Chiamatelo SuperMarco. Quando gioca Borriello il Milan vola e non solo per i suoi gol ma anche per la mole di lavoro espressa dal bomber che crea spazi e mette in palese difficoltà le difese avversarie. E il bomber napoletano vorrebbe tanto che questa sua splendida planata lo possa condurre non solo a vincere qualcosa d’importante con il Milan ma anche ad atterrare, pregiato incomodo, anche in Sudafrica al seguito della Nazionale di Lippi. «Sono convinto che, con la salute, e riuscendo a fare bene 5- 6 mesi di fila, posso ancora sperare» aveva detto il bomber napoletano, in un’intervista rilasciata al Corriere dello SportStadio un mese fa. Gli avversari da battere, su questo fronte, sono il discusso (ma non discutibile...) Amauri e il desaparecido Toni che vorrebbe ritrovare, grazie probabilmente alla Roma e alle magie di Totti, la strada azzurra considerato il fatto che l’avventura al Bayern sta assumendo contorni e contenuti grotteschi e poco produttivi.
POKER - Ma Borriello c’è e si vede. Ha lanciato la sua nuova sfida, dopo aver vinto quella per la conquista della titolarità nel Milan, per riappropriarsi della maglia azzurra. E il suo personalissimo score stagionale è già importante e pregiato. Soprattutto sta salendo in maniera esponenziale la considerazione che Leonardo ha di lui. In 10 gare (7 quelle dall’inizio, in 3 è subentrato) giocate da Borriello sulle 18 complessive finora disputate dalla squadra rossonera, il Milan ha vinto 6 volte, pareggiato 3 e perso una sola. Nelle 8 partite dove l’attaccante napoletano ha marcato visita lo score è decisamente diverso: 3 successi, altrettanti pareggi e 2 sconfitte. Borriello ha totalizzato in campo 655' e i suoi 4 gol (uno in Champions League, il primo della sua carriera) finora segnati sono stati spalmati alla media di uno ogni 164'. Inoltre il bomber ha confezionato anche un assist per Seedorf (Milan- cagliari 4- 3). Lippi sta aspettando (dovrebbe essere certificato entro la fine di marzo) il passaporto italiano di Amauri che non ha disputato una sola sfida per la qualificazione mondiale e, a maggior ragione, il cittì potrebbe valutare con altrettanta attenzione il campionato di Borriello. Che sta dimostrando in questa sua seconda annata milanista (la prima di ritorno nell’estate 2008 dal Genoa è stata più che mai sfortunata) di essere un attaccante forte e completo, di grande aiuto per la squadra e prolifico davanti alla porta.
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