L'OPERAZIONE. I gioielli del settore giovanile sono già nel mirino dei grandi club Per l'allievo pronti 5 milioni di euro Ma il Brescia lavora per trattenerlo
Nome: Lorenzo
Cognome: Tassi
Nato il: 12/02/1995
Ruolo: centrocampista
Far crescere i talenti, lanciarli in prima squadra, monetizzare. È la ragion d'essere del Brescia (ma non solo), che per sopravvivere non ha altra strada: nè i proventi Tv (che in serie B equivalgono a briciole), figurarsi quelli al botteghino, visto che da anni le società hanno colpevolmente trascurato il pubblico reale preferendo quello virtuale delle pay-tv.
Al Brescia, però, potrebbe accadere che il prossimo colpo in uscita non passi nemmeno dalla prima squadra. Lorenzo Tassi, classe '95, punto di forza degli Allievi nazionali, ha già stregato gli osservatori dei grandi club.
La maxi offerta per il baby talento sta facendo vacillare il presidente Gino Corioni è del Milan: 5 milioni di euro sull'unghia, soldi che garantirebbero una notevole boccata d'ossigeno alle casse societarie. E la sopravvivenza almeno per buona parte della prossima stagione.
Da tempo di questo ragazzo, che abita a Bovezzo, si sentono dire mirabilie: da Gino Corioni ai tecnici del settore giovanile. Roberto Clerici, che di talenti se ne intende, dice che raramente ha avuto uno così bravo, Pirlo escluso naturalmente.
Il timore del presidente è che la necessità di reperire soldi subito lo costringa a privarsi anzitempo di un giocatore che, lavorando ancora nel settore giovanile in cui è cresciuto e poi trovando spazio nella prima squadra del Brescia, può crescere e dunque aumentare di valutazione. «Se una società come il Milan è disposta a investire 5 milioni di euro per un ragazzino di 14 anni - è il ragionamento che si sente in via Bazoli -, immaginiamoci cosa può valere questo ragazzo tra un paio d'anni, quando magari sarà pronto per giocare con i grandi».
E PROPRIO per questo motivo Corioni sta lavorando per trattenerlo. E il modo è di trovare, a stretto giro di posta, qualche socio che possa affiancarlo nella gestione con il metodo della New.Co, una società di controllo nella quale chi entra nel Brescia Calcio ci rimette solo quello che spende dopo il suo ingresso. Il presidente non vuole ripetere quanto accadde per Andrea Pirlo.
L'Inter offriva 5 miliardi di vecchie lire (2,5 milioni di euro, la metà esatta di quel che è disposta a fare il Milan per Tassi), Corioni però sapeva che quel giovane dall'incredibile visione di gioco di lì a poco sarebbe valso molto di più. E cercò aiuto nel mondo dell'imprenditoria per poterlo trattenere. Non ci riuscì e Pirlo salutò Brescia. Una storia che si ripeterà con Tassi? V.C.
BresciaOggi.it