mossa che ha già avuto un precedente positivo (Juve-Livorno-Mutu). Spinelli da tempo segue il giovane ghanese acquistato dal Milan, per sua ammissione ci fù anche la voglia di vestirlo amaranto, ma Galliani si è dimostrato più lesto, da quì l'idea. Il Milan starebbe pensando di non tesserare subito il ragazzo, concedendo l'ingaggio del talento al Livorno, mossa che potrebbe soddisfare tutti. I toscani potrebbero contare su forze fresche in vista della corsa alla salvezza, i rossoneri si troverebbero un giocatore "svezzato" e già pronto per la serie A, in più potrebbero riempire a gennaio la casella di extracomunitario, con un altro giocatore in orbita rossonera. Milos Krasic. Ad oggi è un'ipotesi che potrebbe realizzarsi, ma pur sempre ipotesi, giusto però non trascurarla. Il biondo esterno in forza al CSKA, anche di recente ha manifestato la sua passione per i rossoneri, che tempo fa sembravano averlo già in pugno per circa 15mln (voce che si rivelò un bluff). Stavolta emulando la mossa della Juve, potrebbe davvero concretizzarsi l'affare. Leonardo potrebbe contare su due esterni di sicurro valore, per poi aspettare la sessione estiva in cerca di un centravanti, aggiunto all'approdo in rossonero del ghanese Adiyiah.

Milan News

Milan, procuratore di Gattuso spegne le polemiche

Intervistato telefonicamente Andrea D'Amico, procuratore di Gennaro Gattuso, ci sembra d'obbligo chiedergli cosa succede tra il Milan e Gennaro, lui glissa dicendo che Gattuso è infortunato e non conferma le voci uscite in questi giorni sui giornali di un possibile divorzio. Spente le polemiche, parliamo di Champions e ci dice come alcuni suoi colleghi, di non aspettarsi la sconfitta della Juventus e che comunque tutto è rimediabile nel prossimo turno. Parlando poi di mercato, ci dice che è soddisfatto del suo assistito Riccardo Meggiorini al Bari e che come primo anno in serie A, sta facendo molto bene, essendo giovane.

Alessio De Silvestro- Tuttomercatoweb

Franco Baresi: "Milan, non farti scappare Gattuso"

Franco Baresi, ex capitano e bandiera del Milan, ha parlato ai microfoni di Itasportpress.it del prossimo impegno dei rossoneri di domenica sera contro il Catania e del "caso" Gattuso. "Sicuramente il Milan non troverà un ambiente facile in Sicilia -ammette l'ex capitano rossonero-, è noto a tutti il calore dello stadio Massimino. Il Catania viene da una buonissima prestazione contro il Palermo e ha bisogno di punti. Il Milan invece sarà un po' stanco dopo l'impegno di Champions contro il Marsiglia. I ragazzi di Leonardo forse avranno il tempo di recuperare le energie per fare bene al Massimino. L'inizio di stagione del Milan non è stato facile ma adesso hanno ritrovato entusiasmo e fiducia nei propri mezzi a cominciare da Ronaldinho. Quella di Catania sicuramente non sarà una partita semplice perché mi aspetto tanto dinamismo della squadra di Atzori. La sfida tra i sudamericani? Il Catania ha buoni giocatori ma il Milan può contare sul momento di forma di Pato e Ronaldinho".

"Gattuso non gradisce stare fuori? E' chiaro che non giocare non fa piacere a nessuno. Sono certo che Gennaro quando tornerà in forma verrà preso in considerazione da Leonardo. Chiede di andare via dal Milan? La squadra rossonera dovrà affrontare tante partite e non mancheranno occasioni di far giocare Gattuso. Sappiamo quanto è importante la sua grinta e la sua personalità, quindi io non lo farei scappare da Milano".

Antonino Bulla per ITASPORTPRESS

Clamoroso: Gattuso in cambio di Evra?

Clamoroso rumor di mercato in queste ore.
Si profila uno scambio importante tra Manchester United e Milan.
Gattuso, infatti, da sempre corteggiato dai "Red Devils", potrebbe decidere di trasferirsi in Inghilterra a giugno.
Il Milan, per lasciar partire il suo vice-capitano chiederebbe Evra, risolvendo così il "problema" terzino.
Trattandosi di giocatori di grande caratura non si può dire che sia un'operazione conclusa ma, se Gattuso decidesse di andare via tutto potrebbe diventare realtà.

Il Calciomercato.it

giovedì 26 novembre 2009

Milan, per Leonardo la grana Gattuso:"Dopo 11 anni o gioco o vado via"



Milano - Per Leonardo scoppia la grana Gattuso. "Io sono Rino Gattuso e non devo aspettare che qualcuno si faccia male per giocare": così il centrocampista del Milan ha commentato la sua situazione, chiarendo che ne dovrà presto parlare con la società. "Mi sento ancora forte - ha aggiunto - mi spiace non dimostrarlo, ma non accetto il pensiero di non essere più indispensabile. Andare via? Ci sono ancora 5-6 partite prima della pausa di Natale, devo parlarne con la società e con Galliani perchè non è bello dopo 11 anni giocare ogni tanto". Gattuso ha poi spiegato che "fino a quando non passa l’infortunio, le chiacchiere le spazza via il vento. Comunque sarei bugiardo a non dire che non sono contento per l’infortunio e per il poco spazio. Ho parlato con Leonardo - ha aggiunto - e non con Galliani ma ci sarà il modo e il tempo di parlarne. Sono al Milan da 11 anni, questa è casa mia e non lo dimentico. Ma sono sincero e, quando ho dei malumori, li dico".

Il Giornale

Milan, ancora voci su Drenthe

Si fanno insistenti le voci di un interessamento per Royston Drenthe da parte del Milan. Come riportato già ieri dalla redazione di MilanNews nella giornata di ieri, ulteriori conferme arrivano da Sport Mediaset e dalla Spagna. Infatti, per l'emittente spagnola Cadena Ser, per l'esterno olandese sarebbero pronti 6 milioni di euro, ma per averlo bisognerebbe battere la concorrenza della Juventus.

Milan News

Milan, il rumeno Gavrilas nei piani rossoneri

George Gavrilas (19), portiere rumeno proveniente dall'Unione di Dej, secondo quanto sostiene Itasportpress, è un obiettivo di mercato del Milan nonostante il giocatore potrebbe formalizzare nei prossimi giorni il trasferimento in prestito all'Astra Ploiesti, allenata dall'ex giocatore della Juventus, Nicolò Napoli. Gavrilas era stato seguito lo scorso anno con grande interesse dai dirigenti del Milan tanto da averlo portato a Milanello in prova per tre settimane. Gabriel Weston, dirigente dell'Unione di Dej, aveva infatti confermato di aver avviato una trattativa con i dirigenti rossoneri e di aver sottoscritto un contratto preliminare.

Secondo indiscrezioni raccolte da Itasportpress.it in Romania, il Milan continua a monitorare il giocatore che potrebbe unirsi da giugno alla formazione Primavera. L'estremo difensore intanto è in prova all'Astra e potrebbe unirsi in prestito al club di Nicolò Napoli fino al termine della stagione. Gavrilas viene segnalato come uno dei migliori giovani portieri d'Europa e già a 17 anni aveva debuttato nella Liga II rumena.

Itasportpress

Milan, strada in discesa per Dominguez

Strada spianata o quasi per il Milan nell'affare Dominguez. Il trequartista del Rubin Kazan, nel mirino del club rossonero, si svincola a gennaio a parametro zero e potrebbe quindi rappresentate un grande affare per i rossoneri. Tanto più che ha passaporto da comunitario. L'unico avversario nella corsa al giocatore sarebbe il Valencia. La Juve, infatti, che aveva contattato il giocatore attraverso il suo agente Sivori, si sarebbe tirata indietro, così come la Fiorentina, concentrata soprattutto sulla ricerca di un difensore e di un centrocampista

Tuttomercatoweb

Zambrotta: "Sarà importante la prossima partita"

Queste le dichiarazioni rilasciate da Gianluca Zambrotta al termine di Milan-Olympique Marsiglia 1-1:

"Sarà importante la prossima partita contro lo Zurigo, bisognerà andare là per vincerla sperando poi di arrivare primi nel girone. Oggi forse siamo stati meno brillanti rispetto al solito e forse abbiamo subito un po' di più nella seconda parte. Il pareggio va comunque bene. Noi eravamo più in difficoltà anche perché l a stanchezza si è fatta sentire.
Borriello? Sta facendo bene, è un punto di riferimento per noi compagni, poi è comunque il mister che decide chi far scendere in campo. Anche Inzaghi e Huntelaar li vedo bene, stanno lavorando bene in allenamento, tutti vorrebbero sempre giocare e in questo momento abbiamo bisogno di tutti.
Adesso noi lotteremo con tutte le nostre forze, poi faremo i conti più avanti. La Fiorentina merita i complimenti per essersi qualificata con una giornata di anticipo e per le altre ci giocheremo tutto all'ultima giornata, vedremo cosa succederà."

A.C Milan.com

Huntelaar e Galliani a colloquio

Secondo quanto riportato da Telelombardia, nella giornata di Lunedì Klaas-Jan Huntelaar sarebbe stato avvistato in via Turati dove il "cacciatore" avrebbe parlato con Galliani del suo futuro rossonero e soprattutto della sua posizione nella rosa.

Il Calciomercato.it - Telelombardia

Bonera è tornato in gruppo

Seduta mattutina a Milanello per i rossoneri, il giorno dopo il pareggio con il Marsiglia in Champions League.

Dopo il riscaldamento in gruppo, i rossoneri che non hanno disputato ieri sera la gara dall'inizio hanno dato vita ad un lavoro di possesso palla. Poi, gli stessi giocatori hanno disputato una serie di partitelle sette contro sette su metà campo.

E' rientrato in gruppo Daniele Bonera, che ha fatto tutto il lavoro con i suoi compagni di squadra, partitelle comprese.

Marek Jankulosvki, invece, ha lavorato in palestra, poi sul campo per una serie di ripetute sui 100 metri, per poi rientrare ancora in palestra. La sua preparazione post-operazione procede bene.

Calciomercato.com

mercoledì 25 novembre 2009

Borriello: "Andremo a vincere a Zurigo"

Il gol del Milan è suo, ma non è bastato per ottenere i tre punti che avrebbero garantito il passaggio del turno al Milan. Marco Borriello guarda avanti in modo positivo. "Credo di aver fatto un'ottima gara, forse potevo sfruttare meglio un paio di occasioni. Però un pareggio non è da buttare, siamo usciti dal campo positivamente, in casa ci manca ancora qualcosina, vorrà dire che andremo a vincere a Zurigo". Il Milan regge a San Siro con difficoltà e questo è in controtendenza rispetto al passato: "In passato San Siro è sempre stato un nostro fortino, quest'anno facciamo fatica. Anche il fatto che loro hanno giocato venerdì e noi domenica si è visto, loro hanno fatto un bel finale ci hanno messo un pò sotto" ha detto Borriello che è uno dei più continui del Milan delle ultime settimane. "Vivo questo periodo tranquillamente, sono contento di essere tornato a giocare, in un mese e mezzo mi sto ritagliando il mio spazio, sto giocando, segnando, da quando sono tornato la squadra non ha mai perso, sono felice anche per la stima del mister e dei tifosi, adesso quando entro in campo lo sento che mi acclamano un pò di più".

Milan News

Tim Cup, sarà Milan-Novara

Ha dell'incredibile quello che è successo all'Artemio Franchi di Siena nel tardo pomeriggio di oggi. Il Novara, squadra di Lega Pro Prima divisione si è imposta per 2 a 0 sui bianconeri di Alberto Malesani e negli Ottavi di finale della Tim Cup affronteranno, a San Siro, il Milan. Il Novara è l'unica squadra di Lega Pro superstite in questa edizione della coppa nazionale.

Milan News

Per Oddo contrattura al gluteo

E', molto probabilmente, una contrattura al gluteo quella che ha colpito Massimo Oddo a metà del primo tempo del match con il Marsiglia. Il laterale abruzzese è sembrato fin dai primi minuti in condizioni non ottimali ed ha avuto non pochi problemi nel cercare di contrastare lo scatenato Niang. Domani a Milanello verranno effettuati degli accertamenti.

Milan News

Leonardo 'Una gara equilibrata'

Leonardo, a fine gara, ai microfoni della Rai commenta così il pareggio del suo Milan contro l'Olympique Marsiglia: "Siamo stati fortunati? No, ci hanno colpito in contropiede, proprio come abbiamo cercato di fare noi; nel secondo tempo la partita è diventata molto studiata, le due squadre si aspettavano a vicenda. E' stata una partita equilibrata".

Leonardo prosegue: "Borriello sta bene, non dobbiamo dimenticare che loro hanno giocato venerdì, noi domenica. Bisogna analizzare tutto. Ora ci giochiamo la qualificazione contro lo Zurigo, era meglio chiuderla oggi".

Poi su Gattuso e Inzaghi: "Ma chi ha detto che vanno via?".

Calciomercato.com

Brividi Milan con l'OM: 1-1. Ora sfida verità a Zurigo

La squadra di Leonardo non va oltre l'1-1 a San Siro: a Borriello replica Lucho Gonzalez. Nella ripresa la squadra di Deschamps si scatena e coglie due legni con Brandao e Diawara. Discorso-qualificazione rimandato alla gara contro gli svizzeri già eliminati

MILANO, 25 novembre 2009 - Un punto solo, mentre il Real Madrid vola a dieci ipotecando la vittoria nel girone. Il Milan non va al di là dellì1-1 contro il Marsiglia rimandando notizie sulla sua qualificazione all'8 dicembre quando affronterà fuori casa lo Zurigo. Risultato a conti fatti da accettare senza rimpianti, dopo il finale al fulmicotone dei francesi che sfiorano la vittoria con tanto di palo. Un risultato che è figlio dell'impostazione voluta da Leonardo con giocatori che sanno garantire la loro efficacia solo in fase offensiva, rischiando poi l'inverosimile in quella difensiva.

TORNA NESTA — Squadra folle e vincente infatti non si cambia. Leonardo si sta divertendo. L'ossessione del Brasile '82 ormai si è così impossessata di lui da non poterne più fare a meno. Al Marsiglia di Didier Deschamps oppone la stessa formazione che ha battuto il Cagliari, ma con una variante fondamentale: Nesta al posto di Kaladze. Per i francesi un avversario ben diverso da quello che vinse al Velodrome con una doppietta di Inzaghi. Ma Deschamps non bada a spese e rilancia con gli stessi crismi: velocità, pressing, raddoppi. Squadra alta e spesso sbilanciata, affida le sue giocate a un 4-3-3 con un tridente composto da Abriel, Brandao, Niang.

BUONE PREMESSE — Ma ad aprire le danze al 6' è il Milan con un'azione devastante. Bella la proiezione in area di Zambrotta che incontra sulla sua strada Mandanda; sulla respinta arriva Boriello, ma Diawara devia in angolo il violento tiro del centravanti. Bel biglietto da visita dopo alcuni minuti dedicati allo studio degli avversari. E' il Milan che piace a Leonardo. Così offensivo e sfacciato da trovare sull'onda dell'entusiasmo il gol del vantaggio. Borriello, che sembrava destinato alla panchina per lasciare posto a Inzaghi, irrompe in area al 10', si mangia Heinze e di piatto sinistro infila fra le gambe di Mandanda. Lo splendido gol meriterebbe ben altra considerazione da parte dei compagni rossoneri che, ben presto, spezzano l'equilibrio fra attacco e difesa.

DURA POCO — Chiedere a Niang: una saetta. Apre i corridoi; ci si infila dentro che è una bellezza; arma letale per la fragile retroguardia rossonera. L'allarme lo lancia e al 16', dopo avere saltato Oddo, spara dentro. Dida devia come può, ma sui piedi di Lucho che sfonda e pareggia. Al 19' ancora Lucho cerca la prodezza dalla distanza. Alto di pochissimo. E al 24' Dida para in due tempi il botto di Niang. Insomma c'è più Marsiglia, mentre il Milan ha l'affanno e deve anche sostituire Oddo per infortunio. E' il 28', tocca ad Abate. Abili le mosse di Deschamps che piazza i suoi come pedine su una scacchiera. Pato e Ronaldinho non trovano spazi, anche se Thiago Silva mette sui piedi di Borriello una palla strepitosa che va a sbattere su Mandanda, senza dimenticare al 38' il pallonetto di Pato che sfiora la traversa con la porta vuota.

RIPRESA— Stessi uomini. E cuore in gola. Il Marsiglia può permettersi di attendere e sfruttare le sue ali veloci nel contropiede, sfruttando la mancanza di collegamento fra i reparti rossoneri. Il Milan che ha bisogno dei tre punti come il pane per conquistare la leadership in classifica, alza il baricentro e affida il suo destino ai piedi di Ronaldinho. Il Gaucho macina gioco, dispensa palle, ma avrebbe bisogno dell'aiuto di altri solisti. Ma non è serata per Seedorf, tantomeno per Pirlo: flosci e poco ispirati. Magico al 16' il tacco splendido di Dinho che pesca Borriello: sinistro radente, ma poco potente che si perde a lato. E' il momento migliore dove occorre capitalizzare. Ma il Marsiglia impiega poco a capovolgere il fronte e al 20' sfiora il vantaggio con Brandao che scheggia la traversa da posizione ravvicinata. Deschamps al 21' cambia: dentro Konè per Lucho; mentre al 28' scocca il minuto di Ben Arfa (fuori Niang). Leonardo non si adatta e sbaglia. Il Marsiglia ci prova e spaventa San Siro. Il Milan invece è più sporadico, ma al 37' getta via la palla del 2-1. Al 38' il cross del solito Ronaldinho viene smorzato di testa dall'ariete per eccellenza Borriello; un errore pazzesco. Dietrofront ed è Abate a fare il miracolo spedendo in angolo la palla che Koné sta per calciare a rete. Ma arriva anche il palo di Diawara, a dimostrazione di quanto sia facile arrivare a Dida. Ma finisce 1-1. A Zurigo servirà usare la testa.

Gaetano de Stefano - La gazzetta dello sport

Milan, ag. Gattuso: ''Il suo passaggio alla Fiorentina? Fantacalcio''

Per sapere qualcosa di più sull'eventuale trattativa tra Milan e Fiorentina, Violanews.com ha contattato in esclusiva il procuratore di Gattuso, Andrea D'Amico che ha smentito ogni contatto: "Non avevo letto – dice – questa notizia, sinceramente posso dire che non corrisponde alla realtà perché noi non abbiamo mai parlato della passaggio di Rino alla Fiorentina, è fantacalcio. Mi piacerebbe parlare con chi mette in giro queste voci, le assicuro che non è vero. Andrà via da Milano? Su questo preferisco non rispondere anche perché non saprei cosa dire. C'è da valutare alcuni aspetti prima di poter parlare del futuro".

Viola News - Tuttomercatoweb

Milan: i suoi limiti sono diventati le sue armi

Due mesi fa il Milan colava a picco affondato dallo Zurigo. Il punto più basso di una stagione che stavamo già per incartare come fallimentare, così come il nuovo allenatore selezionato dall'establishment dirigenziale. Due mesi dopo c'è un Milan che attende una qualificazione anticipata e si propone come modello rivoluzionario di calcio contro tutti gli schemi consolidati. Tutto quello che c'è stato in mezzo ha portato, oltre che all'escalation di risultati, al consolidamento di uno zoccolo duro e di una formazione titolare cui Leonardo deroga mal volentieri. Qualsiasi variante è assolutamente necessitata, diversamente giocano sempre gli stessi. Se contro il Marsiglia partirà Inzaghi, l'uomo cui si deve l'impresa della gara d'andata, ciò è dovuto in maniera preponderante alle condizioni precarie di Borriello, che, diversamente, sarebbe partito titolare e Milan-Real lo insegna. Se, dunque, gli uomini non cambiano, come cantava qualcuno, ci si domanda se possa, o magari debba, cambiare l'atteggiamento della squadra, temperandosi in un approccio meno rischioso e scapestrato. E' vero, l'evoluzione tattica del Milan leonardiano è un volo pindarico, un viaggio visionario, un meraviglioso salto nel delirio. Qualche solone però va oltre e parla già di un Milan di gradassi, di un Milan che finirà soffocato dalla propria presunzione, auspicando un brusco ridimensionamento dell'attuale eccesso di offensivismo, quasi invocando una sonora imbarcata come salutare lezione di umiltà. Non risulta che il Milan abbia smarrito l'umiltà: questa è una squadra che Leonardo ha fatto forte armandola dei suoi difetti: i suoi limiti sono diventati le sue armi. E allora fa bene Leo a parlare con la sicurezza dei forti e a scansare l'idea aprioristica di un pareggino calcolato. Perché non c'è presunzione nel fidarsi di sé stessi.

Telelombardia - www.qsvs.it

Milan, gioca Borriello. Inzaghi in panchina

Stasera contro il Marsiglia ci sarà il centravanti, recuperato dall'infortunio al ginocchio sinistro. In panchina Inzaghi, protagonista di tante notti di Champions: la decisione di Leonardo dopo il provino di questa mattina

MILANO, 25 novembre 2009 - Borriello in campo, Inzaghi in panchina. E' questa la scelta di Leonardo per la partita di stasera del Milan contro il Marsiglia. Questa mattina Borriello ha sostenuto l'ultimo provino ed ha convinto il tecnico rossonero, che così ha scelto di schierarlo dal primo minuto, mandando Inzaghi, spesso eroe di coppa, in panchina. Borriello, autore di una grande parita contro il Cagliari ma poi colpito da una leggera distorsione al ginocchio sinistro, sarà al centro del tridente con Ronaldinho e Pato. Dietro di loro Seedorf, a proteggere la difesa Pirlo e Ambrosini.

gb.o - Gazzetta dello sport

Evani sul "nuovo Gattuso": "Osuji andrà lontano, é velocissimo e può adattarsi a più ruoli"

Wilfred Osuji (19), in prestito al Varese, ha presto conquistato il cuore dei tifosi biancorossi, guadagnandosi il posto da titolare e il primato nella nostra rubrica "I ragazzi sono in giro". Intervistato in esclusiva per varesenotizie.it, Chiccho Evani, l'allenatore che l'ha cresciuto e svezzato nelle giovanili del Milan, ha parlato del giovane Wilfred e delle sue enormi potenzialità:

Mister Evani, Osuji sta dimostrando di essere un buon giocatore. Ma com'era al suo arrivo nel Milan?

"Osuji è un ragazzo che principalmente si fa voler bene. Poi ha voglia di arrivare e ha le potenzialità per farlo. Quando è arrivato è stato un po' sfortunato fisicamente, ma poi ha lavorato bene, è un ragazzo che ha una buona prospettiva, ha delle doti atletiche incredibili. E' velocissimo e potente. Lo era già ai tempi degli Allievi, in Primavera è ancora migliorato, quindi non mi stupisce sapere che sta facendo bene. Ne sono contento".

Anche a Varese è partito con qualche acciacco, poi ha giocato una partita in Coppa Italia nella quale non è certo brillato. Ma nelle ultime gare sta davvero facendo meraviglie.

" Ha tutte le possibilità di far bene, tecnicamente credo possa migliorare ancora molto, va seguito per cercare la continuità. Si affida più all'istinto forse, che non alla ragione, ma anche in questo può migliorare. Se lo sorregge la testa, andrà lontano. Di questo ne sono sicuro. Lo conosco molto bene".

A Varese mister Sannino lo schiera a centrocampo. Nasce già in questo ruolo o ci è arrivato pian piano?
"Ha sempre giocato a centrocampo, negli Allievi e in Primavera, nel Milan, giocava esterno destro. Ma si adatta a fare più ruoli e questo è un bene".

Quindi il paragone con il compagno di reparto Gattuso è calzante?
" Ha delle caratteristiche diverse da Gattuso, è velocissimo, ha una forza esplosiva che raramente ho trovato in un ragazzo della sua età. Fisicamente è mostruoso. (Bè, allora forse il paragone con il Ringhio Nazionale un po' calza! n.d.r). Avete mai visto quando fa la capriola in aria da fermo? Non alza neppure le braccia per darsi la spinta!".

La potenza fisica e la forza esplosiva l'abbiamo vista domenica, quando ha segnato un gran gol dalla distanza che ha lasciato di stucco il portiere avversario.

" Ci sentiamo molto spesso, siamo in ottimi rapporti. Il tiro dalla distanza non è forse proprio nelle sue corde, ma magari ora lo è. Ma aspetta, ha segnato con un tiro dalla distanza? Mi chiama tutte le settimane e non lo fa quando fa gol? Ora lo chiamo io allora!".

www.varesenotizie.it

"Ecco la verità su Gattuso"

Ci vuol poco a capire cosa passa nella testa di Rino Gattuso, detto Ringhio, il cuore pulsante del Milan degli ultimi anni. Già una volta maturò il convincimento di dover partire e lasciare Milanello: accadde dopo la forte delusione di Istanbul (Champions persa contro il Liverpool partendo dal 3 a 0 del primo tempo) e dovette intervenire il papà, ex calciatore, Franco Gattuso, per indurlo a riflettere e ad accettare la proposta di Galliani. "Rimani e non te ne pentirai" gli disse il dirigente berlusconiano. E così andò. Gattuso vinse ad Atene e in Giappone, incassò altri trofei e altri milioni in premio e dimenticò quell'idea strana, suggerita dal suo amico Toni nell'estate del 2008, dando retta al cuore più che alla testa.

Da qualche settimana, quella strana idea continua a ronzargli in testa. Il motivo è semplicissimo. Dal giorno in cui è arrivato Leonardo sulla panchina che fu di Ancelotti, Ringhio ha respirato un clima diverso dentro Milanello. Non si è più sentito componente del nucleo storico del Milan, ma uno dei tanti. E non solo perchè durante le prime partite del torneo è stato puntualmente sostituito dal tecnico brasiliano pur non realizzando mediamente perfomances negative. L'episodio chiave della stagione può essere considerato il derby dell'andata: ricorderete tutti come andò. Gattuso si infortunò, chiese il cambio, Seedorf, in ritardo, costrinse Rino a continuare la sfida e lui commise un secondo fallo su Sneijder riducendo il Milan in dieci e quindi condannandolo alla sconfitta di goleada. L'uscita di Gattuso dal terreno fu un atto di accusa contro la panchina e i suoi componenti. É successo anche dell'altro. Gattuso, sul finire della passata stagione, pur non essendo in buona condizione dopo l'intervento chirurgico al ginocchio, decise di partire per il Sud-Africa e la Nazionale di Lippi invece di completare la rieducazione a Milanello sui prati del collegio rossonero. Alla società quel gesto risultò indigesto perchè poi il centrocampista calabrese pagò lo sforzo eseguito a giugno con un rallentamento della guarigione all'inizio della nuova stagione. Altra tegola: il penultimo infortunio patito da Rino avvenne durante l'edizione inutile di Italia-Cipro, a qualificazione già avvenuta, in quel di Parma.
Leonardo, nel frattempo, ha cambiato modulo, ha trovato il quadrato magico, Seedorf-Pato-Borriello-Ronaldinho, e ha deciso di schierare solo due centrocampisti ,uno di lotta, Ambrosini, l'altro di governo, Pirlo. Così Gattuso, dopo aver giocato in campionato contro il Parma, ha dovuto lasciare il posto ad Ambrosini contro il Real Madrid. É a questo punto che la strana idea ha ripreso a circolare in casa Gattuso. I suoi tormenti, messi in piazza da il Giornale e poi ripresi da altri quotidiani e da Sky, sono condivisibili. É sempre stato ritenuto un pilastro di cemento armato dell'impalcatura calcistica milanista, all'improvviso è diventato un pezzo d'antiquariato. Non solo. Ma è anche successo che le perplessità sull'opportunità del modulo a quattro punte disegnato dal tecnico siano state confidate allo stesso Leonardo con la schiettezza che è indispensabile tra componenti dello stesso clan. Escludiamo che Leonardo sia un tipo permaloso, di sicuro la sua è una scelta di tipo esclusivamente tecnica. Gattuso non ha detto una sola parola in pubblico. Ha ragione Galliani quando sostiene che «nessuno è entrato nel mio ufficio per chiedermi di essere ceduto». L'interessato tirerà le somme durante le vacanze di Natale. Se nel frattempo avrà giocato un certo numero di partite e avrà raccolto quella fiducia e il credito che in passato gli sono stati sempre assicurati, nessun problema. Andrà in Calabria a mangiare la sopressata e se ne tornerà soddisfatto. Altrimenti invece sarà bene prepararsi a una sfibrante trattativa.

Franco Ordine - Il Giornale

Milan, Beckham: "Stanco ma pronto"

Spiceboy prepara il rientro a Milanello

Non si ferma mai David Beckham che, diviso tra Serie A e Mls, gioca praticamente senza sosta da un anno. Non basterà un po' di stanchezza accumulata infatti a fargli passare la voglia di cominciare subito la sua seconda esperienza a Milanello per una missione chiamata Sudafrica 2010. Prima del ritiro invernale, però, l'inglese vuole recuperare dai problemi alla caviglia: "Sono stanco, è normale, ma sono pronto per la stagione europea".

D'altronde lo Spice Boy è sempre stato abituato, nel corso della sua carriera, a giocare moltissimo. L'unica parentesi con un po' di riposo (forzato da Capello) è stata quella di Madrid, salvo poi essere reintegrato in rosa per portare i Galacticos alla conquista della Liga. Normale quindi che l'inglese non sia spaventato dalla stanchezza: "Ti senti sempre logoro a fine stagione - e insiste - non puoi arrivare alla fine e sentirti fresco, se fosse cosi' significherebbe aver sbagliato qualcosa durante l'anno".

Becks, congedatosi dalla Mls con una sfortunata finale persa ai rigori, è già concentrato sulla difficile stagione europea dove, probabilmente, potrà mettersi in mostra anche in Champions League per convincere Capello a portarlo ai Mondiali: "Mi tufferò direttamente nella stagione europea - dice lo Spice Boy - Starò bene anche perche' gioco 65 partite all'anno da vent'anni, non cambia niente per me". A Milanello, intanto, lo aspettano a braccia aperte.

25 novembre 2009 - Sportmediaset