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sabato 28 novembre 2009

Scelte chiare, ma difficili

'Io mi auguro che siano tutti arrabbiati con me e abbiano voglia di giocare. Dopo scelgo io'. Così Mister Leonardo alla vigilia del Catania. L'identità di gioco ora è chiara, le conseguenze sono scelte, non bocciature.

MILANO - Ecco le dichiarazioni di espresse questo pomeriggio da Mister Leonardo, nella conferenza stampa della vigilia a Milanello:

SULLA PARTITA CONTRO IL CATANIA: 'Innanzitutto dobbiamo capire come giocheranno, non so se succederà anche con il Catania, ma molte altre squadre hanno cambiato per giocare contro di noi. Sinceramente non so come si disporranno in campo. Comunque si tratta di una squadra veloce, aggressiva, con giocatori dinamici, che fanno pressing. E' una squadra contro la quale dovremo fare molta attenzione: la sua posizione in classifica non rispecchia molto quello che è il modo di giocare del Catania'.

SULLE DICHIARAZIONI DI GATTUSO E SULLA NECESSITA' DI FARE DELLE SCELTE: 'Io con Gattuso parlo sempre: ieri, oggi, in passato, sempre. Tra noi cerchiamo di essere sempre molto chiari su tutte le nostre sensazioni. La prima cosa che spero è che guarisca presto, solo così potremo fare altri discorsi. La cosa fondamentale è stare bene. Prima pensiamo alla sua guarigione, poi alle partite. Io chiedo disponibilità massima e condizione assoluta. Gattuso sta piano piano crescendo nel suo lavoro fisico ma sente ancora un po' di dolore e questa cosa lo blocca. Lui è qui da 11 anni, è vero, ed è normale avere dei momenti di riflessione, li ho avuti anch'io da giocatore. Basta parlarsi chiaramente come facciamo noi. Gattuso non era titolare perchè lo chiedeva ma perchè lo meritava. Se tutti stanno bene devo scegliere: tutti capiscono la situazione e rispettano le scelte. Non si tratta di bocciature, ma di scelte. La stessa cosa successa a Gattuso è accaduta ad Inzaghi, Ambrosini, Seedorf ecc. La critica più importante al Milan che si faceva all'inizio era che la squadra non aveva identità, che c'era troppo turnover. Oggi che l'identità c'è si dice che non si fa turnover, e si critica anche questa situazione. La verità è che tutti hanno giocato, sia prima sia in questo momento. Io sono tranquillo nelle mie scelte, poi è naturale che un giocatore importante si lamenti, ma credo che in tutti ci sia una coscienza di quello che stiamo facendo. Io mi auguro di avere tutti in condizione. Perciò, Gattuso, ti dico: 'la mia richiesta è torna quanto prima e vedrai che poi le cose saranno diverse'. Quello che ha detto Gattuso io lo sapevo già prima. Ma credo che ora ci sia una cosa più importante, cioè che si riprenda, perchè è l'unica cosa che conta: giocare. Poi, se quello che ha in testa come dite voi è di voler andare via, cercherò di convincerlo a non farlo perchè, come ha detto lui, si tratta di Rino Gattuso. Comunque qualsiasi cosa verrà decisa in modo molto tranquillo. Non mi hanno stupito le sue dichiarazioni, arrivate proprio nel momento del suo infortunio, perchè lo conosco bene: la stessa grinta che lo fa essere Gattuso è quello che lo fa parlare nei momenti difficili'.

SU INZAGHI, HUNTELAAR E LA CONCORRENZA IN ATTACCO: Oggi giochiamo con un centravanti solo e quindi in attacco c'è una concorrenza un po' più ampia. Ma anche Huntelaar in questo modulo ci sta molto bene, anzi, può favorire sue caratteristiche. Huntelaar e Inzaghi sappiano che fanno parte del nostro progetto, in ogni momento. Klaas sta recuperando molto bene, Pippo sta bene e Borriello sta molto bene: sono scelte difficilissime. Questa è la parte più complicata del mestiere di allenatore: vedere come stanno i giocatori e fare delle scelte'.

SULLA PRESUNTA MANCANZA DI MOTIVAZIONE DI CHI GIOCA POCO: 'Siamo partiti da una situazione in cui dovevamo ritrovare i giocatori e farli crescere. Oggi Abate, Antonini e Kaladze sono più forti di quando è cominciata la stagione. Pippo oggi sta meglio dell'anno scorso. Purtroppo la concorrenza oggi è più forte, ma questa è una cosa che fa piacere a un allenatore. Io mi auguro che siano tutti arrabbiati con me e che abbiano voglia di giocare. Dopo scelgo io. Io annuso una voglia di giocare, non i malumori. Poi è naturale lamentarsi all'esterno, l'ho fatto anch'io da giocatore. La rabbia di chi non gioca è molto simile'.

SUI MANCATI CAMBI IN MARSIGLIA-MILAN: 'Non è vero che non faccio mai cambi, è successo in quasi tutte le partite di aver fatto tre cambi tranne che nell'ultima, perchè in campo c'era un certo equilibrio. Abbiamo sofferto in occasioni molto chiare, avevamo un nostro equilibrio. Quando soffri, cosa fai, attacchi di più o difendi di più? Io non lo so, sono cose molto soggettive. Flamini non era al 100%. Potevamo cambiare Pippo per Borriello ma in quel momento non potevamo per il gioco che stavamo esprimendo. Altri cambi avrebbero tolto equilibrio e tutto sarebbe stato più complicato. Cambiare per cambiare non serve a niente, bisogna mantenere un equilibrio, le rivoluzioni non servono. Io credo che i giocatori questo lo capiscano e credo anche che ci siano ancora tante partite, per cui per forza dovremo utilizzare tutti'.

SULL'ASSENZA DI PIRLO E SUL MODULO: 'Pirlo è un punto di riferimento importante anche per il modo in cui giochiamo adesso, ma credo anche che il modo di giocare ormai sia entrato un po' in tutti, quindi non sarà un problema trovare un'alternativa. Quando cambiano gli interpreti cambiano anche le caratteristiche ma l'idea è mantenere il nostro modo di giocare. Abbiamo già assorbito il sistema, non credo ci sarà alcun problema. Un domani giocare con Gattuso-Ambrosini (o Flamini) e magari Pirlo più avanti al posto di Seedorf? Non dall'inizio ma è già successo. Si possono fare tante cose, non abbiamo esaurito le possibilità, che saranno utilizzate nel momento in cui si renderanno necessarie'.

SULL'ALTERNATIVA A MASSIMO ODDO: 'Possiamo giocare con Abate in quel ruolo, ma ci sono anche altre soluzioni. Lui e Zambrotta possono giocare sia a destra sia a sinistra. Credo però che domani non faremo incroci ma utilizzeremo la soluzione più automatica'.

SUGLI INFORTUNATI: 'Bonera migliora, ha fatto già due allenamenti con la squadra. Vedremo la prossima settimana se farlo giocare con la Primavera o comunque in un qualcosa di simile a una partita. Anche Jankulovski è inserito in questo programma di avvicinamento graduale alla partita'.

SU RONALDINHO: 'Ha trovato un suo modo di giocare, ora gli chiedo di mantenerlo'.

SU PATO: 'Capita a tutti di essere meno incisivo in una partita. Non ho nessuna preoccupazione'.

SU ADYIAH: 'E' un giocatore veloce, bravo sul breve. Deve crescere, deve adattarsi a un calcio nuovo e pian piano deve inserirsi nel gruppo. E' un investimento per il futuro'.

SU BECKHAM: 'Dal 28 dicembre sarà con noi. Ci ho parlato il giorno prima della finale Mls. E' tranquillo e felice di tornare'.

A.C Milan