Un raggiante Adriano Galliani è comparso ai microfoni della Gazzetta dello Sport, e come al solito non ha rilasciato impressioni banali. L'amministratore delegato rossonero, sembra evocare il cinema di tanti anni fa, quando prova a descrivere il nuovo modulo che sta vedendo il Milan splendere in campo per qualità e gioco. Nelle dichiarazioni del dirigente milanista però, si possono cogliere altri spunti particolarmente interessanti. "Il Milan valorizza al meglio le caratteristiche dei suoi giocatori offensivi. E' una squadra bella a vedersi che crea tanto, ma come logico che sia prende anche tanti rischi. La nostra filosofia è quella di vincere 4-3 piuttosto che 1-0: come dice da sempre Silvio Berlusconi. Leo è sulle orme di Capello, entrambi erano dirigenti e il club ha scelto di puntare su di loro al debutto, nonostante lo scetticismo e la diffidenza generale. Gli auguro di vincere quanto Fabio e di allenare il Brasile un giorno. I giocatori hanno sposato la sua filosofia e tutto è cambiato dopo l'ormai famoso intervallo della gara con la Roma". Altri spunti degni di nota, Galliani li offre "snocciolando" i numeri che inerenti al Milan: "Sinora abbiamo giocato 5 volte in casa e 7 in trasferta, mentre nel mese di gennaio (derby compreso), disputeremo 4 match a S. Siro su 5. Non è il caso di fare previsioni proprio ora. Questi stessi giocatori l’anno scorso rendevano meglio in casa, mentre due anni fa era l’inverso. Non so dire quanti punti faremo, ma posso assicurare che il Milan c’è: sia per il campionato che per la Champions League. Il comune denominatore è arrivare in fondo in ogni competizione".
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