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martedì 24 novembre 2009

QSVS - Viaggio nei tormenti di Rino Gattuso

Il viaggio nel malessere di Rino Gattuso non può prescindere da una premessa di partenza: al di là delle impressioni, delle depressioni, dei pensieri, degli umori, dei sentori, delle emozioni, che sono personalissimi e appartengono solo a Gattuso, va fatta un’analisi fredda e distaccata dei dati oggettivi, che non possono essere oggetto di discussione, né di personali interpretazioni. Oggettivamente risulta che Gattuso è fermo per infortunio, che il problema accusato al flessore della gamba destra è di fatto uno stiramento, che ne avrà ancora per una decina di giorni, che per lui questo è il terzo stop della stagione. Ergo, se Rino è fuori lo è per indisponibilità prima ancora che per scelta tecnica. Seconda considerazione: quando è stato perfettamente integro e arruolabile, Leonardo lo ha fatto partire titolare sette volte su dieci, non esattamente un trattamento da rincalzo. I numeri dicono che Gattuso è un titolare. Poi succede che l’escalation di risultati del Milan arrivi in concomitanza con la sua assenza: per Rino 75 minuti contro il Parma nelle ultime otto gare, quelle del Milan imbattuto, quelle del Milan con la nuova formula dei due mediani soltanto. E’assolutamente comprensibile che Gennaro abbia maturato il convincimento di non essere più un indispensabile, magari persino il cattivo pensiero che la sua indisponibilità di fatto tolga un problema a Leonardo, ma la prova provata nemmeno lui la può avere. Perché Leo smentisce che esista un problema Gattuso e, anzi, quando se ne parla fa quello che cade dalle nuvole. Dunque non resta che aspettare e attendere l’unica verifica possibile: quella del campo, quando il giocatore recupererà la perfetta integrità fisica. Rino, intanto, si ricordi di una cosa: non si diventa Ringhio per poi mollare alla prima difficoltà.

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