Il portiere brasiliano potrebbe rimanere al Milan nonostante un contratto in scadenza nel 2010.
Ma dopo gli infortuni di Abbiati e Storari la situazione è cambiata e ora l'estremo difensore nato a Irarà è diventato quasi indispensabile. Ha dimostrato grande personalità nel superare lo shock della clamorosa "papera" in casa del Real Madrid sul goal di Raul inanellando una serie di ottime prestazioni che hanno contribuito al rilancio del Milan sia in campionato che in Europa.
E ora, come si può leggere oggi sulla 'Gazzetta dello Sport', non appare più così scontato che Dida torni in Brasile a fine stagione. Al Corinthians ha già detto no. Sta bene a Milano, dove vive da anni, in una squadra che è tornata a correre proprio grazie ai suoi brasiliani, allenatore compreso. Ronaldinho è un grande amico e i due passano insieme tante serate, l’ambiente è sereno.
Insomma, ci sono le condizioni per restare ancora un po’. I portieri non fanno i conti con l’età come i centrocampisti e questa per Dida sembra davvero una nuova dimensione: era per i tifosi il simbolo di una politica ritenuta sbagliata, ora è un portiere da tenersi buono anche se costa caro.
Gran parte del merito della sua rinascita va al preparatore dei portieri rossoneri William Vecchi, che ha sempre difeso strenuamente il brasiliano anche nei momenti più difficili, lavorandoci sodo sia tecnicamente che sul piano psicologico.
Goal.com