L’attuale ct inglese ne ottenne 25: ma in due periodi
Ventidue punti in 12 gare: numeri record
FEDERICO MASINI
MILANO. In molti hanno storto il naso e si sono preoccupati per l’avvio di Leonardo
sulla panchina del Milan: in effetti i risultati delle prime sette gare di campionato non avevano rassicurato l’ambiente sulle premesse della stagione d.K. (dopo Kaká). Due vittorie, tre pareggi e due sconfitte per un totale di 9 punti e 12° posto in classifica. Cammino non da Milan. Il blocco di gare fra la seconda metà di ottobre e l’inizio di novembre, oltre a regalare l’impresa di Madrid, mezza qualificazione in Champions e un modulo su cui impostare i mesi futuri, ha permesso agli uomini di Leonardo di risalire la china in campionato, grazie a quattro successi e un pari, arrivando fino al terzo posto, a sole due lunghezze dalla Juventus. In totale, 22 punti ottenuti in 12 partite. Pochi? Forse se paragonati ai 29 dell’Inter, ma molti se confrontati con quelli raccolti dagli altri otto allenatori che si sono alternati sulla panchina rossonera nell’era Berlusconi.
In pratica solamente un tecnico ha fatto meglio di Leonardo, Fabio Capello.
PRECEDENTE OK L’attuale ct dell’Inghilterra, allenatore del Milan in tre periodi differenti, ha collezionato le sue prime dodici panchine rossonere nell’arco di quattro anni (ultime cinque gare del campionato ‘86-87 al posto di Liedholm e prime sette nell’annata ‘91-92 la prima “ufficiale” da guida milanista), totalizzando 25 punti, viaggiando quindi alla media di 2,08 a incontro. Leonardo tallona a quota 22, quindi con una media a gara di 1,83. Addirittura Capello, prendendo in esame le prime 12 giornate della sola stagione ‘91-92, mise insieme 28 punti (2,33) che gli servirono per vincere lo scudetto, traguardo che raggiunse anche Arrigo Sacchi nell’’87-88, quando partì con lo stesso ritmo di Leonardo, ovvero 22 punti in 12 partite (allora 16 perché si davano ancora 2 punti a vittoria). Galliani
può incrociare le dita...
TUTTI IN FILA Gli altri allenatori dell’era Berlusconi, invece, si devono piegare al cammino di Leonardo. Persino Ancelotti che - curiosamente - è il tecnico ad aver iniziato peggio di tutti. Una spiegazione c’è, naturalmente, ed è dovuta al fatto che il manager del Chelsea subentrò in corsa all’esonerato Terim prendendo per mano una squadra non così competitiva. Ancelotti, infatti, nelle sue prime 12 panchine in rossonero mise insieme solo 17 punti (media di 1,42). Poi si va da Zaccheroni (21 punti, 1,75) alla coppia Liedholm e Cesare Maldini (per entrambi 19 punti, media 1,58), finendo con gli stranieri di passaggio Tabarez e Terim: stessa media (1,50), ma esperienza più corta per il turco che in campionato si fermò alla 10ª giornata (15 punti; per Tabarez 18 in 12 gare).
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